granpacco, 26/09/2019 18.41:
Ma chi ha parlato di ciò, ma la finite di accusare senza un minimo di ragione?
Il discorso è molto più ampio e se ne parlava pagine addietro
Secondo te noi che vogliamo la delocalizzazione vorremmo chiudere l'aeroporto domani mattina?
chiudete i manicomi, qui si parla di progettualità:
Investire in un aeroporto lontano dal centro cittadino che è iper-urbanizzato, permettere una crescita maggiore che invece da qui a pochi anni sarà bloccata, poter progettare secondo standard del terzo millennio, garantire maggiore crescita regionale anche in base alla crescita del lavoro, essere competitivi in Italia ed in Europa, poter liberare un'area enorme della città che potrebbe diventare un nuovo modello di crescita e sviluppo, in una città dove ormai gli spazi sono praticamente esauriti.
Chi fa politica seria pensa a queste cose, chi si accontenta dei bruscolini e non pensa al domani si tiene capodichino, qui si tratta di investire sul futuro, effettuare un piano serio e poi i fondi si potranno trovare, ma se non si parte a ragionare da ora fra 10 anni parleremo di come capodichino non basti più, avremo perso solo del tempo prezioso
Discussione vecchia, fatta anche su altri lidi in passato.
Ho sempre pensato che uno degli atavici problemi di Napoli sia l'eccesso di modestia, se non pessimismo dei suoi abitanti, i quali pensano sempre che la loro città non "meriti" mai nulla. Compreso le grandi opere.
Così la metropolitana diventa uno spreco di soldi, il centro direzionale una cattedrale nel deserto inutile, la stazione di Afragola un magna-magna, l'aeroporto di Grazzanise una fantasticheria da gente fuori di testa. E intanto Napoli è una delle poche aree metropolitane del mondo occidentale che ha un aeroporto in pieno centro, a 3 km in linea d'aria da un patrimonio Unesco. Manco a Ulan Bator.
E non è un discorso legato solo alle grandi opere e ai progetti eh? Lo si vede anche nel calcio, dove alla prima sconfitta un altro po' il Napoletano pensa la propria squadra sia da retrocessione, succede nei grandi eventi, quando altrove fanno a gara ad aggiudicarsi un evento, mentre a Napoli si spera di non vincere l'aggiudicazione perché ci sono sempre cose più serie a cui pensare, altre priorità.
Discorsi che invece non fanno (giustamente) i cittadini di altre metropoli, ben contenti della realizzazione di opere, aggiudicazione di grandi eventi, ecc.
Il Napoletano medio è così. Mai capito il perché.
[Modificato da Linea68 26/09/2019 21:19]