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Napoli e 36 casali

un vecchio detto :"cammina Napoli e i trentasei casali" indica una persona che va sempre in giro

Qualcuno asserisce che i casali erano trentasette e tutti nati nel 1266, quando l'esercito francese, comandato da Carlo d'Angiò, sconfitti gli Svevi, ebbe via libera per Napoli .

Napoli accolse trionfalmente il nuovo re che volle fare generose concessioni a coloro che lo avevano aiutato nella conquista del regno.

Le concessioni furono elencate nel "liber donationum"

Carlo II concedette a 36 villaggi intorno a Napoli le stesse esenzioni fiscali di cui godeva la città (anche se di molti casali si fa menzione anche in documenti precedenti Federico II).

Per capire quanto fosse lunga la passeggiata di cui al detto "cammina' Napoli e i 36 casali":
Torre Annunziata, Resina, Portici, San Sebastiano, San Giorgio a Cremano, Ponticelli, Barra, San Giovanni a Teduccio
Nordest) Afragola, Casalnuovo, Casoria, San Pietro a Patierno, Frattamaggiore, Arzano, Casavatore, Grumo, Casandrino, Melito.
Nordovest) Marano, Mugnano, Panecuocolo, Secondigliano, Chiaiano, Calvizzano, Pollica, Piscinola, Marianella, Miano.
Ovest) Antignano, Arenella, Vomero, Torricchio, Pianura, Santo Strato, Ancarano, Posillipo. Se contiamo bene, sono 37, anche se il Summonte, per altro, specifica che Torre del Greco è un castello, sebbene abitato, per cui torneremmo a 36.

Elenchi compilati da autori precedenti al Summonte danno un numero maggiore di casali, comprendendo ad esempio:
Salice, Capodichino, Capodimonte, Soccavo, Fuorigrotta, Pazzigno, Serino ed altri ancora (Mazzella, 1601).

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La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso