E' ormai conto alla rovescia a Pompei per l'arrivo del
nuovo direttore generale previsto dalla
legge Valore Cultura.
Il tempo utile fissato dalla legge scade
oggi, quando il ministro è atteso a Napoli per un convegno organizzato da Confindustria.
Ad horas però sembra riprendere piede l'idea che la realizzazione del Grande Progetto per Pompei possa essere affidata ad un nome 'interno' al ministero, forse anche allo storico dell'arte
Fabrizio Magani che come direttore regionale per l'Abruzzo si è misurato sui cantieri per la ricostruzione del patrimonio artistico dell'Aquila.
Il nome di Magani era circolato giorni fa, affiancato a quello dell'archeologa Adele Campanelli (
attuale soprintendente di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta) come vice (la Campanelli è data però in corsa anche per la nuova soprintendenza di Pompei). Ma tra i nomi che si fanno c'è anche quello dello stesso segretario generale del ministero, l'architetto
Antonia Pasqua Recchia, che avrebbe maturato i requisiti per la pensione e che conosce molto bene la 'macchina', così come
Gino Famiglietti, attuale direttore regionale per il Molise, che ha avuto un ruolo importante nell'estensione dei codice dei beni culturali.
L'incertezza rimarrà comunque fino all'ultimo. Alla ridda di nomi circolati nelle ultime settimane si è aggiunto intanto quello di Francesco Cirillo, vicecapo della polizia, originario di Torre Annunziata, ipotesi che però non trova conferma.
Quello che è certo è che su questa nomina, ritenuta fondamentale per lo sblocco dei cantieri finanziati con i 105 milioni della Ue, il braccio di ferro va avanti da settimane con una girandola di nomi, voci, ipotesi, smentite.
Tra i nomi usciti, quello di Giuseppe Scognamiglio, vicepresidente Public Affairs di Unicredit, che sarebbe stato proposto dal premier Letta ma che non avrebbe convinto il Collegio Romano e poi quello di Giuliano Volpe, archeologo di fama riconosciuta e professore universitario, leccese e candidato di Sel alle passate elezioni, sul quale non si sarebbe trovata la convergenza con Palazzo Chigi. Ma non solo: tra i citati ci sono anche Pierluigi Sacco, professore di economia della cultura alla Iulm , il soprintendente ai beni architettonici dell'Abruzzo Luca Maggi, il magistrato Raffaele Cantone, il prefetto Umberto Postiglione.
Bray ha promesso, anche su Twitter, di provvedere alla nomina entro il 9 dicembre. E c'è chi dice che alla fine, per mettere d'accordo chi è convinto che a Pompei debba andare un manager e chi invece crede che debba occuparsene un esperto di beni culturali, si opterà per un salomonico duo (dg e vice) con un esperto di cultura e uno di finanza.
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La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso