Napoli | Mostre museali ed iniziative culturali in genere

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Coma White
00giovedì 14 marzo 2019 08:41
La vera "tragedia" è che ha annunciato il turnover dei direttori museali, tra le poche scelte sensate del Governo Renzi con il Ministro Franceschini.
luca.pagano
10giovedì 14 marzo 2019 12:40
franceschini è stato un eccellente ministro, l'unico che si salvava
basilisco87
00giovedì 14 marzo 2019 23:25
anche del rio (e a prescindere dal paragone con toninelli)
bluesboy94
00venerdì 15 marzo 2019 22:23
Ragazzi miei, perdonate l'intrusione, ma solo a me fa venire la bocca amara l'assistere ad una politica culturale basata su mostre, mentre tutto attorno c'è un patrimonio diffuso di raro valore che muore? Io voglio la manutenzione; tra 30 anni di queste mostre non resterà nulla...
Ps: non è restato nulla delle straordinarie mostre (che almeno hanno avuto una loro utilità negli studi riguardanti artisti minori) condotte da Causa e Spinosa sul Seicento e Settecento napoletano, figuriamoci se resterà qualcosa di queste mostricine di Bellanger (mostre rabberciate, di pochi quadri, concernenti solo artisti di fama universali su cui si sa tutto; dunque sono mostre che puntano solo allo stacco del maggior numero possibile di biglietti)...
faberax94
00sabato 16 marzo 2019 02:38
Re:
bluesboy94, 15/03/2019 22.23:

Ragazzi miei, perdonate l'intrusione, ma solo a me fa venire la bocca amara l'assistere ad una politica culturale basata su mostre, mentre tutto attorno c'è un patrimonio diffuso di raro valore che muore? Io voglio la manutenzione; tra 30 anni di queste mostre non resterà nulla...
Ps: non è restato nulla delle straordinarie mostre (che almeno hanno avuto una loro utilità negli studi riguardanti artisti minori) condotte da Causa e Spinosa sul Seicento e Settecento napoletano, figuriamoci se resterà qualcosa di queste mostricine di Bellanger (mostre rabberciate, di pochi quadri, concernenti solo artisti di fama universali su cui si sa tutto; dunque sono mostre che puntano solo allo stacco del maggior numero possibile di biglietti)...



Non sono per nulla d'accordo. Non sono addentro al mondo della storia dell'arte per dire se di una mostra resterà o meno qualcosa, ma ad esempio questa mostra mette a confronto per la prima volta (a quanto dicono) le due Flagellazioni dipinte da Caravaggio a Napoli. Il soggetto de le sette opere di Misericordia non fu pensato per l'attuale struttura del Pio Monte, ma per una Chiesa a pianta rettangolare in cui il dipinto restò per alcuni decenni. L'intento esplicitato da Bellenger era quello di ricreare l'originaria disposizione del quadro ai tempi di Caravaggio. Intenti credo meritevoli. Per il resto non so se l'eredità lasciata a Napoli da Caravaggio sia un tema abusato, personalmente ne so poco e approfondirei volentieri, ma se anche l'intento fosse quello di staccare biglietti, esattamente quale sarebbe il problema? La conoscenza dell'arte sarebbe maggiore o minore senza mostre?

La dobbiamo smettere di guardare con sufficienza e superiorità al fatto che si fanno mostre sempre sui soliti noti. Non tutti hanno la possibilità e la sensibilità di apprezzare artisti meno noti, ma è assolutamente un bene che migliaia di persone vadano a vedere Caravaggio, Picasso, Van Gogh o la Giocanda. Significa che le persone, pur magari non capendo nulla di arte, inconsciamente riconoscono in certi dipinti un simbolo di bellezza. E' una cosa per me stupenda. Poi non ci piove che le mostre o anche i semplici allestimenti devono seguire criteri culturali e non assecondare il mercato, ci mancherebbe. Ma c'è una sottesa polemica (non parlo di te, ma di molte dichiarazioni sull'argomento negli ultimi giorni) che fa sembrare quasi che molti preferiscano che a vedere Caravaggio siano 3 critici d'arte e 4 gatti. La cultura dei salotti, nostalgia di qualche secolo fa.

Poi nel dettaglio Bellenger mi sembra stia lavorando bene anche in fatto di manutenzione ordinaria. Il patrimonio che muore non sta mica a Capodimonte. E anzi, più biglietti staccati = più fondi per la gestione e il restauro.
ForzaNapoli.80
00sabato 16 marzo 2019 08:04
Re:
bluesboy94, 15/03/2019 22.23:

Ragazzi miei, perdonate l'intrusione, ma solo a me fa venire la bocca amara l'assistere ad una politica culturale basata su mostre, mentre tutto attorno c'è un patrimonio diffuso di raro valore che muore? Io voglio la manutenzione; tra 30 anni di queste mostre non resterà nulla...
Ps: non è restato nulla delle straordinarie mostre (che almeno hanno avuto una loro utilità negli studi riguardanti artisti minori) condotte da Causa e Spinosa sul Seicento e Settecento napoletano, figuriamoci se resterà qualcosa di queste mostricine di Bellanger (mostre rabberciate, di pochi quadri, concernenti solo artisti di fama universali su cui si sa tutto; dunque sono mostre che puntano solo allo stacco del maggior numero possibile di biglietti)...




vabbè però dai che c'entra, sono cose che non possono essere proprio accostate:

1)perchè il Direttore Bellenger deve pensare al bene di Capodimonte, e ad oggi tra Museo e Parco,grazie al lavoro che sta svolgendo, è diventato un gioiellino
quindi se c'è qualche Chiesa in giro per Napoli che ha bisogno di restauri, non sarà non facendo una mostra di livello internazionale a far si che venga restaurata, ma tocca ad altri

2)perchè non so i costi che può avere organizzare una mostra del genere, ma secondo la mia modesta opinione non è manco avvicinabile a restaurare chiese e palazzi (dove ci vogliono spesso anche svariati milioni)

3)le mostre non devono lasciare cose di tangibile, ma ad es fare mostre in contemporanea di Canova all'Archeologico e Caravaggio a Capodimonte, ritengo sia davvero importante per la città

4)perchè è come dire che restaurare una chiesa che ce ne facciamo se tra 30 anni il Pianeta soffocherà (un paragone volutamente forte, ma è un discorso più che attuale)

5)beh, rispetto a 20-30 anni fa, il patrimonio artistico di Napoli ha fatto passi da gigante a livello di valorizzazione
solo negli ultimi anni tra progetto Unesco, singoli interventi e altro, abbiamo visto cantieri che forse manco prima del G7
decine di chiese restaurate e/o aperte, palazzi monumentali (intendo come Palazzo reale ,Museo Archeologico...)
mica si può pretendere di restaurare tutto e subito...

io credo che noi napoletani siamo troppo tafazzi, guardiamo sempre il lato negativo delle cose
ma se personaggi molto noti dichiarano che le uniche Capitali d'Europa sono Parigi e Napoli..forse non è che è tutto così nero...
insomma, non mi aspettavo un post del genere da un forumer sensibile all'arte come te...
Nuvola.CdN
00sabato 16 marzo 2019 09:13
Sul buon operato e dei nuovi direttori e sull'utilità delle mostre, sottolineato dai chi mi ha preceduto inutile dilungarsi, interessante il tema della tutela del patrimonio artistico.
E ' una criticità per la nostra città.
Penso ci si dovrebbe battere per far approvare una legge "Napoli capitale" che si affianchi ai vari Progetto Unesco che garantisca una programmazione pluriennale degli interventi.
Giap1
00sabato 16 marzo 2019 09:34
bluesboy94, 15/03/2019 22.23:

Ragazzi miei, perdonate l'intrusione, ma solo a me fa venire la bocca amara l'assistere ad una politica culturale basata su mostre, mentre tutto attorno c'è un patrimonio diffuso di raro valore che muore? Io voglio la manutenzione; tra 30 anni di queste mostre non resterà nulla...
Ps: non è restato nulla delle straordinarie mostre (che almeno hanno avuto una loro utilità negli studi riguardanti artisti minori) condotte da Causa e Spinosa sul Seicento e Settecento napoletano, figuriamoci se resterà qualcosa di queste mostricine di Bellanger (mostre rabberciate, di pochi quadri, concernenti solo artisti di fama universali su cui si sa tutto; dunque sono mostre che puntano solo allo stacco del maggior numero possibile di biglietti)...

Ma che roba ci tocca leggere.le mostre si fanno ovunque e generano introiti che servono a mantenere i musei.le fanno alla Tate,al British o al Moma.saranno dei coglioni in giro per il mondo ed i migliori sono qui.vedendo la fine di Capodimonte e Mann prima di Bellenger e Giulierini sarei propenso a scommettere il contrario di quello che scrivi tu.
faberax94
00sabato 16 marzo 2019 18:15
A proposito di mostre:

napoli.repubblica.it/cronaca/2019/03/14/news/escher_e_chagalla_napoli_80_mila_visitatori_in_4_mesi-22...

Si parla di 80mila visitatori in 4 mesi per le due mostre di Escher al Pan e di Chagall alla basilica della Pietrasanta. Non sono specificati i dati singoli ma è un dato molto rilevante, anche considerando il prezzo non economico (13 euro Escher, 14-15 Chagall) e che le mostre non sono ancora terminate (anzi, quella di Chagall è cominciata da appena un mese).
bluesboy94
01sabato 16 marzo 2019 19:06
Signori parlo di collettività! Accuso la collettività che polemizza (il mio commento riguardava tutte queste polemiche attorno ad una mostra che non apporterà miglioramenti veri alla città) focosamente su quelle mostre, ma che non si fa sentire riguardo allo stato pietoso del "patrimonio diffuso". A me questo fa arrabbiare. Le mostre devono esserci per carità, ma queste di Bellanger sono mostre meramente "speculative", prive del respiro ampio che avevano quelle di 30/40 anni fa organizzate da Causa e Spinosa (spesso erano anche mostre che interagivano con il museo, con il suo patrimonio, con quello della città; queste sono mostre "raffazzonate" basate sui soliti nomi per fare cassa).

