10 06/12/2020 20:40
Idea fantaprogettistica ciclabile/trasportistica su cui mi piacerebbe sentire le opinioni dei più esperti in materia ferroviaria: sarebbe possibile smantellare nientepopodimeno un pezzo della prima ferrovia italiana, ovvero almeno la linea storica costiera Napoli-Torre Ann-Castellammare? Se si, a quali condizioni?

Ho letto per la prima di una simile proposta nel progetto strategico per l'area Vesuviana di NaplEST et Pompei, che trovate qui: www.naplest.it/progetti/
Le ragioni per farlo sono almeno due, entrambe condivisibili:
- ovviamente perché gran parte della linea costiera rappresenta un grosso freno a qualsiasi ipotesi di valorizzazione e sviluppo turistico di tutta l'area costiera vesuviana;
- perché la linea ha un suo doppione nella circumvesuviana Napoli-Sorrento, che corre quasi parallela circa 1 km a monte e che, se opportunamente potenziata, potrebbe offrire un servizio realmente metropolitano almeno tra Napoli e Castellammare.

In termini turistici la riconversione della linea costiera in pista ciclopedonale sarebbe rivoluzionaria, perché farebbe da vero "detonatore" di tanti piccoli progetti di riqualificazione dell'area in ottica turistica. Ad esempio, partendo da Pietrarsa, con un percorso quasi interamente sul mare, si incontrerebbero nelle immediate vicinanze:
- Museo ferroviario nazionale;
- Passeggiata fronte mare, credo in corso di riqualificazione dal comune di Portici;
- Granatello / Villa d'Elboeuf
- Centro ricerche tartarughe marine dell'A.Dohrn;
- Villa Favorita, che potrebbe recuperare il suo molo;
- gli scavi archeologici di Villa Sora, a Torre del Greco;
- spiagge, altre ville vesuviane e quant'altro;
- il lungomare di Castellammare e la foce del Sarno, naturalmente da bonificare;
- a breve distanza si incontrerebbero siti importanti come la reggia di Portici, gli scavi di Ercolano, quelli di Pompei e di Oplontis;

La stazione di Torre Annunziata potrebbe avere un ruolo centrale. Infatti è già prevista la riconversione in ciclabile della ferrovia Cancello-Torre Ann., e sempre da lì potrebbe partire il breve percorso ciclabile per Pompei. Potrebbe essere riconvertito in ciclabile anche il tratto Castellammare-Gragnano. Se si considera che la pista ciclabile napoletana è arrivata alle porte di corso S.Giovanni (angolo via Pazzigno), basterebbe anche poco a collegare l'inizio della ciclabile (che io ho ipotizzato dopo Pietrarsa) con l'attuale ciclabile dell'asse costiero napoletano. In pratica in quest'ottica sarebbe possibile andare ipoteticamente da Bagnoli a Castellammare in bici, in gran parte vista mare/Vesuvio, o comunque da Napoli a Pompei in bici :D

Il messaggio turistico sarebbe potentissimo, senza contare che anche al di là di esso sarebbe un'ottima alternativa green agli spostamenti, turistici e non, nell'area vesuviana, creando una rete ciclabile invidiabile e di livello europeo.

Qui vengo al punto, visto che non so bene quali sarebbero i problemi e le eventuali soluzioni per salvaguardare la rete RFI, anche nel piano di NaplEST. La linea a monte del Vesuvio potrebbe assorbire tutto il traffico per Salerno? Sarebbe eventualmente possibile portare la ex-vesuviana a Salerno, sfruttando il nuovo HUB di Pompei? L'officina di Santa Maria la Bruna potrebbe essere chiusa?

Un sommo grazie anticipato a chi saprà darmi delucidazioni :smoke:
[Modificato da faberax94 06/12/2020 20:42]