Il Cielo di Napoli

Vesuvio

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    _Gio'_
    Post: 2.351
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    00 11/10/2013 10:54
    Questa potrebbe essere un'interessante ipotesi di zona rossa: segue bene la topografia dell'area e interessa le zone circostanti la più probabile bocca eruttiva, ovvero quelle che più si ritiene possano essere invase da flussi piroclastici.

    Probabilmente lascerei in bianco parte di Bacoli e Monte di Procida, ma ci devo pensare un po'.

    [Modificato da _Gio'_ 11/10/2013 10:55]

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    _Gio'_
    Post: 2.351
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    00 11/10/2013 11:03
    Ho trovato anche l'articolo scientifico di riferimento di questa mappa



    Per chi volesse dare un'occhiata

    Nell'immagine "A" sono indicate le regioni in cui è più altamente probabile che si apra una bocca eruttiva; è molto più probabile che si apra dalle parti di Agnano/Astroni che nell'area di Monte Nuovo/lago d'Averno.
    [Modificato da _Gio'_ 11/10/2013 11:10]

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    Partenope93
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    00 11/10/2013 11:32
    Bene, io sto a Marano, in pratica se non m'ammazza il Vesuvio ci pensano i campi flegrei [SM=x2819346]
    [Modificato da Partenope93 11/10/2013 11:33]
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    Napoli2013
    Post: 25
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    00 11/10/2013 13:58
    Re:
    Partenope93, 11/10/2013 11:32:

    Bene, io sto a Marano, in pratica se non m'ammazza il Vesuvio ci pensano i campi flegrei [SM=x2819346]




    allora moriamo insieme [SM=x2819346]
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    Na.Samurai
    Post: 1.723
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    00 12/10/2013 10:27
    Re:
    Grazie Gio'! Credo che sia il caso di creare una zona rossa, almeno per le aree interessate anche da una piccola eruzione (se poi siamo così sfigati da avere una "super eruzione" comunque non avremmo potuto fare molto).
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    _Gio'_
    Post: 2.351
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    00 15/10/2013 16:37
    Dato che ho un po' di tempo voglio parlarvi di un grosso lavoro fatto dall'INGV di Pisa.

    Avendo molti ricercatori provenienti da Napoli, Pisa ha lavorato moltissimo sul Vesuvio, sui Campi Flegrei e sui vulcani italiani in generale. Lo sviluppo di un super computer ha consentito loro lo sviluppo di un algoritmo che risolve le equazioni differenziali che descrivono l'espansione dei corpi fluidi nello spazio.

    Voi vi direte: "E a che cavolo serve?"

    Serve a capire come si possono comportare le devastanti colate piroclastiche (che possono essere modellizzate matematicamente come un fluido in movimento) su una topografia accidentata come quella dei vulcani napoletani.

    Nasce così il progetto "Evivo", di cui inserisco questo video introduttivo dell'INGV.



    Da circa tre, quattro lustri gli scienziati cercano di simulare i flussi piroclastici, e questo è lo stato dell'arte, la base su cui elaborare le varie carte di rischio e piani di emergenza in funzione del tipo di eruzione considerata.

    Vediamo cosa hanno fatto per Vesuvio e Campi Flegrei.

    Vesuvio

    Per il Vesuvio è stata considerata un'eruzione subpliniana di potenza analoga a quella del 1631; molto più debole di quella del 79 dopo Cristo che distrusse Pompei e molto ma molto ma molto più debole di quella denominata delle Pomici di Avellino, che devastò l'area di Aversa.

    Considerando un flusso di materiale di intensità analoga al 1631, abbiamo il seguente comportamento del materiale eruttato:

    La superficie trasparente rappresenta le regioni in cui la temperatura raggiunge i 100 gradi centigradi; quella rossa invece le regioni di spazio in cui la temperatura supera i 300 gradi. Giusto per darvi un'idea, la nube piroclastica che cosse gli abitanti di Ercolano che si erano rifugiati sulla costa aveva una temperatura di 400 gradi.

    E' stato sfornato anche un altro video; in questo caso è rappresentata la probabile "geometria" del flusso piroclastico:

    La superficie opaca rappresenta la zona in cui c'è più materiale eruttivo (blocchi, bombe vulcaniche, cenere, lapilli eccetera); quella trasparente invece, dove ne è presente in concentrazione minore.

