Ponte di Chiaia, altre infiltrazioni e stop ai lavori. Il Comune: colpa del metrò
«Quest’anno si prospetta un Natale nero per noi» comincia uno; «tra poco saremo costretti a chiudere» prosegue un altro. Le voci sono quelle dei commercianti, la cui unica sfortuna è quella di avere la propria attività sotto il ponte di Chiaia. Parliamo del salotto buono della città, la cosiddetta «Napoli da bere», il cuore della city. Da mesi infatti il ponte è imbracato e puntellato, colpa di alcune vecchie infiltrazioni.
Problema risolto (o almeno così sembrava) la scorsa estate grazie ai lavori di messa in sicurezza del Comune. Poi ad agosto l’amministrazione annunciò in pompa magna l’inizio dei cantieri del progetto «Monumentando», per il restyling dell’intero ponte. In questi quattro mesi si è andati avanti a singhiozzo e venerdì è arrivata l’ultima amara scoperta: «nuove infiltrazioni, provenienti questa volta dal cantiere della metropolitana di Monte di Dio», stanno infradiciando il ponte: questo il risultato dell’ultimo sopralluogo. Basti pensare allo stato di conservazione di alcuni locali, che si trovano nel vano-scale-ascensore che collega via Chiaia alla zona soprastante. Si può notare ad occhio nudo, non serve un esperto, l’imponenza delle infiltrazioni d’acqua.
Le conseguenze, oltre che di ordine burocratico e di sicurezza, porteranno un ovvio ritardo sulla tabella di marcia dei lavori da compiere. A pagarne le conseguenze sono ancora una volta i commercianti. Ida Buglione, che gestisce il negozio Yamamay tuona: «Il Comune di noi non se ne frega niente. Sono tre anni che stiamo combattendo contro le infiltrazioni. Adesso abbiamo saputo che ne sono state scoperte altre e intanto i lavori non partono. Il negozio per colpa dei puntelli a stento si riesce a vedere, tra poco scompariremo lentamente. Per non parlare del peggioramento dello storico del negozio, che economicamente ha perso tantissimo. Inoltre, non contenti, ci hanno barricato dentro con ulteriori incerate».
La Buglione si riferisce alle plastiche di protezione arancioni con le quali si stanno coprendo man mano le impalcature.
«Avevamo chiesto – spiegano invece Lina Canoro e Ciro Basile, altri due commercianti – di apporre impalcature non invasive, ovvero quelle alte, così da non coprire i negozi. Ma la nostra richiesta è caduta nel vuoto. La gente oramai non ci nota neanche più». Sulla stessa lunghezza d’onda Alessandra Avallone, titolare della bigiotteria sotto al ponte: «Per noi che siamo piccoli artigiani è stato un grosso danno. Sono completamente chiusa in una morsa, senza considerare che i miei profitti sono calati vertiginosamente. Stanotte ci hanno chiuso ulteriormente con delle plastiche apposte sui paletti di ferro. È vergognoso. Oramai via Chiaia è destinata a diventare una distesa di bar e patatine fritte. Per noi artigiani che tentiamo di salvaguardare l’immagine della città sembra non ci sia più posto».
Dal Comune a spiegare lo stato dell’arte ci pensa l’assessore all’Urbanistica, Carmine Piscopo: «Venerdì abbiamo svolto un sopralluogo con alcuni tecnici. Ci sono segni di nuove infiltrazioni, che stando a quanto ci è stato detto, sembra derivino dal cantiere metro che si trova al di sopra del ponte. Quando partiranno i lavori bisognerà intervenire ovviamente anche su questo aspetto». Poi l’assessore rimarca le prossime tappe: «Il cantiere ha 90 giorni di tempo lavorativi per le indagini di rilievo e per la progettazione. Adesso bisognerà aspettare 60 giorni per le autorizzazioni della Sovrintendenza. Dopo aver incassato tutti i pareri favorevoli si partirà con i lavori». Dal cantiere della metro però rispondono così: «Stiamo parlando di un pozzo profondo e onestamente non capisco il collegamento con le infiltrazioni del ponte di Chiaia», anche se già in passato alcune perizie hanno messo in luce questo problema. Realisticamente, considerando eventuali ritardi, il ponte non sarà pronto prima di un anno.
ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_ponte_di_chiaia_altre_infiltrazioni_stop_ai_lavori_comune_colpa_lavori_la_metro-1436...