00 01/12/2016 16:51
Scampia, nasce la cittadella dello sport


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Come si fa dopo lo schiaffo olimpico, il no della Raggi alla candidatura di Roma 2024? Giovanni Malagò ricomincia da Scampia. Ecco, quindi, l'accordo con la ministra Giannini per lo sport nella scuola (fosse davvero la volta buona?). Ed ecco una cittadella dello sport che sarà realizzata a Scampia, il non facile popoloso quartiere di Napoli. E' quanto prevede un protocollo d'intesa firmato dai ministri della Difesa e dell'Interno, Roberta Pinotti e Angelino Alfano, il direttore dell'Agenzia del Demanio, Roberto Reggi e appunto il numero uno del Coni, Giovanni Malagò. L'accordo prevede la realizzazione di un impianto sportivo noto come 'Progetto Scampia - Impianto polivalente Boscariellò all'interno del compendio demaniale denominato 'Caserma Boscariellò nel comune di Napoli. Il progetto relativo allo sport riguarda un'area di circa 14mila mq adiacente alla caserma Boscariello di via Miano. Quanto al compendio da circa 76mila mq, diventerà il nuovo polo della Polizia di Stato, in cui saranno collocati uffici e reparti presenti in città. Le risorse per la realizzazione sono circa 3,5 milioni di euro, ricavati dal Fondo 'Sport e Periferiè stanziato dal Governo. "Oggi è un momento molto importante - ha esultato il presidente del Coni Malagò - questo è un ottimo esempio di come possiamo fare sinergia e andare d'accordo con le istituzioni". All'interno della cittadella dello sport è prevista la realizzazione di una palestra per le arti marziali, una sala pesi e fitness, una palestra polivalente, oltre a campi di calcio a 5 e aree verdi. "Quando lo Stato fa squadra allora fa gol, noi oggi abbiamo realizzato in un colpo solo un'operazione che fa risparmiare e dà più sicurezza, un luogo di sport e di educazione alla vita", ha specificato il ministro Alfano. Mentre la ministra Pinotti si è detta "felice di aver raggiunto questo risultato che aspettavamo da tanto tempo. In questa squadra dello Stato, da qualche anno la Difesa gioca all'attacco".

Procura Figc, un esercito agli ordini di Pecoraro
Il lavoro non manca alla procura federale della Figc, anche perché quest'anno Tavecchio ha voluto anche un procura interregionale affidata all'avvocato romano Balata che si occupa dei casi- la stragrande maggioranza- dei dilettanti. Ottima idea. Il capo della procura ovviamente è Giuseppe Pecoraro, ex superpoliziotto che si è buttato con entusiasmo nel mondo dello sport. Adesso l'esercito della Procura è composto da 340 collaboratori e 140 sostituti, anche perché ieri il consiglio federale della Figc ha fatto molte nuove nomine (240 collaboratori e 50 sostituti), rispescando anche qualcuno che era stato scartato nella prima ondata.

Il cardinal Ravasi: "Il Papa ribadisce la funzione educativa dello sport"
"La funzione educativa dello sport è uno dei temi costanti che il Papa ha voluto al centro del dibattito e continueremo a proporre, passando oltre la pura esecuzione dello sport e mostrandone una dimensione ulteriore". Queste le parole del cardinale Gianfranco Ravasi, presente questa mattina all'incontro "Sport, Gioia e Gloria. Uno spazio di confronto sui valori dello sport", organizzato dall'Università del Foro Italico. "Il Papa ha voluto sottolineare la funzione educativa e liberatrice dello sport - spiega il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura - Soprattutto per quanto riguarda i giovani, le generazioni che non trovano più ideali e certe volte individuano nello sport un linguaggio comune ma deformato: pensiamo al tifo violento, al razzismo, alla miticizzazione dei personaggi sportivi. Ecco, dobbiamo tornare a far sì che lo sport sia un momento di socialità, comunità e anche liberazione dai rischi che la società contemporanea comporta". In questo itinerario si inserisce l'evento odierno: "Abbiamo voluto intrecciare la parola sport - sottolinea Ravasi - a termini come gloria e gioia, ricordando però che tutte le volte che diventano semplicemente promozione esteriore e mitologia perdono la loro anima profonda. Al contrario, i concetti di gloria e gioia esprimono la libertà delle persone dedite al gioco non per interesse ma per esprimere tutte le proprie capacità, le potenzialità e la libertà creativa". Il professor Fabio Pigozzi, rettore dell'Università dello Sport, ha portato il suo saluto, poi sono interventi al convegno, particolormente vivace, monsignor Sanchez, Rossana Ciuffetti, Mario Pescante, Emanuele Isidori e l'atleta paralimpico Valerio Taras.