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Un articolo di oggi di Repubblica parla delle auto elettriche napoletane alla pari di altri sistemi di mobilità cittadina di altre città e capitali europee [SM=x2819343]

Città classiche, ma con mezzi alternativi: dal velocipede a tre ruote nella Dotta alle microcar elettriche a Napoli. Eppoi, Parigi, Amsterdam e...


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"Star seduti il meno possibile; non fidarsi dei pensieri che non sono nati all'aria aperta e in movimento". Lo diceva Nietzsche e lo confermano gli esperti: stare all'aperto è un valido aiuto per stare bene e vivere in armonia. Non solo nelle campagne, ma anche in città. In Italia e all'estero, la nuova tendenza è scoprire le città in maniera alternativa ed ecologica, senza inquinare e potendo raggiungere facilmente ogni angolo più nascosto. Dal risciò, ai pattini, passando per il sightjogging, nel segno della libertà e del divertimento.

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Napoli con le minicar elettriche
La città della bella Parthenope e del sommo Virgilio, chiassosa e ammaliatrice che sa esplodere in un cocktail di arte contemporanea e musica, conserva un'anima segreta. Per chi vuole carpire i segreti e le sfaccettature che la rendono ciò che è, c'è un modo nuovo, ecologico e rispettoso dell'ambiente. Ci si può spostare su un'auto elettrica, a stretto contatto con le piazze e le vie più caratteristiche con i panni stesi al sole, o con una meravigliosa vista sul Golfo.

Basta scegliere Bee, il primo servizio di car sharing privato d'Italia e trovare un Bee Point abilitato al rilascio di una Bee Card, una vettura elettrica (ce ne sono trentadue sparsi per Napoli, oltre quelli all'Aeroporto e alla stazione centrale dei treni e la mini car si può consegnare anche in punto diverso da quello di partenza). Sono utilissime perché permettono di infilarsi agevolmente tra il traffico, possono accedere alle corsie preferenziali e passare senza problemi in ZTL, oltre ad avere il parcheggio gratuito nelle zone predisposte. Inoltre, le mini auto (Twizy Renault) hanno un comodo alloggio per il proprio smartphone o navigatore. Con la formula 3 giorni, si paga la tariffa al minuto effettivo di guida, una convenienza perché per il tempo utilizzato per la visita in un museo, non si spende nulla. Ovviamente per chi preferisce averla a disposizione per più ore, paga un forfait di 36 euro. In questo modo si può godere della città in maniera "gustosa", quasi come la pizza, il babà o un buon caffè.

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[Modificato da Gjemon 25/03/2014 11:33]

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