Ps: grazie al piffero che Bellanger sta lavorando bene: il suo museo ha acquisito autonomia amministrativa, dunque gode di risorse mai avute. Tanti sono capaci con le molte risorse, pochi con le poche...
bluesboy94
01sabato 16 marzo 2019 19:21
E comunque la "caravaggite" è una delle più palesi manifestazioni dell'isterismo delle masse per l'arte (masse che devono esibire quest'interesse per l'arte per sfoggiare uno status intellettivo che tendenzialmente non posseggono). Il turista va a Brera e non trova la "Cena in Emmaus"; va alla Galleria Borghese e trova la metà delle sue opere (vabbè ci si consola con tutto il resto, Bernini in primis); va a Napoli e quasi certamente non troverà la "Flagellazione" (che torni a San Domenico Maggiore, come l'Annunciazione di Tiziano!), nè il "Martirio di Sant'Orsola" a Palazzo Zevallos. Mostre, Contro Mostre e Ari-Mostre (sul Merisi e su altri pittori) ai danni dei contesti per cui sono concepite queste opere o ai danni dei contesti in cui dovrebbero aver trovato una sistemazione definitiva. A Napoli quasi sicuramente il turista troverà "Le Sette Opere di Misericordia", da sempre in quella chiesa (la chiesa è la stessa solo che il Picchiatti, su commissione del Monte, ne cambiò la pianta su misura di quel quadro). Ecco, se "Le Sette Opere di Misericordia" vanno a Capodimonte e sopratutto se cominceranno a viaggiare di continuo come gli altri due "Merisi napoletani" chi andrà mai al "Pio Monte", che pur usa una parte degli incassi per le attività benefiche? A qualcuno fregherà qualcosa di visitare le pur stupende opere di Andrea Falcone (che da quarant'anni orsono si rivolta nella tomba perchè non abbiamo difeso il monumento funebre che aveva realizzato per la Chiesa di Gesù e Maria), di Luca Giordano, del Santafede, del Battistello, di Ribera, di Van Baburen, di De Mura, del Preti? No. Questo "mostrificio" e questo "eventificio" più diventerà convulso e più danneggerà i contesti dove si trovano le opere più desiderate, più occuperà tutti gli spazi dei dibattiti culturali e più l'interesse per il patrimonio artistico sarà superficiale.
Ps: Palazzo Zevallos fa mostre paradossalmente più interessanti e contestualizzate (l'ultima calza a pennello con la storia del Palazzo); a Capodimonte ormai vado solo perchè ha depositi sterminati dai quali riaffiorano spesso opere inedite (toh, c'è ancora la mostra sui depositi - con un Carracci inedito).
bluesboy94
01sabato 16 marzo 2019 19:44
E non sono d'accordo su quei "passi da gigante" fatti negli ultimi 20 anni. Resta la questione "Albergo dei Poveri", le fontane sono quasi tutte marscescenti, la nostra più importante biblioteca ha ricevuto attenzioni e fondi solo dopo esser stata saccheggiata, troppe chiese restano chiuse (e non ci si illuda riguardo l'equazione chiesa aperta=chiesa ben tenuta; perchè da Piazza Dante a Piazza del Plebiscito sono almeno 4 o 5 le chiese aperte e mal tenute, figuriamoci in altre parti della città), alcune sono state restaurate, ma la collettività non ne gode (ad esempio, non si è capito cosa si intende fare con Santa Maria della Colonna), il lavoro dei privati sui palazzi e sulle ville storiche c'è stato, ma ancora non possiamo metterci a fare i salti dalla gioia (pensate a certe ville del Miglio d'Oro pericolanti cui alludevo ieri e pensate a certi importantissimi edifici napoletani in condizioni infelici: il D'Avalos, il Cellamare, il Carafa di Maddaloni, il Caracciolo di Melissano, il Mastelloni, il Sanfelice, il Doria d'Angri, il Penne, lo Spinelli di Tarsia, il Carafa della Spina, il De Sangro di Casacalenda, il Pinelli eccetera eccetera; e pensate a certi abusi o certe aggiunte che restano anche dopo che si interviene: sono rimasto shockato dai soliti abusi fai da te - non rimossi nonostante il restauro certamente sorvegliato dalla Sovrintendenza - sul Palazzo Loffredo nell'omonimo vicolo, presso Donnaregina) e infine ci sono quartiere del centro con scorci da terzo mondo...
bluesboy94
00sabato 16 marzo 2019 19:51
E ringraziamo l'esistenza del Pio Monte ( ìqualche anno fa un tizio olandese ha fatto un bellissimo documentario che da molto spazio al Monte) altrimenti non avremo alcun Caravaggio da esibire!
faberax94
00domenica 17 marzo 2019 00:33
Re:
bluesboy94, 16/03/2019 19.06:

Signori parlo di collettività! Accuso la collettività che polemizza (il mio commento riguardava tutte queste polemiche attorno ad una mostra che non apporterà miglioramenti veri alla città) focosamente su quelle mostre, ma che non si fa sentire riguardo allo stato pietoso del "patrimonio diffuso". A me questo fa arrabbiare. Le mostre devono esserci per carità, ma queste di Bellanger sono mostre meramente "speculative", prive del respiro ampio che avevano quelle di 30/40 anni fa organizzate da Causa e Spinosa (spesso erano anche mostre che interagivano con il museo, con il suo patrimonio, con quello della città; queste sono mostre "raffazzonate" basate sui soliti nomi per fare cassa).

Ps: grazie al piffero che Bellanger sta lavorando bene: il suo museo ha acquisito autonomia amministrativa, dunque gode di risorse mai avute. Tanti sono capaci con le molte risorse, pochi con le poche...




Che ragionamento veramente veramente idiota. Ma chi non si fa sentire sullo stato del patrimonio diffuso? A chi alludi? Perché parlare di collettività fa ridere, è populismo. Un po' come quando i politici dicono che il popolo sta dalla loro parte per giustificare tutto e il contrario di tutto. Collettività non vuol dire nulla. E anzi, la "collettività" napoletana ha moltissimi esempi virtuosissimi: ci sono centinaia di associazioni e migliaia di semplici cittadini che ogni giorno difendono davvero la città, contribuendo a riqualificare spazi degradati, tenendo aperti i luoghi di cultura anche gratuitamente e facendoli vivere, pulendo semplicemente le strade o denunciando gli abusi, sia riguardanti il patrimonio culturale sia in generale la cosa pubblica. Sii turista della tua città, retake Napoli, le associazioni di Forcella, quelle della Sanità. Proprio la Sanità sta rinascendo grazie all'ostinazione di una collettività che non si è rassegnata al degrado e in un contesto sociale complicatissimo. Ma per l'appunto che diavolo c'entra questo con le mostre. Si può dire che danneggiare una mostra è una stronzata solo se si dimostra di aver denunciato anche il degrado della stazione Bayard o del forte di Vigliena? Diamo patenti di libertà di parola? :lol:

Per il resto ripeto che non ho le conoscenze adeguate per giudicare i criteri espositivi di una mostra, ma tu stai parlando per partito preso attaccando una mostra che ancora è da farsi e su cui si sanno solo pochi dettagli, e andiamo su. Ma poi anche se fosse così, una mostra del genere non apporta benefici alla città? Più visitatori e più soldi a Capodimonte per te non è una bella notizia? Più bar e attività connesse che lavorano non è una bella notizia perché forse ci sarà una conoscenza superficiale delle opere? E sono gli altri a volere il male di Napoli? :lol:

faberax94
00domenica 17 marzo 2019 00:59
Re:
bluesboy94, 16/03/2019 19.21:

E comunque la "caravaggite" è una delle più palesi manifestazioni dell'isterismo delle masse per l'arte (masse che devono esibire quest'interesse per l'arte per sfoggiare uno status intellettivo che tendenzialmente non posseggono).



:hilarious

Questo è delirio puro. Davvero, non pensavo che un utente con una certa cultura potesse sfoggiare tanto odio sociale. Tutto quello che la cultura non dev'essere in due frasi.

Il mondo della cultura deve essere di per sé inclusivo, perché come tu conosci il mondo dell'arte non conosci mille altri settori del sapere, e ugualmente c'è un mucchio di gente che fa altro nella vita che è libera di non capire un fico secco di arte ma di farsi il selfie davanti alla Gioconda senza essere definita idiota da te. Scendi dal piedistallo. L'arte non è tua, è universale, quindi risparmiaci queste patetiche esternazioni medievali.
Sul resto delle considerazioni non rispondo:

1- perché è ampiamente OT parlare delle fontane, dei palazzi storici o della gestione di Capodimonte in questo thread.

2- perché Bellenger e la mostra su Caravaggio non c'entra nulla con questa roba.

3- perché l'equazione più soldi = gestione migliore è un'altra stronzata enorme. Il mondo amministrativo è pieno di casi che dicono il contrario, quindi "son bravi tutti" proprio no. I grandi musei oggi hanno bisogno anche di competenze gestionali e manageriali, tutti argomenti che tu ignori se parli così.
Giap1
00domenica 17 marzo 2019 08:33
Non è che se impari a memoria tutti i palazzi di Napoli significa che hai cultura
ForzaNapoli.80
00domenica 17 marzo 2019 09:43
Re:
bluesboy94, 16/03/2019 19.21:

E comunque la "caravaggite" è una delle più palesi manifestazioni dell'isterismo delle masse per l'arte (masse che devono esibire quest'interesse per l'arte per sfoggiare uno status intellettivo che tendenzialmente non posseggono). Il turista va a Brera e non trova la "Cena in Emmaus"; va alla Galleria Borghese e trova la metà delle sue opere (vabbè ci si consola con tutto il resto, Bernini in primis); va a Napoli e quasi certamente non troverà la "Flagellazione" (che torni a San Domenico Maggiore, come l'Annunciazione di Tiziano!), nè il "Martirio di Sant'Orsola" a Palazzo Zevallos. Mostre, Contro Mostre e Ari-Mostre (sul Merisi e su altri pittori) ai danni dei contesti per cui sono concepite queste opere o ai danni dei contesti in cui dovrebbero aver trovato una sistemazione definitiva. A Napoli quasi sicuramente il turista troverà "Le Sette Opere di Misericordia", da sempre in quella chiesa (la chiesa è la stessa solo che il Picchiatti, su commissione del Monte, ne cambiò la pianta su misura di quel quadro). Ecco, se "Le Sette Opere di Misericordia" vanno a Capodimonte e sopratutto se cominceranno a viaggiare di continuo come gli altri due "Merisi napoletani" chi andrà mai al "Pio Monte", che pur usa una parte degli incassi per le attività benefiche? A qualcuno fregherà qualcosa di visitare le pur stupende opere di Andrea Falcone (che da quarant'anni orsono si rivolta nella tomba perchè non abbiamo difeso il monumento funebre che aveva realizzato per la Chiesa di Gesù e Maria), di Luca Giordano, del Santafede, del Battistello, di Ribera, di Van Baburen, di De Mura, del Preti? No. Questo "mostrificio" e questo "eventificio" più diventerà convulso e più danneggerà i contesti dove si trovano le opere più desiderate, più occuperà tutti gli spazi dei dibattiti culturali e più l'interesse per il patrimonio artistico sarà superficiale.
Ps: Palazzo Zevallos fa mostre paradossalmente più interessanti e contestualizzate (l'ultima calza a pennello con la storia del Palazzo); a Capodimonte ormai vado solo perchè ha depositi sterminati dai quali riaffiorano spesso opere inedite (toh, c'è ancora la mostra sui depositi - con un Carracci inedito).



caro mio, potrei farti il discorso opposto...ovvero:

se non fai mostre probabilmente tieni lontana l'arte dalla gente
secondo te quanta gente ha la possibilità di viaggiare?
bene, allora pensa che un napoletano al solo costo di 8 euro potrà andarsi a vedere più quadri messi nello stesso posto di un genio come il Caravaggio
lo stesso si potrà dire per gli Inglesi, pensi che tutti potranno andare in giro per il Mondo?e allora pensa al British che addirittura può essere gratis..

e poi quante opere sono state fatte per le location in cui si trovano ora?
credo poche...




