Il Cielo di Napoli

SputtaNapoli

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    smerlo
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    00 07/09/2014 12:58
    Re:
    ForzaNapoli.80, 07/09/2014 12:31:

    per quanto mi riguarda,lo Sputtanapoli non è il giornale che non dice che Napoli è perfetta (ma poi,quale città lo è?sappiamo bene che Londtra,Parigi fino ad arrivare alle nostre Milano e Roma non lo sono affatto,anche se noi andandoci da turista vediamo la perfezione o quasi)e nemmeno il giornale che non nasconde certi problemi
    ma andiamo,episodi come quelli del Rione Traiano ce ne sono stati in giro per il Mondo,in Italia ma anche a Londra o negli Stati Uniti,ma non ho mai sentito dire: "prima che dalla Police è stato ucciso da New York.." o titoli del genere..

    qui nessuno vuole nascondere niente,ma personalmente non vorrei nemmeno che si dicessero le cose da lontano,dal di fuori di una città che non sarà mai uguale ad altre,nel bene e nel male...ma non si possono fare ,ogni volta che accade qualcosa, un' analisi che vada al di là dell'episodio,un analisi filosofica,antropologica ecc...

    perchè titoli o articoli del genere servono solo a farne avere un idea distorta alle persone che non sono mai venute qui..

    ma poi,chi ci ha vissuto,chi ci è stato e non parla solo per sentito dire,beh...senti Reina,Mertens,Revelliere,Jorginho e tante altre persone famose e non,forse parlano meglio di Napoli anche degli stessi napoletani...eppure ci hanno vissuto o vivono per poterne parlare bene

    detto questo,anche a me non importano più di tanto questi articoli,però fa rabbia che si dica Napoli muore e cosi via...

    ad es,quant,in Italia conoscono il Ceinge?eppure è un eccellenza italiana..ma potrei dirne 10mila....quindi in una città che muore non possono esserci tante eccellenze...




    Dai, Forzanapoli, sono discorsi triti e ritriti.
    Le eccellenze non significano molto, anche regioni e città disastrate possono conservare ambiti di eccellenza, ma questo non cambia la vivibilità e lo "stile di vita" della città.
    Paragonare Napoli a Londra, Parigi ma anche Milano è quasi blasfemo, e veramente, più giro, più mi chiedo come si possa veramente sostenere che "tutte le città hanno i loro problemi" in egual misura: per dire ciò o non si gira o si gira coi paraocchi.
    Non vuol dire nulla, poi, che tutte le città hanno i loro problemi, anche tutte le persone hanno i loro problemi, ma un conto è il tizio che, per dire, ha il vizio di masturbarsi due o tre volte al giorno, un conto è lo stupratore seriale che se vede una minigonna valvola; l'esempio è colorito, ma mi sia concesso, dato che "nessuno è perfetto" e "tutti hanno i loro problemi" è una formula decisamente vuota e retorica, dato che ci sono problemi e problemi e c'è un'immensa scala di grigi, tra il nero e il bianco.

    Ci sono dei riscontri oggettivi a cui fare riferimento. Nell'Europa occidentale, territorio con cui ci dobbiamo raffrontare, data la nostra storia, collocazione geografica ed economia, fenomeni come la camorra, ossia, interi quartieri sotto il controllo della malavita, ce ne sono pochissimi, e in buona parte sono concertati qui in Italia. Il racket non è una cosa diffusa ovunque, non scherziamo.
    E' incontrovertibile, parlando di cose un po' meno gravi, ma comunque sintomatiche del degrado socio-culturale che attanaglia Napoli, che tre persone in motorino, gente senza casco, gente senza assicurazione ecc. altrove semplicemente non le vedi. Se poi ci dobbiamo paragonare ad una realtà sudamericana o orientale, beh, siamo messi più che bene, ma siete voi che, a quel punto, mortificate Napoli, implicitamente annoverandola nella schiera delle città meno civilizzate e meno evolute.

    Reina, Reveillere e questi altri esempi, concedimi, "terra terra", fanno poco, perché ci mancherebbe che un calciatore milionario non rimane affascinato dallo stile di vita "meridionale", buona cucina, bel clima, panorama, yacht per farsi i giri nelle isole e quant'altro. Ma fatti il calcolo di quanti calciatori hanno acquistato casa a Napoli, di quanti hanno, per dire, avviato un'attività di ristorazione, una catena di negozi ecc.; poi vai a vederti, sempre tra i calciatori, quanti tra quelli che vanno a Milano, Londra o Parigi, la casa invece se la comprano o l'azienda se la aprono.

    Quanto all'episodio di Rione Traiano, è un caso come ce ne sono stati diversi nelle varie metropoli del mondo, avvenimenti da periferia degradata, con ragazzi vittime dell'ambiente in cui sono cresciuti e dell'estemporanea cattiveria delle forze dell'ordine; ci sono stati casi così a Londra, a Parigi, a Los Angeles, ovunque, insomma.
    Certo è che focalizzare anche la questione sullo spaccato sociale che emerge dietro la morte di questo ragazzo non è un accanimento mediatico, dato che qualunque napoletano si può rendere conto di quante famiglie, qui, crescono i figli come i Davide Bifolco di turno, e di quanti ragazzini che si fanno giri su scooter non assicurati alle 2 o 3 di notte, con compagnie pessime e con la premessa del "se vedi le guardie scappa", sono a Napoli giustificati con la mentalità del "vabbè, sono guaglioni, hann parià". E questa è una distorsione, nelle sue dimensioni, tipica della nostra città e del sud, non certo di Milano e Torino.
    [Modificato da smerlo 07/09/2014 12:58]
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    ForzaNapoli.80
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    00 07/09/2014 13:03
    vabbè,devo dire che dopo la frase sulle eccellenze,(il mio voleva essere solo un esempio)ho capito subito che non mi ero spiegato bene o non mi ero fatto capire abbastanza...

    così come il fatto dei problemi delle altre città,secondo cui avrei paragonato le stesse a Napoli...beh,non fa niente,volevo solo dire la mia...
    non devo spiegare altro...

    P.s.solo una cosa,può essere blasfemo paragonare quelle città a Napoli,ma mi auguro non perchè ci vai qualche giorno o anche una settimana..perchè se lo hai capito andandoci slo per qualche giorno,beh allora...
    [Modificato da ForzaNapoli.80 07/09/2014 13:05]
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    Augusto1
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    00 07/09/2014 13:07
    Re:
    smerlo, 06/09/2014 15:03:

    Ragazzi, io di queste chiacchiere non ne posso più.
    Faccio solo un'osservazione: secondo voi chi è più severo, nel parlare di Napoli, dei suoi problemi, delle sue storture, delle sue anomalie: uno straniero, uno "del nord" o un napoletano (prendiamo, però, a campione un uomo onesto, discretamente istruito e che proviene da un contesto sano) che parla con un altro napoletano?



    Che c'entra? Non bisogna essere severi, bisogna essere obiettivi.


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    smerlo
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    00 07/09/2014 13:22
    Re: Re:
    Augusto1, 07/09/2014 13:07:



    Che c'entra? Non bisogna essere severi, bisogna essere obiettivi.





    Era per dire che i napoletani hanno questo istinto naturale, per il quale, tra di loro, fanno Napoli una pezza, ma se si avvicina qualcuno che abita a 200 km di distanza a dire qualcosa di negativo su Napoli e sui napoletani, scatta l'autodifesa, a tratti grottesca, del "succede ovunque".
    Dire che Napoli ha semplicemente i "problemi della grande città", e che anche a Londra, Parigi o Barcellona puoi trovare, bene o male, le stesse dinamiche, è tanto inobiettivo quanto dire che Napoli è come Beirut e Bagdad. Dire, come l'articolo riportato, che Napoli è una città "i cui abitanti, anche quelli che non sono criminali, tengono abitualmente comportamenti che in altre parti d'Italia non sono tollerati" non significa essere severi, credo di aver accumulato già un'esperienza sufficiente per ritenere che ci si muova nell'ambito dell'obiettività, nel fare quell'affermazione.
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    smerlo
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    00 07/09/2014 13:24
    Re:
    ForzaNapoli.80, 07/09/2014 13:03:

    vabbè,devo dire che dopo la frase sulle eccellenze,(il mio voleva essere solo un esempio)ho capito subito che non mi ero spiegato bene o non mi ero fatto capire abbastanza...

    così come il fatto dei problemi delle altre città,secondo cui avrei paragonato le stesse a Napoli...beh,non fa niente,volevo solo dire la mia...
    non devo spiegare altro...

