03/07/2012 08:02 |
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Ladri al Rione Terra
Devastato il cantiere
POZZUOLI - Raid nel cantiere del Rione Terra: ignoti, dopo aver spostato il raggio d’azione di alcune telecamere di videosorveglianza per non essere filmati, hanno divelto e portato via gli infissi dai palazzi già ristrutturati, hanno fatto razzia di serramenti e tentato anche di penetrare all’interno del nuovo Tempio-Duomo.
I vigilantes privati che da sei mesi sorvegliano il cantiere desolatamente vuoto hanno notato la notte scorsa strani movimenti e proprio il loro tempestivo intervento ha impedito che venissero trafugati altri oggetti di valore. Sull’episodio è stata aperta una inchiesta dalle forze dell'ordine, mentre la dirigenza del Consorzio Rione Terra ha avviato propri accertamenti interni per chiarire ogni aspetto di questo ennesimo sfregio a quello scrigno di arte e archeologia che è il Rione Terra.
Secondo una stima ufficiosa l’ammontare del furto messo a segno la notte scorsa ammonterebbe a poche migliaia di euro. Ma i raid notturni avvenuti nelle ultime 48 ore ripropongono il tema del totale stato di abbandono e di incuria in cui si trova la antica rocca di Pozzuoli. Finora si sono spesi oltre centodieci milioni di euro di fondi pubblici, ma l’oblio ha riavvolto il Rione che fu evacuato nel 1970 per colpa del bradisismo. Le folate di libeccio e di grecale piene della salsedine del mare di Pozzuoli hanno, invece, divorato in più punti l’intonaco e danneggiato le pareti degli edifici già ultimati ma mai assegnati. Né alla Curia, né al Comune, né alla Soprintendenza.
Palazzo Migliaresi, Palazzo Di Fraja-Frangipane, il Sedile dei Nobili: edifici storici che nelle loro viscere nascondono la storia urbanistica e sociale di Pozzuoli. Dalla fondazione greca alla colonizzazione romana, fino alla dominazione spagnola. Monumenti chiusi da anni che stanno andando in malora perché nessuno se ne prende cura. Mancano i fondi. Manca un accordo sulla gestione, malgrado nel novembre 2011 il consiglio comunale abbia espressamente e formalmente chiesto alla Regione di applicare il protocollo d’intesa interistituzionale che sancisce la proprietà comunale degli immobili già ultimati. Il Rione Terra resta la grande incompiuta di Pozzuoli.
Emblema di promesse perennemente disattese. Dal 31 dicembre i centotrenta operai del cantiere gestito dal Consorzio Rione Terra sono a casa. In cassa integrazione. Da allora in tre occasioni la Regione Campania, attraverso gli assessori Severino Nappi e Edoardo Cosenza, ha garantito lo sblocco degli otto milioni di euro per completare la canonica e il campanile. E il ritorno al lavoro di una buona parte delle maestranze. In una nota ufficiale del maggio scorso veniva indicato il termine di metà giugno per la ripresa dei lavori. Siamo a luglio e del riavvio dei lavori nemmeno l’ombra: i ladri sono arrivati prima.
Il Mattino |
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