ForzaNapoli.80
00domenica 17 marzo 2019 10:29
Re:
bluesboy94, 16/03/2019 19.44:

E non sono d'accordo su quei "passi da gigante" fatti negli ultimi 20 anni. Resta la questione "Albergo dei Poveri", le fontane sono quasi tutte marscescenti, la nostra più importante biblioteca ha ricevuto attenzioni e fondi solo dopo esser stata saccheggiata, troppe chiese restano chiuse (e non ci si illuda riguardo l'equazione chiesa aperta=chiesa ben tenuta; perchè da Piazza Dante a Piazza del Plebiscito sono almeno 4 o 5 le chiese aperte e mal tenute, figuriamoci in altre parti della città), alcune sono state restaurate, ma la collettività non ne gode (ad esempio, non si è capito cosa si intende fare con Santa Maria della Colonna), il lavoro dei privati sui palazzi e sulle ville storiche c'è stato, ma ancora non possiamo metterci a fare i salti dalla gioia (pensate a certe ville del Miglio d'Oro pericolanti cui alludevo ieri e pensate a certi importantissimi edifici napoletani in condizioni infelici: il D'Avalos, il Cellamare, il Carafa di Maddaloni, il Caracciolo di Melissano, il Mastelloni, il Sanfelice, il Doria d'Angri, il Penne, lo Spinelli di Tarsia, il Carafa della Spina, il De Sangro di Casacalenda, il Pinelli eccetera eccetera; e pensate a certi abusi o certe aggiunte che restano anche dopo che si interviene: sono rimasto shockato dai soliti abusi fai da te - non rimossi nonostante il restauro certamente sorvegliato dalla Sovrintendenza - sul Palazzo Loffredo nell'omonimo vicolo, presso Donnaregina) e infine ci sono quartiere del centro con scorci da terzo mondo...




tu mi puoi fare pure l'elenco completo di tutto ciò che è tenuto male, ma questo non significa che rispetto a 20 anni non è stato fatto un enorme lavoro
non ho detto che ora è tutto lindo e pinto, lungi da me ..

ricordati sempre che Napoli ha 2 Palazzi reali, 4 castelli, centinaia di chiese, chiostri,Palazzi e ville
tutto questo in una città certo non ricchissima, che ha vissuto terremoti, record di bombardamenti, ecc
d'altronde anche la BBC ha fatto un documentario su Napoli e su quanto sia quasi impossibile da manutenere tutto... tanto che definisce normale se qualcosa si "sgretola"



e poi, ti dico proprio che quello napoletano è il popolo più strano del Mondo:
si lamenta del degrado ma poi quando ci sono iniziative come Art Bonus non caccia un euro dalla tasca,
se la prende sempre con le istituzioni ma se deve fare 2 passi per buttare la carta nel cestino....apriti cielo
tutto quello che fa il napoletano è denunciare a qualche tv se qualche chiesa è in decadenza, o al limite fa raccolte firme per bloccare riqualificazioni
ma poi fa bloccare un progetto come Monumentando che pur con qualche miglioria da fare, aveva in programma restauri di fontane e tanti altri monumenti che con soldi pubblici non sarà facile da restaurare

dici che non sei d'accordo sui passi da gigante?
beh, un elenco a memoria di ciò che è stato fatto negli ultimi 20 anni

restauri conclusi o in corso di chiese :

San Francesco delle Monache;ecce homo ai banchi nuovi;San Vincenzo alla Sanità;Chiesa del Gesù delle Monache;Pietrasanta:San Paolo Maggiore;Chiesa Purgatorio ad Arco;San pietro a Majella;Chiesa dei Santi Cosma e Damiano ai Banchi Nuovi:San Carlo alle Mortelle;Girolamini;chiesa s.M. Donnaregina; chiesa s.M. Donnalbina;Chiesa di S. Pietro Martire; Chiesa di SS. Cosma e Damiano e sicuramente dimentico qualcosa ( per non citare le sole riaperture anche senza restauro, ma che è sempre meglio di averle chiuse)

altre:
Palazzo Reale, Museo Archeologico, Castel S. Elmo;Certosa s. Martino;Villa Floridiana;Arco di trionfo del Maschio Angioino, Porta Capuana;
questo solo a memoria..

poco?tanto? non lo so.. ma rispetto a 20 anni fa non si può dire che non sia stato fatto niente ( e parlo solo del pubblico)

ma poi, tu inizi il discorso con la cosa che le Mostre "toglierebbero" attenzione alla manutenzione del Patrimonio,( e si, se non si fa la Mostra a Capodimonte, escono 200 mln per l'Abergo dei Poveri) e poi mi finisci col parlare dei vicoletti da 4° Mondo..si ok, allora parlami anche della fame nel Mondo ...

P.s. siamo completamente OT



CRIME 80
00domenica 17 marzo 2019 13:54
20 anni? direi che da meno di dieci anni a questa parte si sta recuperando molto, sicuramente si è recuperati la presa di coscienza del patrimonio storico/artistico. Una diversa sensibilità in tante persone.

Diciamo che col primo Bassolino, in linea col pensiero di quei tempi, si è ripresa la consapevolezza di avere un centro storico, forse pure importante.

