Regolamento | Discussioni Recenti | Nuovi Post dal tuo Ultimo Accesso | Discussioni in Rilievo

Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Napoli | Mostra d'Oltremare

Ultimo Aggiornamento: 16/12/2020 10:51
14/06/2012 12:54
 
Modifica
 
Quota
OFFLINE
Post: 5.924
Registrato il: 14/02/2012
Sfasteriuser
55a Fiera della casa


Riapre la Fiera dell’anno:
altra Casa dei napoletani


Taglio del nastro, questo pomeriggio alle ore 16.30, per l’edizione 55 della Fiera della Casa alla Mostra d’Oltremare. Nei 20mila metri quadri le proposte di 250 espositori. Un calendario ricco con spettacoli e concerti da oggi a domenica 24 giugno. “La Fiera della Casa – spiega il presidente della Mostra Nando Morra – costituisce una tradizione per la città, ma quest’anno si arricchisce di molte novità e vuole essere una manifestazione contro la crisi e per la fiducia”. Nell’ambito dell’evento il “gemellaggio” con il Villaggio della Salute, coordinato da Annamaria Colao, l’Outlet della solidarietà con grandi brand. I proventi sono destinati alle opere di beneficenza promosse dal cardinale di Napoli Crescenzio Sepe. Spazio anche all’arte e della cultura con il gruppo internazionale Aci (Art Construit International) e la Scuola di Grafica d’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.


Morra: Il mio evento tra passato e futuro

“Ci vogliono molti anni per diventare giovani”. Nando Morra, presidente della Mostra d’Oltremare, parte dall’aforisma di Pablo Picasso per raccontare la storia della Fiera della Casa. “In realtà ne ho attraversate tante. In diverse stagioni. La prima edizione da organizzatore, quella dell’anno scorso, è stata una sfida, rivelatasi un succeso. Quest’anno riproviamo, con premesse ancor migliori” dichiara parlando dell’oggi, mentre sfoglia l’album in bianco e nero dei ricordi, dove c’è un anno che occupa un posto speciale. È il 1958 quando a Napoli si inaugura la Fiera della casa, la più longeva esposizione dedicata all’arredamento, all’architettura e al design. In Italia sono gli anni della ricostruzione, quelli che precedono il grande boom economico. Appena cinque anni prima, nel 1952, il quartiere fieristico partenopeo riapre le porte al pubblico, dopo gli effetti devastanti della guerra e dell’occupazione tedesca. Una marea di visitatori invade la Mostra, in un’incontenibile ondata di entusiasmo che attraversa tutto il Sud. C’è anche un giovanissimo Morra, in mezzo a quelle persone. E tra l’orgoglio si fa largo un pizzico di ironia. “Attraversando quegli stand, dove è difficile muoversi e persino respirare, penso: qui non ci tornerò più”.
Cosa ricorda di quell’esperienza?
Un sentimento di grande speranza, fiducia e attesa. Si usciva dal grande buio, dal tunnel della guerra.

Quale novità portava la Fiera della casa?
Negli anni delle Fiat 500 e delle cambiali, ma anche degli emigranti che partono con le valigie di cartone, ricordo tantissimi giovani aspettare con ansia questa grande manifestazione fieristica.

Quale pubblico attraeva allora la Fiera?
Nessuna classe sociale era esclusa. Il maggior elemento di rottura, rispetto al passato, fu la possibilità di acquistare tutto in un unico luogo.

Altro che i moderni centri commerciali?
Lì è nato un nuovo modello d’acquisto basato sulla concentrazione e sulla grande partecipazione popolare. La Fiera è stata e continua ad essere un riferimento importante per la vita e la storia di Napoli. E per la cultura. Nel 2011 abbiamo avuto l’Accademia di Belle Arti. Un’esperienza che ripeteremo quest’anno, ospitando oltre centocinquanta opere grafiche.

