00 25/04/2020 09:01
Re:
faberax94, 25/04/2020 00:40:

In linea generale, questa vicenda sta dimostrando l'importanza per qualsiasi città di avere una mobilità il più possibile sostenibile e condivisa, quindi bike e car sharing, monopattini e piste ciclabili ovunque. Infatti a livello nazionale si lavora su quello, ad esempio dando la possibilità di fare piste ciclabili transitorie: www.corriere.it/cronache/20_aprile_24/fase-2-de-micheli-incentivi-l-acquisto-bici-monopattini-bus-distanti-1-metro-9e031cec-85e8-11ea-9ac6-16666bda3d...


Mi sembra del tutto ovvio che estendere questi servizi significa sottrarre spazio alle auto, quindi è una cosa che si fa anche prevedendo nuove ztl e pedonalizzazioni, o comunque in generale ripensando le città. Come sempre, ma ribadiamo l'ovvio, ogni nuova scelta in fatto di mobilità (tanto per fare un altro esempio: la BRT Piazza Nazionale-Ospedale del mare) ha un impatto sul traffico anche potenzialmente nociva, quindi vanno valutati attentamente pro e contro dei singoli casi. A maggior ragione vista la situazione. Immagino che sia quello di cui parlasse DeMa, visto che la ha ripetuto anche in altre trasmissioni tv. Però naturalmente è più bello buttarla in caciara, come sempre.



Si tratta di una realtà nuova tutta da valutare e cui dare risposta.
Fino a che non sarà introdotto il vaccino (sperando che arrivi presto) dovremo convivere con tutta una serie di limitazioni.
Bus, tram, filobus, funicolari, treni dovranno viaggiare con un numero ridotto di persone a bordo.
Si porrà il problema del controllo delle persone.
Enorme tema è quello legato alle risorse per le aziende di trasporto. Si ridurrà la quota derivante dai titoli di viaggio e questa dovrà essere coperta giocoforza dallo Stato pena il fallimento.
Non sarà più ammessa l'evasione presente oggi. Anche il personale interno dovrà farsi carico del problema.
La mobilità alternativa potrà dare un contributo . Alcuni progetti saranno avviati con urgenza (vedi nuove piste ciclabili).
Il traffico privato in ogni caso aumenterà.
Napoli sconterà gli spazi limitati in città e la carenza di parcheggi (motivo per cui è stata sviluppata la cura del ferro). I più vecchi ricorderanno gli ingorghi infernali pre-metro.