Napoli | Edifici abbandonati/inutilizzati

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bubolazza
00domenica 18 giugno 2017 19:18
abbatterlo sarebbe sbagliato, se ci fosse una buona offerta lo venderei subito come hotel altrimento ristrutturazione ed abbattimento dei fitti passivi.
Uranus45
00domenica 18 giugno 2017 21:28
Perché sarebbe sbagliato? È un pugno nell'occhio. È pure vuoto, abbandonato, non richiede espropri né trasferimenti forzosi
bubolazza
00domenica 18 giugno 2017 21:50
ha un valore immobiliare molto elevato con una semplice ristrutturazione.

buttarlo giù sarebbe solo una perdita economica.
CRIME 80
00domenica 18 giugno 2017 22:45
è un orrore solo il prospetto che da su piazza carità, che comunque con un restauro lo rendo decente senza dover demolire nulla. Ma il palazzo continua su quello appena dopo, che conserva il suo aspetto barocco. In pessime condizioni, riporta i segni di passate emergenze rifiutil

la regione campania, visto che necessita di uffici, invece di pagare tutti quei soldi, potrebbe aggiustarserlo e riutilizzarlo. oppure metterlo all'asta. 24 milio non esiste, ai tempi vendevano palazzo d'oria d'angri a sette.

ma parliamo della regione terzomondista campania, questo palazzo rispecchia tutta la sciatteria amministrativa regionale.

che poi con tutte le torri del centro direzionale, 10 milioni di affitto per cosa boh, non bastano?
CityN
00domenica 18 giugno 2017 23:00
Abbatterlo? :facepalm:
CRIME 80
00domenica 18 giugno 2017 23:19
citiclass, notizie su questo palazzo? su Napoli retrò c'è una foto che lo ritrare prima del cessoso rifacimento. Però su via pignasecca, per metà, è ancora il vecchio palazzo con prospetto barocco o neoclassico, non ricordo. Messo abbastanza male, in parte annerito col dare fuoco alla monnezze nelle passate emergenze.
CityN
00domenica 18 giugno 2017 23:31
Allora: era il palazzo del monastero di Santa Maria della Carità che poi divenne albergo dell'Allegria dopo l'Unità d'Italia (anche se non so sicuro, potrebbe essere diventato hotel ancora durante il regno borbonico). In occasione di questo cambio di utilizzo ricevette il suo bell'aspetto neoclassico che durò fino al secondo dopoguerra (forse tra ultimi anni quaranta e primissimi anni cinquanta), quando in onore del nuovo linguaggio architettonico fu spogliato dei suoi fregi neoclassici. Sarebbe molto bello che li riacquisisca.
CityN
00domenica 18 giugno 2017 23:38
Una rarissima fotografia che mostra il palazzo ancora senza ristrutturazione neoclassica, ma già divenuto albergo (si nota il nome "albergo dell'Allegria"). Non c'è ancora la statua di Carlo Poerio che verrà eretta dinanzi l"albergo nel 1887.
Uranus45
00lunedì 19 giugno 2017 10:12
Stiamo parlando del palazzo dove ha sede il caffè Ceraldi? A me sembra roba anni cinquanta degna di una periferia degradata. Perché lo chiamate neoclassico?
CityN
00lunedì 19 giugno 2017 12:27
Ti ho spiegato tutto, di più non posso. Che abbia un determinato aspetto non significa che tutto il palazzo sia databile interamente a quando gli fu fatto quell'aspetto
Uranus45
00lunedì 19 giugno 2017 12:39
Credo dipenda dalla mia ignoranza. Per me neoclassica è villa Pignatelli, per intenderci, E dunque non mi spiegavo questa definizione
granpacco
00lunedì 19 giugno 2017 18:35
ma quindi parliamo del palazzo dove è ubicato il bar ceraldi? in tal caso firmerei una petizione per liberare la ruspa
CityN
00lunedì 19 giugno 2017 19:48
E poi che fai? Ma lo volete capire che quella è una cubatura plurisecolare?
CRIME 80
00lunedì 19 giugno 2017 21:47
infatti il pezzo restante sulla via della Pignasecca, ha un aspetto neoclassico. Lo ricordavo barocco. Oltre la foto, per recupare il palazzo, basta uniformarlo alla parte originale che ancora esiste. Non serve abbattere, basta trasformare. é veramente enorme eh, un albergo in quel punto sarebbe gran bella cosa.
CRIME 80
00lunedì 19 giugno 2017 21:48
ps, anche se non e questa la sede, però ho visto che palazzo il vicino palazzo della Porta in restauro, ha cambiato colore. Da giallo e rosso.
Uranus45
10lunedì 19 giugno 2017 23:36
Potevate dirlo subito che è un palazzo storico travestito da cesso :lol: :lol: :lol:
CRIME 80
00lunedì 19 giugno 2017 23:58
è un palazzo storico in parte abbattuto e ricostruito a cesso. Oddio, si rifà un po all'architettura fascista presente da una parte della piazza. Poi è tenuto malissimo, abbandonato, con colori cessissimi. Insomma, basta un buon restauro e uniformarlo il più possibile, con la parte di palazzo storico che ancora resta.

e penso che ci si arriverà. La regione dovrebbe ottimizzare le sue risorse. O lo restaura, riutilizzandolo come uffici così riducendo un po di fitti passivi, o vende a prezzi accettabili.
CityN
00martedì 20 giugno 2017 09:55
L'architettura fascista si offende se la paragoni all'aspetto del palazzo :coma:

Bisogna vedere fin dove arriva l'edificio, se è tutto l'isolato che circonda la chiesa di piazza Carità e quindi anche su via S. Liborio dove ci sta questa parte che dici tu oppure se è solo la porzione ad angolo sulla piazza come la vediamo noi.
Nuvola.CdN
00mercoledì 21 giugno 2017 06:21
Speriamo ci sia qualche catena che vogli rilevare l'edificio per riutilizzarlo come albergo e che magari ripristini anche la facciata neoclassica.




CityN
00mercoledì 28 giugno 2017 18:34
Occupata dalla rete antisfratto villa Ranieri di proprietà del pio monte della misericordia presso il plesso sanitario Elena d'Aosta (ex collegio Cinesi)
bubolazza
00mercoledì 28 giugno 2017 19:58
ma se ne sono andati per impossibilità abitativa.
CityN
01giovedì 29 giugno 2017 00:45
Si ho letto subito dopo, il pio monte aveva calcolato tutto :coma:
Giap1
00giovedì 29 giugno 2017 08:01
Immobile da requisire...sti cazz di enti religiosi hanno decine e decine di immobili abbandonati.questo è degrado
CityN
00giovedì 29 giugno 2017 11:11
Il pio monte non è un ente ecclesiastico... È una congregazione di laici
bubolazza
00giovedì 29 giugno 2017 11:12
sarebbe stato un vero sfregio se avessero occupato quel palazzo, lo vendessero e ci facessero un'albergo com'era prima ma occupato no per piacere.
CityN
00giovedì 29 giugno 2017 11:22
Era un hotel/ristorante fino a circa tre anni fa, poi non so che cosa è successo per far si che le attività terminassero, comunque come al solito le retoriche del denaro demonizzato fanno più presa, se vogliono poi ci sono tante strutture abbandonate dell'amico Comune

Il messaggio passato è che le devastazioni siano state compiute "ad arte", quando con tutta probabilità l'istituto ha solo deliberatamente fatto in modo che non ci fosse più acqua (la cosa che ha fatto desistire gli occupanti), insomma un modo più incisivo di dissuadere che non le solite porte e finestre murate...
Mark Corleone
00lunedì 10 luglio 2017 14:56
Re:
Mark Corleone, 29/12/2015 23.13:

Approvata delibera che finanzia la ristrutturazione dell'ex cabina di trasformazione elettrica che garantiva il funzionamento dei filobus in via Verrotti/mezingher.stanziati €360.000. Nascerà un polo per il tempo libero

Parliamo di questo:

goo.gl/maps/xAhS8RvV44N2




Al via i lavori per il centro polifunzionale di Via Menzinger




Presieduta da Claudio Cecere, la commissione Giovani ha discusso oggi con Pino Imperatore e Tiziana Liotti, rispettivamente dirigente e funzionaria del Servizio Giovani, del progetto di ristrutturazione del centro polifunzionale di Via Menzinger, al Vomero, e delle prospettive per migliorare la rete dei centri giovanili cittadini dopo che il Consiglio comunale ne ha approvato il regolamento.

E’ stata approvata la determina che darà il via entro fine mese ai lavori di riqualificazione della struttura di Via Menzinger, l’ex stazione elettrica ATAN dal 2011 nella gestione della Va Municipalità, che ospiterà un centro polifunzionale a servizio delle esigenze di socialità dei giovani ma anche degli anziani del quartiere. Trecentocinquantanovemila euro di fondi comunali stanziati per un cantiere della durata di un anno, un’ importante occasione – ha spiegato il presidente Cecere – per capire cosa è necessario fare per allestire il centro una volta ultimati i lavori.

Pino Imperatore del Servizio che gestisce la rete dei centri giovanili in città, ha precisato che il primo problema da affrontare, per Via Menzinger come per tutti gli altri centri, è quello della cronica assenza di personale disponibile, un dato destinato a peggiorare nei prossimi mesi in virtù dei pensionamenti previsti. La disponibilità di personale, ha aggiunto, è essenziale per garantire le attività nei centri nell’arco dell’intera giornata e assicurare un presidio nelle ordinarie procedure di apertura e chiusura delle strutture. Un ulteriore aspetto da approfondire, ha spiegato Tiziana Liotti, riguarda la definizione, dal punto di vista amministrativo, delle responsabilità e delle competenze tra pubblico (Comune) e privato (Associazioni) nella gestione dei centri in affidamento, anche in relazione a particolari ambiti di attività svolte, come il coworking.

Tra i consiglieri intervenuti, Luigi Felaco (Dema) ha chiarito che la struttura di Via Menzinger non sarà in affidamento ad associazioni ma a carico della Municipalità, anche per quanto riguarda l’assegnazione di personale, e ha ricordato che grazie al regolamento appena approvato sarà possibile organizzare attività anche in orari diversi da quelli d’ufficio. Laura Bismuto (Dema) ha ipotizzato il ricorso a manifestazioni di interesse non solo per invogliare le associazioni ad una fruizione condivisa degli spazi di tutti i centri giovanili cittadini, ma anche per individuare delle comunità di riferimento che facciano da garante nella gestione delle attività e siano da supporto al personale comunale nel presidio dei luoghi. Un tema, quello della disciplina della gestione mista dei centri giovanili, sul quale anche il Servizio insiste e per il quale – ha concluso il presidente Cecere – è importante un incontro a breve con l’Assessora ai Giovani.
vale(1991)
00martedì 11 luglio 2017 13:45
non ci possono fare una piccola isola ecologica?
Mark Corleone
00martedì 11 luglio 2017 14:35
non c'è lo spazio per i camion né per i cassoni che servono nelle isole ecologiche.
CityN
00martedì 11 luglio 2017 15:03
Per le norme che regolano le isole ecologiche non credo proprio, già quelle ridotte sono tali proprio per quelle norme...
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