    P.s.solo una cosa,può essere blasfemo paragonare quelle città a Napoli,ma mi auguro non perchè ci vai qualche giorno o anche una settimana..perchè se lo hai capito andandoci slo per qualche giorno,beh allora...



    Scusami, Forzanapoli, ma il turista che viene una settimana a Napoli, ovviamente, non ne conosce i problemi a fondo, come non conosco io a fondo i problemi di Londra o Parigi.
    Ma non mi dire che, in una settimana, non ti fai chiaramente un'idea di quanto un posto sia, o meno, "particolare"...

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    ForzaNapoli.80
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    00 07/09/2014 13:36
    diciamo che la mia esperienza,tra letture sui siti di recensioni, accompagnamento di forestieri in giro per la città,(per tutta la città)e persone che hanno avuto a che fare con la città per più di qualche giorno,beh,questa esperienza mi dice che la maggior parte dei turisti non si è mai sentita in pericolo,ha conosciuto persone accoglienti e disponibili,,anche soddisfatta dei trasporti(pensa te) e ovviamente,estremamente contenta della città e delle sue bellezze...
    magari quello che viene per un giorno,al massimo 2,potrebbe rimanere un pò sconvolto perchè magari è stato solo vicino alla stazione,ma chi ci sta per un pò più di tempo...inizia a capirne l'essenza e la grandiosità

    ovviamente,come noi quando andiamo all'estero,anche i turisti della nostra città non avranno visto (magari solo una parte)i nostri(maggiori,sia chiaro)problemi...

    poi ci sono casi come Reina,che per averci vissuto fa riferimento alla famosa frase del forestiere che piange 2 volte
    poi c'è Revelliere che a quanto pare si sta facendo un certificato di Residenza a Napoli
    Mertens non ne parliamo...

    tu mi dirai,si ma poi se ne vanno,non aprono aziende,certo,quello che volevo dire non era questo,ma solo che forse la città va conosciuta più a fondo,enon fermarsi alle apparenze,perchè questa è una città che va vissuta senza pregiudizi,senza leggere i giornali che magari scrivono "Bevi napoli e poi muori",Napoli perduta ecc...
    ecco,questi giocatori,che pure hanno vissuto in città che nell'immaginario collettivo sono perfette,o quasi..beh,magari non si sono affezionate come hanno fatto con napoli...

    poi,lo so,magari un giocatore del Milan ha aperto il ristorante a Milano,ma è sempre business,mentre questi giudizi che ho detto,forse hanno un valore particolare...
    [Modificato da ForzaNapoli.80 07/09/2014 13:42]
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    smerlo
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    00 07/09/2014 13:53
    Re:
    ForzaNapoli.80, 07/09/2014 13:36:

    diciamo che la mia esperienza,tra letture sui siti di recensioni, accompagnamento di forestieri in giro per la città,(per tutta la città)e persone che hanno avuto a che fare con la città per più di qualche giorno,beh,questa esperienza mi dice che la maggior parte dei turisti non si è mai sentita in pericolo,ha conosciuto persone accoglienti e disponibili,,anche soddisfatta dei trasporti(pensa te) e ovviamente,estremamente contenta della città e delle sue bellezze...
    magari quello che viene per un giorno,al massimo 2,potrebbe rimanere un pò sconvolto perchè magari è stato solo vicino alla stazione,ma chi ci sta per un pò più di tempo...inizia a capirne l'essenza e la grandiosità

    ovviamente,come noi quando andiamo all'estero,anche i turisti della nostra città non avranno visto (magari solo una parte)i nostri(maggiori,sia chiaro)problemi...

    poi ci sono casi come Reina,che per averci vissuto fa riferimento alla famosa frase del forestiere che piange 2 volte
    poi c'è Revelliere che a quanto pare si sta facendo un certificato di Residenza a Napoli
    Mertens non ne parliamo...

    tu mi dirai,si ma poi se ne vanno,non aprono aziende,certo,quello che volevo dire non era questo,ma solo che forse la città va conosciuta più a fondo,enon fermarsi alle apparenze,perchè questa è una città che va vissuta senza pregiudizi,senza leggere i giornali che magari scrivono "Bevi napoli e poi muori",Napoli perduta ecc...
    ecco,questi giocatori,che pure hanno vissuto in città che nell'immaginario collettivo sono perfette,o quasi..beh,magari non si sono affezionate come hanno fatto con napoli...

    poi,lo so,magari un giocatore del Milan ha aperto il ristorante a Milano,ma è sempre business,mentre questi giudizi che ho detto,forse hanno un valore particolare...




    Partiamo proprio da presupposti diversi, quell'è.
    Io posso trovare magnifica, accogliente, calda, magnetica anche Rio de Janeiro, Tunisi, Istanbul o Pechino; questo non vuol dire che, a mente mia, ciò mi impedisca di crearmi una scala di "vivibilità" e collocare ogni città visitata su un certo livello, a fronte di indici oggettivi e comunque ben evidenti anche al primo o secondo giorno che passi in città.
    Pur riconoscendo tutti i difetti di Napoli, continuo a ritenere che, turisticamente, sia un posto estremamente più affascinante di molte città del nord-Europa, o anche di Milano, Torino ed altre realtà italiane più prospere; ma questo non incide sulla vivibilità di ogni giorno, o incide in misura non determinante: riconoscere che Napoli è più incivile, caotica, disorganizzata, insicura, corrotta e sporca di tante altre città più anonime o insignificanti non significa, comunque, "sputtanare" Napoli, attaccarla, avere pregiudizi.

    Per me, il paradosso napoletano sta tutto nel cittadino che si lamenta perché Napoli è abbandonata, dimenticata, trascurata ecc., poi quando arriva l'attenzione mediatica, inizia a dire che la città è infangata, che si esagera, che qui è come è altrove, in fondo.

    Cerchiamo di capire che problemi ha Napoli, cerchiamo di capire cosa serve per risolverli e focalizziamoci su questo.
    Per me, Napoli è rovinata da tanti aspetti che sono risolvibili solo intervenendo con decisione, riservando alla città un'attenzione degna della terza città più grande in Italia; per raggiungere questo obiettivo, è molto più utile una stampa pressante, di denuncia, di indignazione ecc. piuttosto che una stampa negazionista, bonaria e retoricamente ottimista.
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    ForzaNapoli.80
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    00 07/09/2014 14:11
    ma intendiamoci,io sono il primo a pensare che l'80% dei problemi napoletani sono colpa dei suoi cittadini..su questo non ci piove
    però,che la stampa non sia proprio carina nei nostri confronti,dai,è risaputo,e non perchè lo dico io o il classico cittadino che si lamenta di tutto ma magari non fa niente..anche al di là dei problemi che affliggono la città

    poi,i presupposti erano quelli del dover giudicare una città da turista,visto che mi dicevi che città come Londra,Parigi e Milano era blasfemo paragonarle a Napoli
    ed io ti facevo notare,che lo sarà pure,ma non perchè ci vado da turista,che già per questo,uno che fa una vacanza è molto9 più rilassato di quello che vive in una città...

    tu a Londra o a Parigi non ti fai il problama del traffico,eppure sono tra le città più trafficate d'Europa,molto più di Napoli,nonostante le loro metro e reti di trasporti pubblici...io questo solo dico,poi è chiaro che noi avremo altri,pure più grossi,problemi...

    comunque io ho capito cosa dici e sono pienamente d'accordo,ma spero che anche tu abbia capito cosa volevo dire...

    [Modificato da ForzaNapoli.80 07/09/2014 14:16]
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    00 07/09/2014 14:16
    Re: Re:
    smerlo, 07/09/2014 12:58:




    Dai, Forzanapoli, sono discorsi triti e ritriti.
    Le eccellenze non significano molto, anche regioni e città disastrate possono conservare ambiti di eccellenza, ma questo non cambia la vivibilità e lo "stile di vita" della città.
    Paragonare Napoli a Londra, Parigi ma anche Milano è quasi blasfemo, e veramente, più giro, più mi chiedo come si possa veramente sostenere che "tutte le città hanno i loro problemi" in egual misura: per dire ciò o non si gira o si gira coi paraocchi.
    Non vuol dire nulla, poi, che tutte le città hanno i loro problemi, anche tutte le persone hanno i loro problemi, ma un conto è il tizio che, per dire, ha il vizio di masturbarsi due o tre volte al giorno, un conto è lo stupratore seriale che se vede una minigonna valvola; l'esempio è colorito, ma mi sia concesso, dato che "nessuno è perfetto" e "tutti hanno i loro problemi" è una formula decisamente vuota e retorica, dato che ci sono problemi e problemi e c'è un'immensa scala di grigi, tra il nero e il bianco.

    Ci sono dei riscontri oggettivi a cui fare riferimento. Nell'Europa occidentale, territorio con cui ci dobbiamo raffrontare, data la nostra storia, collocazione geografica ed economia, fenomeni come la camorra, ossia, interi quartieri sotto il controllo della malavita, ce ne sono pochissimi, e in buona parte sono concertati qui in Italia. Il racket non è una cosa diffusa ovunque, non scherziamo.
    E' incontrovertibile, parlando di cose un po' meno gravi, ma comunque sintomatiche del degrado socio-culturale che attanaglia Napoli, che tre persone in motorino, gente senza casco, gente senza assicurazione ecc. altrove semplicemente non le vedi. Se poi ci dobbiamo paragonare ad una realtà sudamericana o orientale, beh, siamo messi più che bene, ma siete voi che, a quel punto, mortificate Napoli, implicitamente annoverandola nella schiera delle città meno civilizzate e meno evolute.

    Reina, Reveillere e questi altri esempi, concedimi, "terra terra", fanno poco, perché ci mancherebbe che un calciatore milionario non rimane affascinato dallo stile di vita "meridionale", buona cucina, bel clima, panorama, yacht per farsi i giri nelle isole e quant'altro. Ma fatti il calcolo di quanti calciatori hanno acquistato casa a Napoli, di quanti hanno, per dire, avviato un'attività di ristorazione, una catena di negozi ecc.; poi vai a vederti, sempre tra i calciatori, quanti tra quelli che vanno a Milano, Londra o Parigi, la casa invece se la comprano o l'azienda se la aprono.

    Quanto all'episodio di Rione Traiano, è un caso come ce ne sono stati diversi nelle varie metropoli del mondo, avvenimenti da periferia degradata, con ragazzi vittime dell'ambiente in cui sono cresciuti e dell'estemporanea cattiveria delle forze dell'ordine; ci sono stati casi così a Londra, a Parigi, a Los Angeles, ovunque, insomma.
    Certo è che focalizzare anche la questione sullo spaccato sociale che emerge dietro la morte di questo ragazzo non è un accanimento mediatico, dato che qualunque napoletano si può rendere conto di quante famiglie, qui, crescono i figli come i Davide Bifolco di turno, e di quanti ragazzini che si fanno giri su scooter non assicurati alle 2 o 3 di notte, con compagnie pessime e con la premessa del "se vedi le guardie scappa", sono a Napoli giustificati con la mentalità del "vabbè, sono guaglioni, hann parià". E questa è una distorsione, nelle sue dimensioni, tipica della nostra città e del sud, non certo di Milano e Torino.




    bravissimo. quoto tutto.

  • Giap1
    00 07/09/2014 16:58
    Avendo vissuto anche all'estero confermo che le problematiche riguardanti la microcriminalita sono le medesime in quasi tutte le metropoli.napoli difetta invece nel decoro urbano e nei pubblici servizi.poi vorrei sfatare il mito della nomea di napoli all'estero.falso.gli stranieri sanno poco e niente perche sulle tv e giornali esteri si parla dell'italia solo collegata al papa o al bunga bunga di berlusconi.quando parlano di mafia o camorra lo utilizzano soprattuto per descriverci come italiani in generale
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    Augusto1
    Post: 16.258
    Registrato il: 14/02/2012
    00 07/09/2014 20:35
    Re: Re:
    smerlo, 07/09/2014 13:53:



    Per me, il paradosso napoletano sta tutto nel cittadino che si lamenta perché Napoli è abbandonata, dimenticata, trascurata ecc., poi quando arriva l'attenzione mediatica, inizia a dire che la città è infangata, che si esagera, che qui è come è altrove, in fondo.





    Forse perchè quando arriva l'attenzione mediatica lo si fa per tener fede al titolo di questo thread, e non per dire le cose come stanno.
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    paolo.pfdl1984
    Post: 1.771
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    00 07/09/2014 23:07
    Re:
    Giap1, 07/09/2014 16:58:

    Avendo vissuto anche all'estero confermo che le problematiche riguardanti la microcriminalita sono le medesime in quasi tutte le metropoli.napoli difetta invece nel decoro urbano e nei pubblici servizi.poi vorrei sfatare il mito della nomea di napoli all'estero.falso.gli stranieri sanno poco e niente perche sulle tv e giornali esteri si parla dell'italia solo collegata al papa o al bunga bunga di berlusconi.quando parlano di mafia o camorra lo utilizzano soprattuto per descriverci come italiani in generale




    Giusto e quoto.

    Aggiungo che questo forum mi ha attirato in origine proprio per l'obiettività e il realismo che lo contraddistingueva rispetto alle tante chiacchiere da bar.

    Sinceramente noto con profondo disappunto che anche qui siamo arrivati a livelli di discussione molto superficiale.

    Al cospetto di una disgrazia, che sarebbe potuta accadere ovunque, si criminalizza una città.
    BRAVI! BRAVISSIMI! Fanno bene quelli di Libero ed altri pennivendoli, di che vi lamentate? Siete i primi disfattisti, chiacchieroni, non vi riconosco, non eravate così.
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    paolo.pfdl1984
    Post: 1.771
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    00 07/09/2014 23:17

    Il problema delle periferie è un problema comune ovunque, abbiamo avuto rivolte per gli stessi motivi proprio pochi giorni fa in Louisiana o qualche anno fa nelle banlieue di Parigi! PER LO STESSO IDENTICO MOTIVO!

    Quartieri di violenza abbandonati a loro stessi, dove la polizia agisce come in luoghi di guerra, certo li la ghettizzazione è legata al razzismo ma che differenza c'è tra razzismo ed emarginazione sociale?

    Il Rione Traiano sarebbe stato diverso se non ci fosse stata la camorra? Senza mafie varie non avremmo quartieri ghetto? La camorra non è l'orgine dei problemi ma la conseguenza degli stessi.

    E se non è scoppiata una rivolta simile anche da noi è proprio per la presenza della criminalità che controlla il territorio.

    Il Rione Traiano fu costruito per dare una casa agli abitanti delle baraccopoli napoletane, creando un grande quartiere dormitorio con l'idea che la casa da sola sarebbe stata una condizione sufficente per inserire socialmente classi che vivevano ai margini.
    La realtà che sono passate da un ghetto all'altro e lì sono rimaste, di conseguenza la malavita ha avuto vita facile.

    Il problema delle periferie è un problema presente ovunque soprattutto nelle città che hanno composizioni sociali molto eterogenee, prive di uno stato sociale efficace che generano ciò.
    Accade in Europa, fatevi un giro a Londra e ne riparliamo! e in America.

    Poi tutto quello che dite su Napoli può anche essere giusto ma sono analisi che con la questione non hanno rilevanza.
    [Modificato da paolo.pfdl1984 07/09/2014 23:18]
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    CityN
    Post: 9.331
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    00 07/09/2014 23:38
    Il rione Traiano non è stato progettato semplicemente per farne un quartiere dormitorio, purtroppo sappiamo bene che nella maggior parte dei casi i progetti vengono realizzati "monchi". Il problema è proprio quello comunque: le attività produttive. Sono quelle che permettono di vivere almeno in maniera onesta. Da questo deficit è troppo facile che derivino criminalità, delinquenza, ma anche e più semplicemente l'assenza di una basilare educazione e dunque un certo senso di "famiglia" (mi ricollego al fattaccio citando il giudice Bobbio del cui recente intervento - molto discusso - posso affermare con certezza che ha ragione quando dice che a 17 anni n quei posti sei un uomo formato, aggiungo io "formato dalla strada" oltre che "male").
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    paolo.pfdl1984
    Post: 1.771
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    00 07/09/2014 23:49
    E' proprio questo il punto, la povertà genera certe storture e Napoli è una città povera.
    E' inutile stare li a fare paragoni con la Svizzera o con realtà dove hanno pil pro-capite tre volte il nostro.

    E anche in quei casi, la cattiva distribuzione delle ricchezze generano emarginazione sociale e l'emarginazione sociale esiste ovunque purtroppo.
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    Augusto1
    Post: 16.258
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    00 08/09/2014 01:52
    Re: Re:
    smerlo, 07/09/2014 12:58:


    Ma fatti il calcolo di quanti calciatori hanno acquistato casa a Napoli, di quanti hanno, per dire, avviato un'attività di ristorazione, una catena di negozi ecc.; poi vai a vederti, sempre tra i calciatori, quanti tra quelli che vanno a Milano, Londra o Parigi, la casa invece se la comprano o l'azienda se la aprono.




    Ma immagino che stia riferendo ai calciatori attuali, perchè dagli anni '50 in avanti quelli che sono rimasti a Napoli o hanno iniziato attività qui o hanno comprato casa qui ci sono, eh.



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    CityN
    Post: 9.331
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    00 08/09/2014 18:04
    www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/07/napoli-lomicidio-di-davide-bifolco-e-quei-cori-che-non-si-possono-ignorare/...

    Articolo che condivido in toto, sottolineo poi questo passo.

    Se a sparare è un carabiniere la lingua si scioglie. L’omertà? Spazzata via. Ci sono i testimoni, c’è chi denuncia, chi collabora, chi si fa intervistare e fornisce addirittura il proprio nome e cognome mettendoci la faccia. Se, invece, nelle stesse strade i killer lasciano sul selciato un cadavere crivellato di colpi stranamente nessuno vede niente, nessuno conosce nessuno, tutti abitanti di Marte. Anzi provate a chiedere a chi vive al rione Traiano chi sono le famiglie Puccinelli e Perrella. Restano tutti muti, in silenzio. Non è un grande scoop. Sono i clan storici che insieme a vari satelliti gestiscono, da sempre, una della più grande centrale di spaccio di droga di Napoli e forse d’Europa, altro che Scampia e Caivano.

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    smerlo
    Post: 1.113
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    00 08/09/2014 18:42
    Mah, io capisco pure la ragione di questa osservazione ("ora ci sono 1000 testimoni, quando spara la camorra non ce n'è uno"), ma la stanno ripetendo da due giorni in modo patetico, sia napoletani "intransigenti" che italiani del resto d'Italia.
    Scusate, ma che c'è di anomalo nel fatto che la gente sia molto più restia a testimoniare contro dei camorristi anziché contro un carabiniere che ha sparato un ragazzo?
    Credo che tutti noi, indistintamente, avremmo moooolte titubanze nell'andare dritti dritti a testimoniare contro un camorrista, la cui famiglia magari ci abita a 100 metri di distanza, i cui affiliati scorazzano giorno e notte intorno al mio palazzo e sanno a memoria che faccia ho.
    Ma è proprio una considerazione lapalissiana, eh.
    Altra osservazione è che difficilmente, quando sparano killer della camorra, rimangono mezz'ora sul posto ad aspettare l'ambulanza e l'arrivo di altre volanti. I testimoni, in effetti, ci sono stati perché dopo l'inseguimento e lo sparo si è creato un folto gruppo di persone che ha avuto modo di vedere, effettivamente, cosa è accaduto dallo sparo in poi.
  • Giap1
    00 08/09/2014 19:01
    Che poi parecchi omicidi di camorra si risolvono grazie a testimonianze
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    luca.pagano
    Post: 6.124
    Registrato il: 14/02/2012
    00 08/09/2014 20:10
    Io mi chiedo, lasciando stare le testimonianze, che posso capire non voler fare, perchè si manifesta così vementemente contro lo stato e si sorvola quando ad uccidere o a commettere illeciti è la camorra. Io faccio parte dei napoletani intransigenti e spero nel pugno duro, e questo per hè amo napoli e voglio salvarla
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