Giamp.CdN, 01/06/2019 09.15:
Pienamente d'accordo tranne per i due punti sopra. Non credo che ad oggi Napoli abbia bisogno di una stazione terminale, ma solo di passaggio. La creazione di Napoli-Afragola (come sta succedendo in un pò tutte le città) va proprio nell'ottica di dotare la città di una Stazione importante di passaggio. Viste le difficoltà logistiche per arrivare a Napoli-Afragola dal centro città (anche con un eventuale linea 10 sarebbe abbastanza lontano), se davvero dovesse diventare la stazione central per la AV. Ho quindi immaginato uno spazio più vicino al centro dove poter costruire questa tipologia di stazione. L'alternativa meno fantasiosa, sarebbe far diventare la tratta urbana della Linea 2 il passaggio urbano dell'AV un pò come è per Firenze. Su questo punto ovviamente o un idea, ma sicuramente nel forum siete più aggiornati di me.
Nell'ipotesi disegnata, Garibaldi sarebbe solo interscambio per le linee metropolitane, un pò come Alexander Platz a Berlino.
Per i costi, infine, questa ipotesi la reputo alternativa a Napoli-Afragola (quindi oggi senza senso reale, solo fantasioso). Quindi sarebbero stati destinati i soldi che stanno servendo per Afragola, più quelli della linea 10, più quelli recuperati dalla lottizzazione e costruzione in parte degli spazi liberati dei binari. Ad esempio, Trenitalia costruisce la stazione e in cambio ha cubature da poter vendere.
Cioè, la nuova stazione da te ipotizzata sarebbe solo di passaggio e non terminale? Posso dirti che sarebbe controproducente e ti spiego perché.
Immagino che tu voglia realizzare un parco pubblico in modo da ottenere un'area a verde nel cuore di Napoli, in una zona ad oggi che per movimenti pendolari e non raccoglie molto traffico e produce molto inquinamento ambientale: ebbene, se sposti il termine su Afragola avrai due problemi. Il primo è che stimoli il consumo di suolo nei pressi della stazione di Afragola che, invece, attualmente è tenuto a bada proprio per il fatto che è una stazione passante e non terminale. Il secondo, è che stimoli o una gentrificazione di Napoli (specie se il consumo di suolo afragolese non avviene) o un degradamento socio-urbanistico della stessa, perché diventando meno raggiungibile sia per chi viene da lontano sia per chi viene da vicino (perché considera che facendo diventare Afragola stazione terminale, la sola Linea 10 diventa insufficiente, ci vorrà come minimo una diramazione della Circumvesuviana, possibilmente una linea proveniente da ovest parallela all'Asse mediano, ed una linea che nel partire da Somma Vesuviana si attraversa la parte sud di Pomigliano, il cuore di Casalnuovo, prende la stazione di Afragola AV e poi va verso nord-ovest ossia confine tra Cardito e Caivano e Crispano, confine tra Frattamaggiore e Frattaminore e S.Arpino, S.Antimo FS e centro, Lusciano, Trentola-Ducenta, estremo confine sud-occidentale di S.Marcellino, Casapesenna, Albanova FS, S.Cipriano, Casal di Principe, quindi o Villa Literno e Castel Volturno o Grazzanise Aeroporto e Cancello Ed Arnone) il centro di Napoli, se sposti gli interessi da quest'ultima otterrai una situazione cittadina pari a quella del 2008 (salvo che Napoli non trovi una qualche 'ricetta' socio-economica particolare -ma, avendole provate quasi tutte, ne dubito della riuscita): soprattutto quest'ultimo scenario configura una domanda di mobilità a cui oggi come oggi non interesserebbe a nessuno, perché Afragola non ha cittadelle giudiziarie, musei, università, ospedali, ecc. ecc. Sarebbe fare un investimento basato sul niente, anche perché Afragola a livello edilizio è già satura all'infuori dell'area agricola a sud della stazione AV.
Non fare il paragone con Firenze, perché Belfiore sarà una stazione totalmente slegata dal passante ferroviario urbano, nonché lì il sottosuolo non è ricco di presenze archeologiche come il nostro, non dico che a Firenze possono permettersi di fare tutti gli scavi del mondo ma certamente quello del passante sotterraneo dell'alta velocità è ben pensato e fattibile (nonché, Belfiore è sempre Firenze, non un Comune a sé -Afragola per Napoli è come Pontassieve per Firenze); nonché, ti assicuro che i fiorentini non rinuncerebbero mai a S.M.N. (come i milanesi non rinuncerebbero mai a Porta Garibaldi più che a Centrale, nonostante la maggior parte dei traffici li riceva Rogoredo), al più possono desiderarne l'interramento in trincea.
Altro paragone sbagliato è quello di Alexanderplatz a Berlino, che non è mai stata una stazione di testa, la sua configurazione assomiglia a quella di piazza Cavour o ancor più a Montesanto: inoltre, per motivi archeologici e per strutturazione del disegno urbano, non è proprio la stessa cosa, la nostra Linea 2 è una 'tangente' del centro storico, la Stadtbahn è invece una 'secante' della stessa nella tratta Jannowitzbrücke-Hauptbahnhof (quest'ultima, la Stazione Centrale, che s'è potuta permettere di trasformarsi in stazione passante proprio per le scarse difficoltà archeo-urbanistiche che offriva Berlino -oltre al significato politico dell'intervento, ossia la riunificazione tedesca).
In chiusura, appunto mi vien da chiedere: che senso ha fare questo passaggio di cubature di aree a verde se si sta tendendo a fare politiche con restituzione di suolo ancor più che a suolo zero? Se non c'è in atto un'enorme trasformazione dal punto di vista funzionalistico di Afragola (ma direi anche di Caivano, Acerra, Casalnuovo e forse addirittura Casoria), che senso ha un'operazione del genere? "Togli qua e metti là"?, e a pro di che?
[Modificato da Toti1994 15/06/2019 22:46]