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Estratto da pagina 35 di MATTINO NAPOLI del 20-01-2015 - Autore: Roano Luigi


Terme di Agnano aggiudicazione revocata = «Terme di Agnano, l`acquisto era un bluff»

A pag. 35

Luigi Roano Terme di Agnano senza pace: revocata l' aggiudicazione provvisoria per la gestione assegnata a un gruppo non napoletano. Nella sostanza, è bastato fare alcuni controlli per verificare che si è trattato di quello che dalle nostre partì si chiama «pacco». Nel quartier generale delle Terme si dice chiaramente che si è evitata una truffa.

Il presidente Marinella De Nigris racconta: «Non c'è corrispondenza tra i documenti presentati e la realtà: sia sotto il profilo della solidità finanziaria che quella del volume di affari. Abbiamo pertanto riaperto i termini della gara e chi è interessato può entro il 2 marzo presentare la sua proposta».

Informati in tempo reale l'azionista unico Comune e gli assessori di riferimento Salvatore Palma ed Enrico Panini, la De Negris ha provveduto a portare l'intera documentazione in Procura. Toccherà ora ai magistrati verificare come stanno le cose. E le Procure impegnante dovrebbero essere due. Il controllo - infatti - è stato incrociato e da Napoli ringraziano molto la Credem di Reggio Calabria - tra le banche che arebbero garantito la solidità di un'operazione che prevedeva un canone annuo da versare a Palazzo San Giacomo di 380mila euro e investimenti pari a 10 milioni in 10 anni, oltre al pagamento degli stipendi di ben 60 dipendenti - che ha messo per iscritto come le credenziali bancarie presentate dal gruppo certamente non erano della Credem. Che quei fogli erano carta straccia perché evidentemente falsificati. Certo è che sul sito delle Tenne di Agnano già ieri è stata riapertala gara e le motivazioni sono secche: «Vista la determina dell'Amministratore Unico delle Terme di Agnano Spa del 19 gennaio che revoca l'aggiudicazione provvisoria alla Terme service Sri, per i motivi contenuti nella predetta determina; si invita a presentare nuove offerte entro il 2 marzo» segue poi il capitolato della gara.

La De Nigris - dunque - ha portato gli atti in Procura ed è in attesa in queste ore di un' altra certificazione scritta da parte di un'altra importantissima banca di livello nazionale che telefonicamente ha già confermato che «mai e poi mai sono state rilasciate certificazioni». Insomma un giallo? Una banale truffa? Perché tanta presunta spregiudicatezza da parte del gruppo che ambiva a gestire per 10 anni almeno le Terme di Agnano? «Sono state evidenziate anomalie gravi - raccontano dalle Terme - tali da giustificare la decisione di revoca». A essere coinvolti in quella che sembra essere una messa in scena smascherata giusto in tempo, d sarebbero anche altri professionisti non napoletani, ai quali m maniera arbitraria e senza che ne sapessero niente è stata addirittura copiata la firma per dare corpo a documenti e garanzie che altrimenti non sarebbero mai state vistate. Tenne di Agnano senza pace perché appena la settimana scorsa, quasi un presagio, è scoppiata la grana stipendi per i dipendenti, appena risolta.

«Aspettiamo risposte serie e non i soliti rinvii. Ottanta famiglie sono sull' orlo di un baratro, senza aver ricevuto lo stipendio di dicembre e con un futuro sempre più incerto» la denuncia dei sindacati. Da ieri l'intero complesso passa nuovamente sotto l'egida di Palazzo San Giacomo che fino all'assegnazione della nuova gara di appalto dovrà provvedere alla manutenzione e agli stipendi dei lavoratori.