    Campi Flegrei
    Anche per i Campi Flegrei è stata considerata un'eruzione subpliniana, ossia una di intensità simile a quella del Vesuvio del 1631. Precisamente è stata riprodotta l'eruzione che ha formato la caldera di Agnano circa 4000 anni fa
    Ecco cosa il computer ha simulato:

    I colori sono esattamente gli stessi della simulazione al Vesuvio.

    Qui la stessa simulazione da un altro punto di vista


    Sulla pagina dedicata di youtube sono presenti i video di simulazioni di eruzioni di altri vulcani a chi interessa.

    E' tutto!

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  • Madeco
    00 15/10/2013 16:41
    Scusate la volgarità ma...gratta di palle doppia!!!
    [Modificato da Madeco 15/10/2013 16:43]
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    _Gio'_
    Post: 2.351
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    00 15/10/2013 16:42
    Ma quanto siete fatalisti! [SM=x2819662]

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  • Madeco
    00 15/10/2013 16:45
    Quella dell'area dei campi flegrei è spaventosa!!!
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    Na.Samurai
    Post: 1.723
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    00 15/10/2013 19:59
    Da amante della geologia e napoletano li vidi tempo fa! Grazie per le tue spiegazioni :)
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    Na.Samurai
    Post: 1.723
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    00 28/10/2013 22:07
    "Vesuvio: denuncia abitanti a Strasburgo
    'Piano zona rossa inadeguato' e 'abusivismo blocca vie fuga'"
    : www.ansa.it/web/notizie/regioni/campania/2013/10/28/Vesuvio-denuncia-abitanti-Strasburgo_9534...
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    Na.Samurai
    Post: 1.723
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    00 21/11/2013 18:12
    servizio televisivo sul Vesuvio ed il suo monitoraggio: www.facebook.com/photo.php?v=10201875511080817
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    _Gio'_
    Post: 2.351
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    00 25/11/2013 14:24
    Un video che mostra la potenza di un'eruzione di media entità



    Il 23 novembre, cioè pochi giorni fa, l'Etna ha avuto un'eruzione in cui si è sviluppata una colonna eruttiva di qualche chilometro di altezza. Il Vesuvio ne ha avute parecchie di questo tipo fra il seicento e la fine dell'ottocento, prima delle grandi eruzioni che hanno chiuso il suo ultimo ciclo eruttivo.

    A una distanza di circa sette, dieci chilometri dal punto di eruzione, sotto vento rispetto alla nube eruttiva, cascano lapilli che vanno dalla dimensione centimetrica a quella di una mano!

    La caduta di lapilli distrugge il parabrezza posteriore e danneggia irreversibilmente quello anteriore della panda su cui cammina questa manica di escursionisti avventati. Molto avventati.

    A sette, dieci chilometri di distanza.

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    bubolazza
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    00 25/11/2013 14:32
    figuriamoci cosa accadrà quando si risveglierà il vesuvio [SM=x2819343]

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    Salutandovi indistintamente..

    http://www.pianofortegioiello.it/
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    _Gio'_
    Post: 2.351
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    00 25/11/2013 14:34
    Re:
    bubolazza, 25/11/2013 14:32:

    figuriamoci cosa accadrà quando si risveglierà il vesuvio [SM=x2819343]




    Beh, l'eruzione usata come modello per i piani di evacuazione è più potente, tanto che alla protezione civile si preparano al collasso dei tetti degli edifici nell'area orientale, quindi San Gennaro, Terzigno, Ottaviano e compagnia bella.

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    Ninconanco81
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    00 25/11/2013 14:54
    Tra le tante eruzioni che potrebbero verificarsi la più pericolosa sarebbe quella delle pomici di Avellino?
    Confermate?
    p.s. fonti amici geologi Geomare

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    La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso

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    _Gio'_
    Post: 2.351
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    00 25/11/2013 15:02
    Re:
    Ninconanco81, 25/11/2013 14:54:

    Tra le tante eruzioni che potrebbero verificarsi la più pericolosa sarebbe quella delle pomici di Avellino?
    Confermate?
    p.s. fonti amici geologi Geomare




    E' stata l'eruzione più forte che si conosce al Vesuvio, ma è anche quella che ha la minore probabilità statistica di accadimento.

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    Ninconanco81
    Post: 5.474
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    00 25/11/2013 15:08
    Re: Re:
    _Gio'_, 25/11/2013 15:02:




    E' stata l'eruzione più forte che si conosce al Vesuvio, ma è anche quella che ha la minore probabilità statistica di accadimento.




    Grazie Giò e si chiama così perchè arrivo fino ad Avellino???

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    _Gio'_
    Post: 2.351
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    00 25/11/2013 15:24
    Re: Re: Re:
    Ninconanco81, 25/11/2013 15:08:




    Grazie Giò e si chiama così perchè arrivo fino ad Avellino???




    Si chiama così perché gli affioramenti dei depositi più importanti che sono stati trovati (banchi di pomici di alcuni decimetri di spessore) sono nei pressi di Avellino, ma è un'eruzione che devastò anche l'area di Aversa, che ha depositi sotto il Maschio Angioino, a Poggioreale in spessori piuttosto consistenti. Insomma, 5000 anni fa fece un bel casino.

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    Ninconanco81
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    00 26/11/2013 12:20
    Allarme dagli Usa: il Vesuvio esploderà e farà 1 milione di morti in 15 minuri



    Di tutti gli allarmi lanciati negli ultimi anni sul rischio Vesuvio, quello più terrificante giunge da Flavio Dobran, esperto di vulcani e docente della “New York University”. «Il Vesuvio che “dorme” dal 1944 esploderà con una potenza mai vista ed in appena quattro minuti inghiottirà già 5 o 6 Comuni della zona rossa».

    È quanto afferma l’ingegnere fluidodinamico nella sua ultima relazione che ricalca, e rende ancora più tremenda, rispetto a quella dello scorso anno in cui gli orizzonti per gli abitanti del Vesuviano non erano già affatto buoni. «Una colonna di gas, cenere e lapilli si innalzerà per duemila metri sopra il cratere - dice l’esperto - Valanghe di fuoco rotoleranno sui fianchi del vulcano alla velocità di 100 metri al secondo con una temperatura di 1.000 gradi centigradi, distruggendo l’intero paesaggio in un raggio di sette chilometri, spazzando via strade e case, bruciando alberi, asfissiando animali, uccidendo forse un milione di esseri umani in appena 15 minuti».

    Allarme dagli Usa: «Il Vesuvio esploderà e farà un milione di morti in 15 minuti»
    Si tratta di un’ipotesi documentata, frutto di studi approfonditi con la sola incognita della data in cui tutto ciò si verificherà: «Questo purtroppo non possiamo prevederlo - precisa il professor Dobran - Certo non sarà tra due settimane, però sappiamo con certezza che il momento del grande botto arriverà.
    La conferma viene dalla storia: le eruzioni su larga scala arrivano una volta ogni millennio. Quelle su media scala una volta ogni 4-5 secoli. Quelle su piccola scala ogni 30 anni.
    Ebbene, l’ultima gigantesca eruzione su larga scala è quella descritta da Plinio il Vecchio: quella che il 24 agosto del 79 dopo Cristo distrusse Ercolano e Pompei uccidendo più di duemila persone».


    Dobran ha progettato un simulatore vulcanico globale: si tratta di un modello informatico in grado di ricostruire le passate eruzioni dei vari vulcani, e quindi anche del Vesuvio, per descrivere quelle future. «Il simulatore vulcanico globale - continua il vulcanologo - dopo aver analizzato i dati, ha disegnato uno scenario infernale: appena 20 secondi dopo l’esplosione il fungo di gas e ceneri incandescenti ha già raggiunto i 3mila metri di altezza, da dove collassa lungo i fianchi del cono. Un minuto dopo, la valanga ardente si trova già a due chilometri dal cratere. In tre minuti ha già raggiunto Ottaviano, Somma Vesuviana e Boscoreale. In quattro minuti sono spacciate Torre del Greco ed Ercolano. Sessanta secondi dopo è la volta di Torre Annunziata».

    Link www.ilfattovesuviano.it/2013/11/allarme-dagli-usa-il-vesuvio-esplodera-e-fara-un-milione-di-morti-15...
    ma evitate i commenti stupidi di alcuni miei concittadini
    [SM=j3664437]

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