Il g7 ha dato una grande spinta. Le chiusure delle pizze storiche, ha generato una sorta di, sicuramente lento, cambio del patrimonio storico e artistico.

comincia il maggio porte aperte, poi diventanto Maggio dei Monumenti.

il riconoscimento Unesco ha aperto gli occhi a molti.

La metropolitana ha dato il suo contributo. Così come la diffusione di internet, e anche roba come faceboock ha dato il suo contributo.

Negli ultimi 10 nascono una marea di associazioni culturali. Cambia la senbilità di tantissime persone, se prima indifferenti, dopo indignate e quindi si diffonde l'idea che tutto, anche la chiesetta più piccola e insignificante, mertita di essere recuperata.

La politica nazionale e locale ha sempre fatto abbastanza cacare, seppur si parla di momenti e personaggi lodevi, ma succede che dei 250milioni di euro iniziali, fondi europei, si riducono a cento, grazie a un Tremonti. Succede che per ripicche politiche la città, con un precario equilibrio constante, ne risenta... ma coomunque continua ad andare avanti.

Nascono bei progetti come monumentando, ma vengono boicottati. Nel frattempo nasconono progetti lodevoli come la Paranza, che recupera (soprattutto la memoria) delle catacombe. Si recupera il sottuoloso e si continua a recuperare. Dove fino a 30 anni fa si buttava monezza, oggi si fa teatro, spettacoli e visite guidate (tunnel borbonico)

Se fino a 30 anni fa, le chiese servivano come depositi o parcheggio di mezzi, oggi anche se ridotte male, almeno si ha il pensiero diffuso che vadano recuperate.

Rispetto a soli 10 anni l'offerta turistica a Napoli è raddoppiata. Così come il numero di hotel in centro.

L'offerta culturale penso sia addirittura triplicata, con mostre, eventi, cose da fare, nuovi spazi teatrali.

tutto questo in buoni 25 anni. Con una figura di merda planetaria con la monnezza ( la rapidità di rialzarsi dopo le varie emergenze rifiuti non è una cosa da non considerare) una crisi economica mondiale, faide i camorra varie.


Il risultato? Venerdì mattina, in via san Biagio dei Librai/san Gregorio Armeno, sembrava il periodo di Natale per la presenza di turisti. A frotte propio, da lunedì scorso.

ultimamente stanno crescendo a raffica i fenomeni tipo Retake, o quelli che organizzano i ragazzi di si turista della tua città. Gente che scende la domenica mattina per ripulire dalla monnezza intere zone della città. Già questo è un grande segnale positivo, che sommato alle associazioni tipo "respiriamo arte" che si sono presi a cuore la chiesa dei santi Filippo e Giacomo, e che stanno per riaprie quella di santa Luciella, già bastano per marcare e separare definitivamente quella linea che grazie a tutti i Santi, ci separa definitivamente con la cultura verso il patrimonio artistico, che si aveva fino a nemmeno 30 anni fa.

Ovvio che il lavoro è stragrande, coplesso e oneroso. Ma dire che non si fa nulla è mancanza di rispetto a chi veramente si è fatto il culo a tarallo in questi ultimi, tipo i ragazzi della Paranza, quelli del tunnel borbonico, Carlo di Cealanapoli, i ragazzi di sii turista, quellid di respiriamo arte...giusto per citarne alcuni.



bluesboy94
00domenica 17 marzo 2019 17:12
Chiedo all'utente Giap, di avere un pò più di rispetto per la mia persona. Non ho mai definito me stesso come colto, sono curioso, non colto. Quando io mi lamento di continuo delle chiese chiuse, non sottointendo la voglia che siano aperte? Quando mi lamento del fatto che a Napoli, più che in ogni altra città italiana, le ville e i palazzi siano estromessi dai circuiti turistici (i condomini hanno le loro ragioni, per carità - di recente ho letto un articolo del 2003 o del 2004 che parla di un furto ai danni della cappella del Palazzo Cellamare; quindi sono quasi costretti ad occultare piuttosto che a mostrare) non voglio che questo patrimonio (quel che ne resta) sia accessibile? Non voglio che tutti possano accedere e conoscere? Semplicemente non penso che questa convulsa spirale di "eventi" e "mostre" favorisca la conoscenza e il godimento dei luoghi. A voi non fa riflettere il fatto che Capodimonte (è un museo che conosco troppo bene, l'ho visitato tante volte in situazioni diverse) sia attrattivo solo nelle giornate gratuite o solo se ci sono queste mostre? Mentre gli Uffizi e la Borghese attraggono a prescindere? Come se Capodimonte avesse al suo interno un suo patrimonio di Serie B... E veramente pensate che a Napoli i turisti vengano per le mostre? Sappiamo benissimo che Napoli è vittima di un turismo transitorio e superficiale (e appunto i problemi oggettivi e magari amplificati dai media italiani non aiutano a trasformarlo in un turismo "altro"; e non aiuta neanche il trovarsi le porte di questo "patrimonio" chiuse in ogni dove). Ecco, il lodevolissimo fenomeno dell'associazionismo aiuta nella conoscenza e nel godimento dei luoghi, ma è pretenzioso ed ingiusto pensare che le associazioni da sole risolvano tutto. E i casi del Rione Sanità e della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo (chiesa si aperta, ma da restaurare da cima a fondo) sono emblematici di questo. Quando dico che non sono d'accordo sul "sono stati fatti passi da gigante", non nego il lavoro buono che è stato fatto (concordo con Crime riguardo alla capacità della città di mettersi alle spalle la durissima mazzata inflittaci da "Monnezzopoli"). Io sono giovane, magari chi è più anziano ricorda la Napoli comatosa pre G-7, e quindi i progressi fatti ai suoi occhi hanno un valore superiore.
Ps: a Donnalbina (neanche le telecamere sono bastate; visto che nell'ultima cappella a destra i soliti esseri infami si sono fatti altare e pavimento) il lavoro di restauro è stato parziale; mentre i castelli cittadini sono 5 (e nessuno lo sa, per citare Bennato). Con questo mi faccio da parte, perchè si è usciti fuori dal seminato.
Giap1
00domenica 17 marzo 2019 19:05
In cosa non t'avrei rispettato?
bluesboy94
00domenica 17 marzo 2019 20:19
Niente; tu e Faberax stavate cominciando un pò ad alzare i toni. Tutto apposto comunque.
bluesboy94
00domenica 17 marzo 2019 20:26
Ad esempio, anche lo Spirito Santo (chiesa che avrebbe bisogno di restauri come noi tutti abbiamo bisogno di acqua) e la Pietrasanta (già ridimensionata dai bombardamenti) organizzano mostre di continuo. Nell'interstizio temporale tra una mostra e l'altra chiudono. E' una cosa che davvero permette la fruizione del patrimonio appartenente alle due chiese? Le valorizza?
Ps: comunque si quando parlavo di collettività erravo... le classi basse devono vedere Dio dove sta per campare (figuriamoci se pensano allo stato dell'arte), mentre l'intellighenzia pensa a dibattere riguardo a 'ste mostre; si può dire bene solo delle associazioni che mettono pezze ovunque possono e più o meno dei comitati che quantomeno esprimono disagio davanti a certe assurdità.
luca.pagano
00domenica 17 marzo 2019 21:04
Re:
bluesboy94, 17/03/2019 17.12:

Chiedo all'utente Giap, di avere un pò più di rispetto per la mia persona. Non ho mai definito me stesso come colto, sono curioso, non colto. Quando io mi lamento di continuo delle chiese chiuse, non sottointendo la voglia che siano aperte? Quando mi lamento del fatto che a Napoli, più che in ogni altra città italiana, le ville e i palazzi siano estromessi dai circuiti turistici (i condomini hanno le loro ragioni, per carità - di recente ho letto un articolo del 2003 o del 2004 che parla di un furto ai danni della cappella del Palazzo Cellamare; quindi sono quasi costretti ad occultare piuttosto che a mostrare) non voglio che questo patrimonio (quel che ne resta) sia accessibile? Non voglio che tutti possano accedere e conoscere? Semplicemente non penso che questa convulsa spirale di "eventi" e "mostre" favorisca la conoscenza e il godimento dei luoghi. A voi non fa riflettere il fatto che Capodimonte (è un museo che conosco troppo bene, l'ho visitato tante volte in situazioni diverse) sia attrattivo solo nelle giornate gratuite o solo se ci sono queste mostre? Mentre gli Uffizi e la Borghese attraggono a prescindere? Come se Capodimonte avesse al suo interno un suo patrimonio di Serie B... E veramente pensate che a Napoli i turisti vengano per le mostre? Sappiamo benissimo che Napoli è vittima di un turismo transitorio e superficiale (e appunto i problemi oggettivi e magari amplificati dai media italiani non aiutano a trasformarlo in un turismo "altro"; e non aiuta neanche il trovarsi le porte di questo "patrimonio" chiuse in ogni dove). Ecco, il lodevolissimo fenomeno dell'associazionismo aiuta nella conoscenza e nel godimento dei luoghi, ma è pretenzioso ed ingiusto pensare che le associazioni da sole risolvano tutto. E i casi del Rione Sanità e della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo (chiesa si aperta, ma da restaurare da cima a fondo) sono emblematici di questo. Quando dico che non sono d'accordo sul "sono stati fatti passi da gigante", non nego il lavoro buono che è stato fatto (concordo con Crime riguardo alla capacità della città di mettersi alle spalle la durissima mazzata inflittaci da "Monnezzopoli"). Io sono giovane, magari chi è più anziano ricorda la Napoli comatosa pre G-7, e quindi i progressi fatti ai suoi occhi hanno un valore superiore.
Ps: a Donnalbina (neanche le telecamere sono bastate; visto che nell'ultima cappella a destra i soliti esseri infami si sono fatti altare e pavimento) il lavoro di restauro è stato parziale; mentre i castelli cittadini sono 5 (e nessuno lo sa, per citare Bennato). Con questo mi faccio da parte, perchè si è usciti fuori dal seminato.




partendo che napoli non è nè roma nè firenze i motivi sono 2, manca il capolavoro, e i collegamenti
æster.le
00domenica 17 marzo 2019 21:12
bluesboy94, 17/03/2019 20.19:

Niente; tu e Faberax stavate cominciando un pò ad alzare i toni. Tutto apposto comunque.

Come sempre. Pur di sentirsi nella parte della ragione ti aggrediscono verbalmente quando molto spesso (quasi sempre) una verità assoluta non c'è. È sia come sostiene bluesboy, che c'è ancora tanto da fare per questa città, sia come sistengono gli altri che la città è cambiata tantissimo ed in meglio. Mettetevi l'anima pace.
bluesboy94
00domenica 17 marzo 2019 21:34
Manca il capolavoro a Capodimonte??? Gesù... sul mio libro di storia dell'arte delle superiori c'erano almeno 6-7 opere di Capodimonte...

