America’s Cup | World Series 2012 - 2013

1799, 17/02/2012 13.13:

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markos, sappi che da oggi in poi dovrai camminare per napoli con la macchinetta fotografica in mano, non hai scusanti! qualunque cosa vedi, zacchete, foto.

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ahah per fotografare da via Aniello Falcone gli operai al lavoro a Via Caracciolo credo che ci voglia una Reflex.

Comunque da oggi la digitale sarà sempre con me

^^ markos, a volte è di maggiore impatto una visione di insieme, magari da lontano. anche perchè le foto dei particolari dei lavori proprio non ci mancano.

ottimo per la digitale, vedrai che una volta che "salterai la barricata", diventerai uno dei fotografi più attivi di cdn.

- TYLER -, 17/02/2012 16.32:

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è lo stesso che ho messo io nel post principale. Lo hanno preso dal sito italiano dell'america'cup.

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Ah non sapevo, sono appena arrivato

Nuove foto by Repubblica Napoli

Dopo tanti anni, ancora mi meraviglio davanti alla bellezza del golfo...

anche io

comunque hanno realizzato quasi il primo baffo, viaggiano questi. Pensavo fosse la cosa più difficil, speriamo che mettono mano al resto nel modo veloce come questo.

Mi sembrano abbastanza veloci.
Eh... come minimo.

Pubblicato dal sito ufficiale della manifestazione il campo di regata delle World Series di aprile*. Le imbarcazioni partiranno da Mergellina e percorreranno lo specchio d'acqua antistante la Villa Comunale

Pubblicato il campo di regata delle World Series che arriveranno ad aprile a Napoli. Il sito ufficiale dell'America's Cup mostra la mappa dettagliata del percorso che i catamarani dovranno eseguire. Le boe saranno sistemate a pochi metri dal lungomare e i catamarani sfrecceranno vicinissimi alla costa, in alcuni casi ad appena cinquanta metri.

Le gare saranno visibili da più punti della città. Le imbarcazioni partiranno da Mergellina e percorreranno lo specchio d'acqua antistante il Castel dell'Ovo, fino all'altezza della Villa Comunale, dove il percorso si chiuderà.

"Già da una settimana, a Napoli sono iniziati i lavori di adattamento delle infrastrutture in vista del primo evento dell'America's Cup World Series - si legge sul sito ufficiale della società Acea - in programma nella città partenopea a partire dal 7 aprile. L'obiettivo principale è quello di allungare il molo frangiflutti davanti al centro città, in modo da permettere ai team di varare in sicurezza e in acque protette i loro AC45".

"La città si è lasciata ogni peso alle spalle - spiega Peter Ansell, direttore delle operazioni a terra dell'America's Cup Race Management - e si sta dando un gran da fare per portare a termine nei tempi previsti i lavori necessari. Il progetto più importante, relativo all'allungamento del molo frangiflutti, è appena partito. Si tratta di un grande progetto da portare a termine in un lasso di tempo limitato: è per questo che è incoraggiante vedere i lavori progredire di giorno in giorno".

*per vedere il percorso di gara,basta andare sul primo post dell'evento

LAVORI DI RECUPERO FERMI NONOSTANTE L'AMERICA'S CUP
Casina del Boschetto, l'Ordine dei giornalisti rinnova l'invito al Comune per il ritorno nella sua sede storica

NAPOLI - L'Ordine dei Giornalisti della Campania rinnova l'appello al Comune di Napoli per la riutilizzazione della Casina del Boschetto, la storica casa dei giornalisti "Per completare i lavori di ristrutturazione della palazzina si sarebbe potuta sfruttate l'occasione dei preliminari dell'Americàs Cup di vela, ma nel piano di restyling della Villa comunale sono previsti quest'anno interventi per la Casina Pompeiana e la Cassa Armonica. "Quale sede migliore della Casina del Boschetto - scrivono in una nota il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campa- mia, Ottavio Lucarelli (nella foto) e il consigliere, responsabile comunicazione Odg della Campania, Antonello Perino - per ospitare la stampa italiana e mondiale? Due anni fa il consiglio comunale approvò all'unanimità un documento di indirizzo in cui si afferma una destinazione d'uso culturale che coinvolga l'Ordine dei giornalisti della Campania. Noi siamo, oggi come allora, prontissimi a fare la nostra pente impegnandoci a utilizzare la struttura assieme al Comune come punto di riferimento culturale della città e della Campania". La splendida palazzina, realizzata nel 48 dagli architetti Cosenza e Canino, attualmente è abbandonata. "Con il Comune l'Ordine della Campania vuole proseguire un confronto per arrivare a un'intesa istituzionale - aggiungono - considerando anche altre opportunità in arrivo per la città, dal Forum delle culture alle regate veliche internazionali previste anche nel 2013", conclude la nota'

Cronache di Napoli


Augu', sai dirmi da quando giace abbandonata la casina del boschetto? è vero che fu Bassolino ad espropriarla all'ordine dei giornalisti? se sì come mai?

CRIME 80, 17/02/2012 23.25:

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anche io

comunque hanno realizzato quasi il primo baffo, viaggiano questi. Pensavo fosse la cosa più difficil, speriamo che mettono mano al resto nel modo veloce come questo.

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Penso che il baffo sarà molto ma molto ma molto più lungo di così!

il campo di regata.

CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE

napoli.repubblica.it/cronaca/2012/02/20/foto/coppa_america_arrivano_gli_scogli-302...

- TYLER -, 20/02/2012 19.56:

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napoli.repubblica.it/cronaca/2012/02/20/foto/coppa_america_arrivano_gli_scogli-302...

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Tu vuo fa' l'America's Cup
Addio a Mappatella beach

L'unica spiaggia di Napoli a rischio per i lavori
su via Caracciolo. Municipalità scettica

NAPOLI — Lo «stupro» di via Caracciolo (come lo definisce l'architetto Isabella Guarini) procede a ritmo serrato. Anche ieri le ruspe erano a lavoro per ammassare rocce, scavare e sbancare sabbia. Insomma, per creare quella che in molti hanno definito la scogliera a baffo, necessaria per accogliere degnamente le regate di Coppa America. Grazie al grande evento "mordi e fuggi", anche l'impresa che sembrava impossibile è riuscita: trasformare il lungomare più bello del mondo in un cantiere. Così, nonostante il tempo mite, almeno rispetto al freddo polare di queste settimane, ieri via Caracciolo appariva deserta. Niente turisti a passeggio né ragazzini in bici, nessuna traccia persino delle immancabili coppiette e degli imperterriti podisti.

A dire il vero di questi ultimi qualcuno ce n'era, costretto nel tratto dei lavori a correre direttamente sulla carreggiata. Presto però avremo l'America's Cup.

Val bene allora cambiare un po' il paesaggio, allungare un po' la scogliera e sopportare qualche disagio. Anche se poi, a ben vedere, non tutti sembrano così informati su cosa si stia facendo e perché, e quelli che invece hanno le idee ben chiare non sono esattamente entusiasti. Non lo è per nulla, come detto, Isabella Guarini (architetto e presidente del Comitato civico Posillipo). «Quello di via Caracciolo è uno stupro, si sta realizzando uno scempio — dice — . Hanno usato il ‘trucchetto' della provvisorietà delle opere per vandalizzare il territorio che, lo ricordo, è soggetto a serrati vincoli paesaggistici e monumentali. Non dimentichiamo che nel 2005 la soprintendenza regionale pose un vincolo anche alle opere provvisorie. Insomma, a via Caracciolo ci sono tutte le condizioni per non fare quello che invece si sta facendo. Una scogliera di tre metri è alta come un stanza, mi dica quale panorama resterà da vedere».

Si tratta però di opere provvisorie. «Sì, come la Città della Scienza che è nata come opera provvisoria, sempre per eludere i vincoli paesaggistici». Sempre secondo la Guarini c'è poi un altro rischio poco considerato, quello di perdere lo storico "Lido Mappatella". «Gli effetti di quello che si fa oggi — aggiunge — li vedremo tra 15 anni. Intanto mi chiedo, quando quella spiaggia sarà sparita, la povera gente dove andrà a prendere il sole e a fare un bagno in estate». Duro anche l'attacco al sindaco: «De Magistris ci ha traditi, è una delusione per noi. All'Ordine degli architetti ci aveva promesso che mai si sarebbe dato ai "grandi eventi", la legalità doveva essere la prima cosa». Meno infervorato, ma altrettanto perplesso sul futuro di via Caracciolo, è poi il presidente della Prima Municipalità, Fabio Chiosi, per il quale «Comune e Soprintendenza si sono presi in giro a vicenda. È bastato parlare di opere provvisorie perché la soprintendenza abbandonasse ogni resistenza. Mi chiedo se effettivamente la scogliera sarà ripristinata dopo le gare».

Altra questione molto cara a Chiosi è poi quella del traffico, che rischia di trasformarsi in un vero inferno. «La circolazione — spiega — sarà spostata sulla Riviera di Chiaia, un doppio senso che dovrà muoversi tra i cantieri della Linea 6 di piazza della Repubblica e piazza San Pasquale. Dal 20 marzo, cioè quando chiuderà il tratto di via Caracciolo, temo si finirà nel caos». Resta almeno la consapevolezza dei benefici economici legati al grande evento, no? «Un ritorno di immagine credo possa esserci — aggiunge Chiosi —, ma non illudiamoci, la Coppa America non farà da volano all'economia della città. Il contratto firmato con gli americani è blindato. Tutto ciò che sarà venduto nell'area (cibo, bibite, gadget e altro) sarà commercializzato direttamente da loro. Forse giusto i commercianti a ridosso della zona godranno di qualche briciola. Spero di essere smentito dai fatti, ma temo che non sarà così».

fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/20-febbraio-2012/tu-vuo-fa-america-s-cupaddio-mappatella-beach-19033611367...


Io credo che ad alcuni giornalisti andrebbe tolta la facoltà di poter scrivere. Posso essere d'accordo sulla confusione che, quasi sicuramente, si creerà alla Riviera di Chiaia per la circolazione ma per il resto no.

Io questo articolo non voglio neanche leggero,dal titolo si capisce tutto.

città della scienza nata come opera provvisoria? veramente?

- TYLER -, 21/02/2012 10.18:

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Io questo articolo non voglio neanche leggero,dal titolo si capisce tutto.

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Esattamente come che ho fatto io.
Magari sbaglio, ma già dal titolo...

Le battaglie contro i mulini a vento, proprio.

Skeltar, 21/02/2012 11.23:

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Le battaglie contro i mulini a vento, proprio.

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Con certa gente è così. Io spesso pubblico questi articoli per farvi (anzi, farci) rendere conto con chi ci troviamo a che fare.

bah, la gente trova il pretesto per essere citata sui gironaletti.

A rischio il lido mappatella e tra 15 anni ne vedremo le conseguenze. Una veggente questa, le scolgiere altre tre metri poi non le resta da vedere il panorama.

Hanno spiegato a questa che si tratta di una regata fatta con barche e non un'arrampicata sulle rocce artificiali...tre metri alta la scogliera, e che devono fare, le prove "crash" ai catamarani?

Domani vado anche io sul lungomare a lamentarmi, spero di acchiappare qualche giornalista, cosi mi lamento che per colpa della coppa america
i mezzi che lavorano alla rotonda, a calar de buio, sparano troppa luce sul lungomare totalmente buio.

Ma un grande sticà?
ma perché vi fossilizzate su quello che si scrive?