00 04/03/2019 21:22
Villa Rotondo

Villa sorta nei decenni finali dell'Ottocento, dove vi era una Masseria degli Oratoriani. Nel 1866 lo Stato effettuò confische a tappeto ai danni del clero; ma la quantità dei beni "sequestrata" era talmente esorbitante da costringere a vendere all' asta molti di essi. E in questo contesto si inserisce la trasformazione di questa Masseria in villa signorile, ad opera della famiglia Rotondo (che a quanto pare la detiene ancora). La famiglia non distrusse la chiesetta dell'ex masseria, ma la trasformò in cappella gentilizia (facendola affrescare nel 1876 dal giovane morelliano Paolo Vetri, come riportano molteplici fonti). Nel volume del "Vomero e dell'Arenella" dell'Atlante di Italo Ferraro ci sono foto che dimostrano la sopravvivenza della cappella. La medesima famiglia accumulò in quegli anni una grande collezione di opere d'arte di artisti napoletani. Prima della seconda guerra mondiale, i fratelli Beniamino e Paolo la donarono al Museo della Certosa di San Martino; e questa loro donazione costituisce la "colonna portante" della sezione "Ottocento" del Museo. Nel dopoguerra, come troppe ville del Vomero, dell'Arenella e del Vesuviano, è stata quasi fagocitata dalla speculazione edilizia. Tuttavia, si è salvata (il giardino è quasi del tutto perduto; in generale è il rapporto tra questa costruzione e il contesto circostante ad essere totalmente cambiato).
[Modificato da bluesboy94 04/03/2019 21:24]