Quali novità presenta l’edizione di quest’anno?
Abbiamo il Villaggio della salute, con l’angolo della prevenzione, e l’Outlet solidale. Ma anche concerti e spettacoli per assicurare il divertimento delle famiglie, centomila visitatori in media ogni anno fra turisti e cittadini, che scelgono di trascorrere la giornata con noi.

Qual è il suo ricordo più bello legato alla Fiera?
In realtà ne ho due. Il grande successo della passata edizione, nato da una difficile eredità economica. Fino al 2010 l’organizzazione era affidata a società esterne che non hanno rispettato gli impegni. Più di un milione di euro di debiti: la Fiera rischiava di chiudere.

E qual è stata la svolta?
Proporre al Consiglio d’amministrazione della Mostra d’Oltremare di organizzare la Fiera coi nostri mezzi. In un mese e mezzo abbiamo lavorato duramente, ma abbiamo vinto la scommessa. Ancora oggi lo considero un miracolo.

Il secondo ricordo?
L’inaugurazione dell’edizione 2011. C’erano le più alte cariche politiche, civili e militari della città. Per la prima volta nella storia della Fiera, tutta la Napoli che conta ha attraversato i padiglioni della Mostra, compreso il cardinale Crescenzio Sepe.

Lei ha ricevuto diversi riconoscimenti: quale la rende più orgoglioso?
Uno è legato al Palacongressi, un’opera straordinaria realizzata coi fondi della Comunità europea. Dopo averla vista, la commissione di Bruxelles è rimasta a bocca aperta.

Dopo?
Due lettere, una del cardinale Crescenzio Sepe e l’altra di Andrea Di Martino, prefetto di Napoli, che sono tra le testimonianze morali più preziose del mio impegno per la città. Le custodisco gelosamente in una cornice, nel mio ufficio. E infine il più importante: l’Ordine al Merito della Repubblica italiana conferitomi dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Tornando alla Fiera, qual è il peso che mantiene oggi la tradizione?
Puntiamo molto sulla continuità. La Fiera non è soltanto un appuntamento commerciale, ma un evento sociale a tutto tondo. Esposizione, spettacoli e gastronomia convivono in un’unica, grande area.

Per concludere, come riassume in un unico concetto l’identità della Fiera?
Memoria e innovazione. Una formula consolidata che soddisfa le aspettative del pubblico e degli espositori, grazie anche a una politica dei prezzi contenuti che abbiamo deciso di incentivare in questo momento di crisi.

Come definisce l’anima della Fiera?
Nazional-popolare. Nel senso più nobile del termine.


Boom di espositori da tutta l’Italia

Il trenta per cento in più di espositori rispetto ai centocinquanta dell’anno scorso, più di duecento in tutto per una superficie espositiva di 20mila metri quadri. Sono gli incoraggianti numeri illustrati ieri nella Sala Congressi Italia della “Mostra d’Oltremare” in occasione della presentazione della 55esima edizione della “Fiera della Casa”. È l’appuntamento più rinomato del napoletano, una rassegna dei migliori marchi e delle più importanti tradizioni storico culturali legate al mondo dell’abitare, che oggi si spinge ben oltre i confini nazionali.
Una gamma di prodotti diversificata per il mondo della casa, dove tutti potranno trovare ciò che cercano, confrontando le varie offerte e scegliendo gli affari più vantaggiosi, alla Fiera della Casa. La manifestazione è oggi concepita e realizzata in chiave moderna, saranno presenti aziende espositive relative ad arredi per interni ed esterni, ma anche arredi da giardino, beni di consumo, gastronomia e artigianato. Più di 200 le aziende espositrici provenienti da tutto il territorio nazionale, preludono ad una partecipazione come sempre molto attiva e numerosa da parte dei visitatori che nel recente passato è riuscita anche a raggiungere 100mila presenze.

fonte: il Denaro




__________________________
Frullino, sei il mio battito d'ali
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:12. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com