In parole povere ricapitoliamo:
Arrivano i soldi, si firma il patto per Napoli.
C'è il referendum ed il governo a causa della Campania e della città di Napoli perde quando soli 6 mesi prima considerava la vittoria una formalità.
Cade il governo e dopo 6 mesi il progetto di costruzione (scellerato per come era concepito) viene spostato come temporalità insieme ai suoi 305 milioni di euro. Solo spiccioli, ben 6 milioni di euro, rimangono per gli studi di fattibilità.
Facile fare gli annunci, prendere i voti (e perdere anche). Bel modo di fare politica. Ma è molto diverso da quello che per 20 anni ha fatto Silvio?
Non fare il tratto Museo-Carlo III significherebbe dire addio al decongestionamento reale di un bel pezzo di centro storico. Se considerate che anche la Sanità avrà un'uscita della stazione L1, la L10 avrebbe abbracciato un'area piena di attività ricettive. Solo centinaia gli avvocati ogni mattina al giudice di pace, o in corte d'appello. Per dirne una, per non parlare di tutti gli utenti che vanno all'orto botanico. Via Foria è sempre congestionata, a qualsiasi ora.
Lato mare, con il rifacimento di via Marina ed il ripristino di tram ed L6, gran parte del traffico potrebbe essere eliminato. La linea 7 servirà tutta la zona di montesantangelo dove ogni mattina c'è il delirio. La L1 aprendo a Tribunale, Aeroporto e Centro direzionale, assorbirà ancora migliaia di persone.
Sarebbe un paradosso assurdo che proprio la zona del centro rimarrebbe senza metro. Certo a quest'elenco bisognerebbe aggiungere anche Capodimonte, ma già Museo-Carlo III sembra un sogno!
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Amo Napoli nonostante le sue contraddizioni!