Via i barbacani dalla strada: l’effetto Bellenger continua fuori e dentro il Museo. Ora il progetto per rifare tutto il perimetro del bosco
Alla fine via i barbacani, definitivamente, dalla cinta muraria di Capodimonte. Via con tanto di festa e torta, alla presenza del direttore del Museo di Capodimonte, Sylvain Bellenger.
Dopo due anni l’incrocio tra via Miano e via Capodimonte è finalmente scorrevole. Merito della conclusione dei lavori di stabilizzazione dei pendii e di rimozione dei tanti odiati “reggi muro” sul muro di cinta del Museo e Real Bosco di Capodimonte.
In poco meno di quattro mesi si è riusciti a liberare la strada pubblica dall’ingombro delle strutture di sostegno, barbacani, realizzate a salvaguardia della pubblica incolumità nel marzo 2015, agevolando così e facendo defluire il traffico sempre intenso della zona, con un intervento costato 450mila euro, fondi Mibact.
La direzione di Capodimonte ha anche di recente proposto al Ministero il finanziamento per la risistemazione dell’intero muro di cinta del parco e bosco di Capodimonte. Un investimento complessivo da 6 milioni di euro che prevede di ripristinare l’equilibrio e l’efficienza di tutta la fascia perimetrale (struttura muraria di confine, retrostante scarpata e sistema di regimentazione delle acque meteoriche), con interventi su tutto il perimetro del parco e bosco, la potatura di alleggerimento delle piante di grande dimensioni, l’analisi dello stato vegetativo e interventi sui vialetti anche di restyling. Il muro di cinta diventerà cosi’, nelle intenzioni di Bellenger, il primo strumento di promozione del sito monumentale.
Nello specifico si prevede di intervenire per settori con le seguenti lavorazioni:
Ripristino della muratura in tufo che in funzione dello stato di conservazione prevede:
a) cantierizzazione per settori con idonea recinzione di protezione sul fronte stradale
b) integrazione del paramento murario con la tecnica del scuci e cuci
c) totale ricostruzione per i tratti non recuperabili
d) predisposizione dei collegamenti di immissione nella pubblica fogna delle acque meteoriche provenienti dai vialetti interni al parco
e) eventuali interventi di consolidamento strutturale
Messa in sicurezza della fascia a verde retrostante il muro perimetrale che prevede:
a) potatura di alleggerimento delle piante di grande dimensioni
b) analisi dello stato vegetativo e di eventuale eliminazione delle piante non recuperabili (secche, marce, fortemente attaccate da funghi)
c) piantumazione di riempimento con alberi e cespugli della stessa specie
d) ricostruzione di viminate o palificate con intervento di ingegneria naturalistica per i tratti di scarpata a forte pendenza
e) ripristino delle canalizzazione di collegamento tra l’impianto di raccolta delle acque piovane dei viali e la rete fognaria pubblica
Ripristino dei vialetti perimetrali che prevede:
a) ripristino della funzionalità dell’impianto di regimentazione delle acque meteoriche compreso i collegamenti di raccordo per l’immissione nella pubblica fogna
b) ripristino della pavimentazione in cubetti di porfido
c) rifacimento dei cordoli
d) rifacimento della staccionata di protezione
Restyling dell’intero muro di cinta che prevede:
a) il posizionamento di lettere a formare il nome “Museo e Real Bosco di Capodimonte” lungo tutti i 6 chilometri di muro di cinta per aumentare la visibilità del sito culturale.