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Napoli | Mostra d'Oltremare

Ultimo Aggiornamento: 16/12/2020 10:51
06/01/2017 10:22
 
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Quindi hanno chiuso il Santa Claus Village per nulla :mammamì:

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06/01/2017 10:51
 
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Gjemon, 06/01/2017 10.22:

Quindi hanno chiuso il Santa Claus Village per nulla :mammamì:

mica c'è scritto questo


06/01/2017 16:31
 
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Gjemon, 06/01/2017 10.22:

Quindi hanno chiuso il Santa Claus Village per nulla :mammamì:

Si riferisce alla New Edenlandia, che è l'azienda che ha rilevato la gestione dell'Edenlandia e che ne sta eseguendo i lavori di ristrutturazione. Il Villaggio di Babbo Natale non è stato realizzato dalla New Edenlandia.
Prima di gridare allo scandalo, almeno leggete. Evitate anche la figura di quelli che non ci hanno capito nulla. ;)


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22/01/2017 12:45
 
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Edenlandia, ostacoli sul rilancio: il cda vota contro, Scoppa lascia


di Davide Cerbone

L’hanno chiamata “New” Edenlandia, per sottolineare la voglia di rilanciare quell’oasi dei bambini e che a Napoli manca da oltre cinque anni. Tra un pasticcio e l’altro, però, il parco giochi che non c’è rischia di farsi vecchio prima ancora di rinascere.

È una storia di false partenze e di ripartenze ancora più maldestre, quella dell’Edenlandia 2.0 ridimensionata col passare del tempo fino a diventare 1.5 o poco più: più stop che go, più speranze che fatti. È, soprattutto, la storia di una restituzione attesa da un’intera città e finora soltanto annunciata. Una storia di proclami destinati ad autodistruggersi, puntualmente, dopo qualche mese. «Si apre, anzi no». Di questo passo se ne sono andati quattro anni, sfumati tra accordi disfatti sull’ultimo miglio (quello con la Clear Leisure dell’italo-svizzero Alfredo Villa), abusi edilizi emersi dopo decenni, grovigli burocratici, liti con Mostra e Comune e ripetuti cambiamenti nell’assetto societario, che oggi vede la Tanit detenere un pacchetto di maggioranza pari al 76,5 per cento.

Se la penultima puntata era stata a inizio dicembre il sequestro del «Santa Claus Village», realizzato con l’idea di portare un po’ di moneta sonante nelle casse sociali, l’ultima risale a venerdì: il cda di New Edenlandia ha di fatto sfiduciato l’amministratore unico Maurizio Scoppa, generale dei carabinieri in pensione che l’ex governatore Caldoro nominò commissario straordinario alla Asl Napoli 1 Centro. Proposto ad ottobre scorso come uomo d’ordine da Pasquale Marrazzo, Scoppa (che più recentemente era stato anche amministratore delegato del Tarì) è però entrato in contrasto con alcuni membri del consiglio, in particolare con il suo predecessore Ciro Cangiano e con Antonio Maione, amministratore della Eco Sistem Sanfelice, che si occupa del trasporto di rifiuti solidi e liquidi. È stato quest’ultimo a far saltare il tavolo nell’ultima seduta, provocando con le proprie dimissioni la paralisi del consiglio: lo statuto di New Edenlandia prevede infatti che quando viene meno un consigliere decade l’intera assemblea. Il cda diventerà dunque a tre: a Pasquale Marrazzo e suo figlio Giuseppe si aggiungerà Roberto Maione, figlio di Antonio. Il ruolo che prima era di Scoppa (con l’arrivo del generale inaspriti anche i rapporti col Comune) verrà affidato invece a Eugenio Strazzullo.

«L’amministrazione di Scoppa non ha spiccato avviso per brillantezza, allontanando quella che deve restare la vera priorità, cioè la piena e rapida riapertura del parco giochi», osserva il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, da sempre attivo per favorire la riapertura di Edenlandia. Dalla società, tuttavia, arrivano rassicurazioni per cittadini e lavoratori: «I lavori proseguono a ritmo serrato, riapriremo tutto il parco per la prossima primavera, anche con nuove attrazioni».

www.ilmattino.it/napoli/citta/edenlandia_napoli_scoppa_lascia-2211...
[Modificato da Mark Corleone 23/01/2017 09:20]

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22/01/2017 22:50
 
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:^^^ Ragazzi dovete sempre mettere il link all'articolo, o scrivere la fonte. Così si violano le norme sul copyright.