Ps: io sono di parte (perchè abito a metà strada tra i due musei); e francamente trovo il problema della distanza di relativa importanza ( l'area dei decumani -epicentro del turismo napoletano- e Capodimonte distano massimo 25 minuti a piedi; la stessa distanza che c'è tra Piazza San Domenico e Piazza del Plebiscito).
luca.pagano
00domenica 17 marzo 2019 23:29
Re:
bluesboy94, 17/03/2019 21.34:

Manca il capolavoro a Capodimonte??? Gesù... sul mio libro di storia dell'arte delle superiori c'erano almeno 6-7 opere di Capodimonte...

Ps: io sono di parte (perchè abito a metà strada tra i due musei); e francamente trovo il problema della distanza di relativa importanza ( l'area dei decumani -epicentro del turismo napoletano- e Capodimonte distano massimo 25 minuti a piedi; la stessa distanza che c'è tra Piazza San Domenico e Piazza del Plebiscito).




quale sarebbe, dimmi un po'. ovviamente parlo di un quadro che sia riconoscibile in tutto il mondo, tipo la gioconda , la venere di botticelli, la cappella sistina. illuminami
luca.pagano
00domenica 17 marzo 2019 23:31
Re:
bluesboy94, 17/03/2019 21.34:

Manca il capolavoro a Capodimonte??? Gesù... sul mio libro di storia dell'arte delle superiori c'erano almeno 6-7 opere di Capodimonte...

Ps: io sono di parte (perchè abito a metà strada tra i due musei); e francamente trovo il problema della distanza di relativa importanza ( l'area dei decumani -epicentro del turismo napoletano- e Capodimonte distano massimo 25 minuti a piedi; la stessa distanza che c'è tra Piazza San Domenico e Piazza del Plebiscito).



e perchè secondo te allora non tutti i turisti che vanno a napoli ci passano? io la mia l'ho detta, mancanza del masterpiece e i trasporti
granpacco
00lunedì 18 marzo 2019 01:14
Re: Re:
ForzaNapoli.80, 17/03/2019 10.29:




tu mi puoi fare pure l'elenco completo di tutto ciò che è tenuto male, ma questo non significa che rispetto a 20 anni non è stato fatto un enorme lavoro
non ho detto che ora è tutto lindo e pinto, lungi da me ..

ricordati sempre che Napoli ha 2 Palazzi reali, 4 castelli, centinaia di chiese, chiostri,Palazzi e ville
tutto questo in una città certo non ricchissima, che ha vissuto terremoti, record di bombardamenti, ecc
d'altronde anche la BBC ha fatto un documentario su Napoli e su quanto sia quasi impossibile da manutenere tutto... tanto che definisce normale se qualcosa si "sgretola"



e poi, ti dico proprio che quello napoletano è il popolo più strano del Mondo:
si lamenta del degrado ma poi quando ci sono iniziative come Art Bonus non caccia un euro dalla tasca,
se la prende sempre con le istituzioni ma se deve fare 2 passi per buttare la carta nel cestino....apriti cielo
tutto quello che fa il napoletano è denunciare a qualche tv se qualche chiesa è in decadenza, o al limite fa raccolte firme per bloccare riqualificazioni
ma poi fa bloccare un progetto come Monumentando che pur con qualche miglioria da fare, aveva in programma restauri di fontane e tanti altri monumenti che con soldi pubblici non sarà facile da restaurare

dici che non sei d'accordo sui passi da gigante?
beh, un elenco a memoria di ciò che è stato fatto negli ultimi 20 anni

restauri conclusi o in corso di chiese :

San Francesco delle Monache;ecce homo ai banchi nuovi;San Vincenzo alla Sanità;Chiesa del Gesù delle Monache;Pietrasanta:San Paolo Maggiore;Chiesa Purgatorio ad Arco;San pietro a Majella;Chiesa dei Santi Cosma e Damiano ai Banchi Nuovi:San Carlo alle Mortelle;Girolamini;chiesa s.M. Donnaregina; chiesa s.M. Donnalbina;Chiesa di S. Pietro Martire; Chiesa di SS. Cosma e Damiano e sicuramente dimentico qualcosa ( per non citare le sole riaperture anche senza restauro, ma che è sempre meglio di averle chiuse)

altre:
Palazzo Reale, Museo Archeologico, Castel S. Elmo;Certosa s. Martino;Villa Floridiana;Arco di trionfo del Maschio Angioino, Porta Capuana;
questo solo a memoria..

poco?tanto? non lo so.. ma rispetto a 20 anni fa non si può dire che non sia stato fatto niente ( e parlo solo del pubblico)

ma poi, tu inizi il discorso con la cosa che le Mostre "toglierebbero" attenzione alla manutenzione del Patrimonio,( e si, se non si fa la Mostra a Capodimonte, escono 200 mln per l'Abergo dei Poveri) e poi mi finisci col parlare dei vicoletti da 4° Mondo..si ok, allora parlami anche della fame nel Mondo ...

P.s. siamo completamente OT




Se in 20 anni non avevi un miglioramento significava che stavi in guerra civile o sotto continuo assedio e bombardamenti, la crisi economica d'altronde si è manifestata nella settima potenza economica del mondo solo nel 2008, la verità è che cresciamo e miglioriamo a ritmi che definire ridicoli è un complimento, in tutto il mondo ci sono esempi di paesi che in 10 anni sono cresciuti e migliorati come noi in 100, trovare sempre giustificazioni per tutto quello che andrebbe seriamente analizzato perchè rappresenta quasi un unicum negativo in Europa è sintomo di poca capacitá di percepire la realtá che ti circonda e forse poca conoscenza di quello che c'è al di fuori del proprio orto
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