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Potete notare che in una sala, dal cromatismo superbo, nei bordi che congiungono le pareti e le volte sono affrescati gli stemmi dei Carafa (con il leone nel cimiero) e dei Caracciolo (con l'elefante nel cimiero). Si tratta di un omaggio del committente ai Carafa (che discendono dai Caracciolo). L'incontro tra gli stemmi delle due famiglie (penso che si trattino delle famiglie che più hanno fatto la storia della Napoli Capitale) avviene anche nella facciata del Palazzo Caracciolo di Torella.

Ps: il De Dominici cita cicli decorativi di Corenzio, Del Pò e Rossi; per la decorazione a fresco di queste sale il mio pensiero corre sopratutto nei confronti del Rossi.
[Modificato da bluesboy94 16/02/2019 17:41]