Linea68, 30/03/2012 19.04:
Grazie Gio'.
Concordo con te sul lato positivo del continuo decremento demografico della fascia costiera vesuviana. Ma da questi dati ho compreso che esso probabilmente non sia merito nè di un intervento politico, nè di una consapevolezza del pericolo da parte degli abitanti. Lo denota il fatto che altri comuni in zona rossa crescono, come puoi notare dai colori gialli e arancioni nel lato settentrionale e orientale del Vesuvio (San Giuseppe Vesuviano, Sant'Anastasia, Somma Vesuviana ecc.).
Io penso che sia un fenomeno spontaneo, dovuto al fatto che quella costiera è un'area a vecchia urbanizzazione, e quindi sta attraversando un periodo di decrescita. Ovviamente dubito che questi comuni possano mai ritornare ai livelli di 30 anni fa, ma non è detto che continuino a decrescere così. Certo i vincoli di non edificabilità aiutano.
Già è positivo il fatto che la fascia costiera si stia spopolando, infatti quello è il settore più esposto a rischi dell'intera area vulcanica. L'arco di comuni dietro al Vesuvio ha una relativa protezione da parte del monte Somma, che dovrebbe evitare i fenomeni più devastanti quali le colate piroclastiche (ma saranno comunque cazzi con i torrenti di fango che si avranno). Spero che si continui su questa strada; l'area metropolitana deve trovare sviluppo verso nord a mio avviso, in un'ideale saldatura con Caserta. Troppo pericoloso affollare ancora la costa.
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