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24/01/2017 11:50
 
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Napoli, la missione dello zoo per salvare gli scimpanzè


Un angolo di «Pianeta delle scimmie» da realizzare allo zoo, un luogo sicuro dove garantire il regno dei primati e la loro sopravvivenza. Il loro destino sembra segnato, 31 scienziati che osservando il fenomeno da ogni parte del globo sono giunti alla stessa conclusione: entro mezzo secolo il sessanta per cento della specie rischia l’estinzione. Il mondo è in allarme e, paradossale, uno dei luoghi dove è più facile difendere la razza è la cattività, lo zoo appunto. Magari gli ambientalisti e gli animalisti possono non essere d’accordo, ma ciò che è accaduto dal Duemila ad oggi non lascia dubbi. Così lo Zoo di Napoli ha deciso di aderire e di partecipare subito al progetto di conservazione internazionale.

Il nuovo habitat è già stato studiato: si é ipotizzato di destinare agli scimpanzè uno spazio totale di circa 700 metri quadrati. Ma per farlo occorrono circa cinquecentomila euro e per raccoglierli il parco, che è stato recuperato dopo anni di abbandono dall’imprenditore Francesco Floro Flores, ha pensato a una colletta, o come si dice oggi, al crowdfunding. Dopo aver realizzato la fattoria per i più piccoli, smantellato le angoscianti gabbiette dove erano costrette le tigri e aperto per loro uno spazio di cinquemila metri quadrati simili alla Savana, ecco che ora il giardino chiede una mano per partecipare alla campagna in difesa degli scimpanzè e per il loro ritorno a Napoli.
In queste prime ore di raccolta sono già stati donati 131 euro. Il contatore del sito web dello zoo dice che ne mancano 499.869. La nuova area per gli scimpanzè sorgerà in corrispondenza delle vecchie gabbie che andranno a formare parte dell’indoor (ricovero interno degli animali). Il progetto comprende, a differenza del passato, un’ampia area esterna che coprirà parte della zona antistante le vecchie gabbie: qui tra alberi, liane e arricchimenti ambientali di ogni genere gli scimpanzè potranno vivere quasi come se fossero liberi. Non sarà così ovviamente, ma almeno non rischieranno di finire nella pentola dei minatori del corno d’africa o nelle polverine medicinali in vendita sulle bancarelle dei mercati d’Oriente. Agli scimpanzé in totale sarà destinato uno spazio di 700 mq. La parte outdoor sarà di 464 metri quadrati di superficie, perimetrata da tratti di recinzione metallica e da vetrate; le barriere e gli arricchimenti ambientali saranno costruiti e distribuiti in maniera tale da permettere agli animali ospitati di sottrarsi in qualsiasi momento alla vista del pubblico. L’altezza sia della parte esterna che dei ricoveri interni sarà tale da permettere agli animali di arrampicarsi, compiere brachiazioni e sfruttare in maniera del tutto naturale il loro habitat.

I parametri presi in considerazione (dimensioni delle strutture indoor e outdoor) per la costruzione dell’area rispettano, anzi superano, gli standard minimi indicati dalle linee guida della Aza (American Association of Zoos and Acquariums). Un ambiente naturale che permette agli animali di riprodursi e svolgere tutte le altre funzioni fisiologiche nel rispetto delle loro esigenze etologiche. Lo zoo fa parte di «Operazione 2.0», con lo scopo di svolgere programmi di ricerca scientifica e di conservazione delle specie minacciate di estinzione in modo da poter entrare a far parte dell’Eaza.

Una bella differenza con il vecchio zoo che nacque nel 1940 assieme alla Mostra d’Oltremare. Un parco di circa 10 ettari che raccogliesse tutte le specie animali viventi nei confini dell’Impero di Vittorio Emanuele III. Il progetto, curato da Luigi Piccinato, ci ha lasciato padiglioni di assoluto interesse architettonico, come quello dei Pachidermi, il Rettilario e la grande voliera dei Rapaci. Piccoli capolavori che non a caso continuano ad essere sotto la tutela della Soprintendenza. Comunque va sottolineato che sebbene i criteri di tutela degli animali in quasi un secolo siano totalmente cambiati, lo zoo di Napoli fin dai primi anni di attività si distinse a livello internazionale per i notevoli successi nell’acclimatazione di specie di Ungulati africani e nella riproduzione di specie rare, come l’avvoltoio papa, il rinoceronte nero, il licaone. Insieme a quello di Roma, ha rappresentato a lungo la comunità degli zoo italiani nei contesti internazionali ed è stato fra le istituzioni fondatrici dell’Associazione Europea Zoo ed Acquari, che oggi svolge il ruolo di referente ufficiale del Parlamento Europeo in materia di animali selvatici e di conservazione.








Potete trovare tutte le informazioni sul sito dello zoo a questo link: www.lozoodinapoli.it/#!/exhibitScimpanze
[Modificato da Mark Corleone 24/01/2017 11:53]
20/02/2017 20:25
 
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Comunque credo che ad Edenlandia sia tutto fermo, non se ne hanno notizie praticamente da Natale ho i miei dubbi che il parco possa aprire per aprile
26/04/2017 16:28
 
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Finalmente un minimo di news su edenlandia dopo una recente intervista fatta ad alcuni responsabili della nuova azienda che si può vedere sulla pagina facebook ufficiale che non veniva aggiornata da mesi.
Sembra che i lavori siano pronti all'80% e ciò denota il forte ritardo rispetto ai tempi previsti, segno che ci sono stati non pochi problemi all'interno della società, si parla di una riapertura entro 2 tre mesi credo.
La scelta della società è quella di mantenere il segreto su ogni tipo di iniziativa fino al giorno della riapertura. Permettetemi di dire che ciò denota quanto siano dilettanti allo sbaraglio i nuovi gestori del parco tematico partenopeo. Lasciare praticamente il vuoto dopo la chiusura di Natale per poi uscirsene che non ce la fanno ad aprire ad aprile, non aggiornano minimamente il loro unico spazio di pubblicità, ci poteva andare sinceramente meglio. Be almeno speriamo che la riapertura sia come dicono vicina e che abbiano fatto un buon lavoro nelle modernizzazioni delle vecchie attrazioni. Quello che emerge è che il parco sarà principalmente improntato sui bambini, quello che capisco io e ne sono più che certo è che il parco non sarà minimamente un punto di riferimento per il sud Italia come volevano farci credere all'inizio, nemmeno paragonabile ad una Miragica ed una Etnaland che se pur parchetti paragonati a quello che può offrire Roma saranno sicuramente una spanna sopra al parco tematico più antico d'Europa
26/04/2017 23:51
 
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Alcuni giorni fa su una rete privata é stata rilasciata una lunga intervista su edenlandia. Hanno comprato 7 giostre nuove... dicono.
27/04/2017 00:19
 
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Scivolo e altalena già c erano? :troll:

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27/04/2017 09:52
 
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:rofl:
29/04/2017 01:13
 
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Re:
granpacco, 26/04/2017 16.28:

Finalmente un minimo di news su edenlandia dopo una recente intervista fatta ad alcuni responsabili della nuova azienda che si può vedere sulla pagina facebook ufficiale che non veniva aggiornata da mesi.
Sembra che i lavori siano pronti all'80% e ciò denota il forte ritardo rispetto ai tempi previsti, segno che ci sono stati non pochi problemi all'interno della società, si parla di una riapertura entro 2 tre mesi credo.
La scelta della società è quella di mantenere il segreto su ogni tipo di iniziativa fino al giorno della riapertura. Permettetemi di dire che ciò denota quanto siano dilettanti allo sbaraglio i nuovi gestori del parco tematico partenopeo. Lasciare praticamente il vuoto dopo la chiusura di Natale per poi uscirsene che non ce la fanno ad aprire ad aprile, non aggiornano minimamente il loro unico spazio di pubblicità, ci poteva andare sinceramente meglio. Be almeno speriamo che la riapertura sia come dicono vicina e che abbiano fatto un buon lavoro nelle modernizzazioni delle vecchie attrazioni. Quello che emerge è che il parco sarà principalmente improntato sui bambini, quello che capisco io e ne sono più che certo è che il parco non sarà minimamente un punto di riferimento per il sud Italia come volevano farci credere all'inizio, nemmeno paragonabile ad una Miragica ed una Etnaland che se pur parchetti paragonati a quello che può offrire Roma saranno sicuramente una spanna sopra al parco tematico più antico d'Europa



Può andare a finire in due maniere: la prima che è quella che hai paventato tu e la seconda che, invece, visto che sono in ritardo con i lavori, inizieranno una grossa campagna a ridosso dell'estate. L'80% oggi, due mesi di lavori ancora, significa che tutto maggio e tutto giugno sono lavori ed apri a luglio. Ti fai luglio, agosto e settembre, tre mesi pieni d'estate. Se sei sicuro di aprire per luglio puoi far partire la campagna mediatica anche il 1 giugno. Ma se non sei sicuro, e fai partire la campagna mediatica diventa un boomerang. Quindi sicuramente non saranno il top e poteva andarci meglio, ma se hanno comprato 7 nuove giostre, oltre a scivolo ed altalena restaurati insieme ai tronchi, dubito che vogliano rischiare l'ennesimo flop. L'importante è non perdere tutta la stagione estiva. 15 luglio 15 settembre, per rientrare in parte degli investimenti sarebbe importante. Ancor meglio dal 1 luglio.


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29/04/2017 12:51
 
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Io credo che apriranno a settembre visto che agosto é un mese morto. Cmq non so se sei appassionato di parchi a tema, io si e ti dico che la comunicazione, i rendering, il cronoprogramma sono fattori fondamentali per una azienda seria! questi sono uno scalino sotto per organizzazione al pane e pupuarol, li ho sgamati dal primo momento, cioè appena 3 anni fa dove hanno concretizzato davvero poco ed hanno collezionato solo figure di M. Per realizzare un parco piccolissimo come edenlandia non credi siano un tantino troppo 3 anni? Manco Disneyland cmq questi signori devono ringraziare non si sa chi se sono riusciti a prendere in gestione questo parco e soprattutto devono ringraziare il fatto che nonostante tutto il nulla che hanno prodotto cercando scuse su scuse nessuno si é mai preso la briga di cacciarli a calcetti nel sedere. Tralasciando che le promesse fatte all'inizio erano solo chiacchiere e che gli investimenti su cui speravano di contare (tipo vincere la lotteria=fondi europei) non sono mai arrivati, hanno trasformato il tutto in un progettino che magari restituirà il parco alla cittadinanza e siamo tutti felici, ma di sicuro non sarà un motore di sviluppo e crescita come credo in molti speravano ed un po fa rabbia perché nonostante gli spazi ristretti delle potenzialità c'erano.
29/04/2017 13:38
 
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Tu credi che aveva delle potenzialità per diventare un motore di sviluppo?

Io non credo, penso che il suo ruolo sia quello di parco divertimenti cittadino, per famigliole al massimo dalla provincia.

Ma niente di più.

L unica possibilità che avrebbe secondo me sarebbe quella di un moolto ipotetico ed improbabile unione con lo zoo la mostra d oltremare e magari anche cinema e piscina.

Ma ci sarebbe il problema di avere un parcheggio ed una viabilità idonea ad un afflusso di una cittadella che sarebbe bioparco ma anche parco giochi per la sera cinema multisala ma anche eventi con spazi idonei nella mostra con la fontana dell esedra, ci sarebbe uscito bene anche uno spazio per un acquario e giochi con animali addestrati.

Ma così com è adesso potrebbe fare concorrenza silo alla villa comunale, ma solo perche ha delle giostre.


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29/04/2017 16:10
 
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Raga l'edenlandia andava solo recuperata, rappresenta un parco giochi per bambini, personalmente le potenzialità per competere a livello nazionale non ce le vedo, stiamo parlando di un parco in piena città quindi con poche prospettive di sviluppo. A me va benissimo che venga riportata ai livelli di 20 anni fa, poi un vero luna park capace di competere con Gardaland va concepito in periferia... semmai al posto di uno delle migliaia di centri commerciali
[Modificato da Trando90 29/04/2017 16:11]
30/04/2017 12:52
 
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Se non puoi contare sulla grandezza, devi investire su altro, bastano poche attrazioni ma di ultima generazione per attrarre vagonate di clienti, una dark ride 3D che già da sola vale il prezzo del biglietto! fai un roller coaster unico in Italia e vedi quanta gente arriva. Non serve fare a gara a chi c'è la più grosso bastano poche attrazioni ma buone, poi si può puntare su una forte tematizzazione degli spazi, sui frinchising che attirano l'attenzione di una intera generazione di ragazzini. Se fatto bene il parco il fatto di essere in centro rappresenterebbe una forza non certo un limite anche perchè per un turista o cittadino è facilmente raggiungibile.
Detto ciò visto che tutto questo non avverrà, edenlandia avrà un ruolo di parchetto per i bambini napoletani e della provincia, nulla da dire ma i presupposti all'inizio erano completamente diversi sia per quanto riguarda gli investimenti sia per le collaborazioni eccellenti come Mazzoli, solo fumo negli occhi.
30/04/2017 13:06
 
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Intervista su Il Mattino cartaceo al direttore della mostra. Non trovo la versione digitale. In breve, quest'anno l'ente esce per la prima volta dal passivo ed avrà un attivo di circa 90.000 euro. Per quanto riguarda il grande progetto, i bandi già partiti (Restauro Torre delle Nazioni, restauro e recupero dei padiglioni Libia, Rodi e Albania, restauro degli accessi e recupero della Chiesa di San Francesco) sono in fase d'attesa della solita sentenza del TAR sui ricorsi della ditta perdente, in caso di sentenza favorevole, verranno firmati i contratti. Entro l'estate dovrebbero partire i restanti bandi che, vado a memoria, dovrebbero consistere nella riqualificazione delle vie d'accesso alla mostra, del recupero dei resti romani e il rifacimento dei sottoservizi.


EDIT:

C'è l'articolo sulla pagina FB della Mostra

[Modificato da Partenope93 30/04/2017 13:12]
30/04/2017 16:00
 
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Ecco come immaginavo tenteranno di aprire a settembre
30/04/2017 19:53
 
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Grande Oliviero
03/05/2017 09:01
 
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