comunque il nostro "rosicamento" per le strutture universitarie di altre città mi ricorda un po' quello dei milanesi per la metropolitana di Napoli.
la ricca Milano ha delle stazioni che definirle dozzinali è un complimento, mentre la povera Napoli può vantare stazioni firmate da archistar di fama mondiale che sono dei gioielli di architettura e design... come si spiega?
più che un problema economico direi che conta ben di più la volontà di chi prende le decisioni. a Milano si è deciso di concentrarsi sul servizio senza badare minimamente all'aspetto delle sue stazioni, a Napoli s'è voluta dare la sua parte anche all'apparenza. togliete Bassolino e Cascetta (?) dai ruoli di responsabilità che hanno avuto in passato e oggi Napoli avrebbe tante stazioni anonime, mettete quello che ha preso decisioni in merito all'università di Torino ed oggi avremmo delle sedi universitarie all'avanguardia. semplice semplice.
[Modificato da bartol0 12/06/2012 15:04]
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Frullino, sei il mio battito d'ali