CityclassR4, 30/05/2019 10.09: Mi riferisco alle tue parole "su via del Serbatoio allo Scudillo non c'è molto né dal punto di vista urbanistico né ambientale": non ne sarei proprio sicuro, non tanto sul piano antropico (termine giusto), ma su quello ambientale. L'area a ridosso del vallone delle Fontanelle è ancora vergine, con appunto poco intervento. Sia sul lato di via del Serbatoio, che comunque per quanto sia una stradicciuola rimane interrotta proprio per l'installazione dello svincolo della tangenziale (l'ultimo aperto inoltre). Stessa cosa sul lato di salita dello Scudillo, dove non c'entra direttamente la tangenziale nella sua chiusura (a meno che l'instabilità non l'abbia causata lei, ma non abbiamo alcun dato per dirlo). Tuttavia l'idea preliminare del progetto, che dovrà ancora essere vagliato (se lo si vaglierà), sembra intaccare molto e la strada e la zona a ridosso, e non mi riferisco tanto al parco, ma ai suoi dintorni. Di certo, la situazione attuale non fa proprio pensare dove caspita potrebbero fare questa entrata: la strada si trova innanzitutto nel suo tratto aperto tra i palazzi del rione Sapio, in un contesto iperurbanizzato, e non sembra proprio agevole. Poi all'altezza di villa Domi e del parco del Poggio si restringe tantissimo (e si interrompe). Così rimane fino a poco più in alto della chiusura del lato Sanità, dove già riprende un po' di larghezza, che continua anche nel tratto inferiore aperto. A me intaccare il lato centrale, quello più stretto e non modificato, che al di là della boscaglia in più mantiene un alto tasso di natura sulle pendici, pare come se si si volesse lavorare sul vallone di San Rocco...