00 23/12/2014 02:28
Sono capitato per caso su questo post ed ho visto alcuni post della mia pagina, Storie di Napoli.

Voglio ringraziarvi per aiutarci nel diffondere la cultura napoletana e, soprattutto, per la correttezza nel segnalare la fonte, cosa che invece moltissimi giornali locali non fanno: tantissime persone si stanno appropriando dei nostri lavori eliminando firma e nomi dalle fotografie e dai testi.
Vi lascio però con una anticipazione: in primis, a breve apriremo un sito web molto ben strutturato, in cui raccoglieremo tutte le storie.
In secondo luogo, vi lascio una delle mie storie preferite su di un personaggio poco conosciuto, ma a mio avviso una delle eccellenze meno apprezzate della nostra città.



Francesco Del Giudice
Parliamo di Francesco Del Giudice, di cui oggi abbiamo un busto nella villa comunale e diversi suoi scritti, reperibili solo nelle biblioteche più fornite (fra cui quella dell'Università Federico II).
Attenzione: non bisogna confonderlo con un omonimo cardinale del '600!

Del Giudice, infatti, nasce a Napoli nel 1815 e durante l'intera sua vita si dedica alla lotta contro il fuoco, con l'unico sogno di poter salvare quante più vite umane possibile.

I suoi primi lavori riusciamo a recuperarli nell'anno 1848, quando era già diventato Direttore degli "Artigiani Pompieri" di Napoli, corpo fondato nel 1806: si tratta, infatti, di una serie di volumi nei quali sono proposte numerose soluzioni modernissime per combattere gli incendi, partendo dai consigli sui migliori materiali di costruzione per gli edifici ed arrivando addirittura a consigliare un abbigliamento per i pompieri assai simile a quello attuale, con caschetto, mascherina e tuta ignifuga.

Ma non si ferma qui: Del Giudice arrivò ad immaginare anche che in un futuro, con città sempre più grandi e con incendi sempre più difficili da spegnere, sarebbe servito un pronto intervento rapido ed efficace: bisognava realizzare una camionetta per i vigili del fuoco.
Si trattava di una semplicissima carrozza che trasportava una enorme caldaia a vapore, capace di creare una pressione necessaria a far funzionare una moderna pompa idrica.

E ancora: in che modo bisogna gettare l'acqua sul fuoco?
Del Giudice riuscì a studiare i metodi migliori per spegnere rapidamente gli incendi e per salvare le persone intossicate dai fumi: anno 1851. I suoi studi sono validissimi anche 163 anni dopo.

Ed arriviamo ad oggi: quest'uomo è ricordato nella Villa Comunale con un busto dallo sguardo austero ed orgoglioso, rivolto verso il mare, con una iscrizione: "Francesco Del Giudice - Fondatore del corpo dei Pompieri".
Preso a pallonate dai bambini, vandalizzato più di una volta con graffiti di innamorati, ignorato completamente dai passanti nel migliore dei casi.
Forse la damnatio memoriae è un po' il triste destino degli eroi: come nel mondo tanti pompieri senza nome si sono sacrificati per strappare anche una sola vita dalle fiamme, così molti uomini sono oggi in vita grazie a Del Giudice. Ma semplicemente non lo sanno.

-Federico Quagliuolo


Storie di Napoli

Un saluto a tutti!