Un concorso per aprire il complesso fieristico alla città immaginando soluzioni architettoniche
Strutture modulari con materiali riciclabili, sistemi di illuminazioni a risparmio energetico, pannelli fotovoltaici, percorsi tematici permanenti di divulgazione scientifica, recupero e valorizzazione dei reperti archeologici ma soprattutto fruizione extrafieristica dell’immensa area verde della Mostra d’Oltremare.
C’è voglia di aprire il complesso fieristico nato nel 1939 alla città nei diciotto progetti presentati questa mattina al Cubo d’Oro della Mostra d’Oltremare in occasione del premio La Convivialità Urbana, ideato dall’architetto Grazia Torre presidente dell’associazione Napoli Creativa. Un concorso di architettura, giunto alla quarta edizione che spinge gruppi multidisplinari di professionisti a cimentarsi con una progettazione economicamente e socialmente sostenibile.
Dopo piazza San Luigi, il Casale di Posillipo e piazza Mercato, quest’anno è toccato al complesso fieristico che domina il quartiere di Fuorigrotta. “Il bando chiedeva di aprire la Mostra alla città e di progettare, ma solo a livello preliminare, l’albergo che sorgerà al posto dell’attuale Istituto d’arte e della ex Scuola americana – racconta l’architetto Torre - e di immaginare nuove destinazioni d'uso agli spazi della Mostra che ne consentano l'uso continuativo e differenziato e non solo in occasione degli eventi fieristici”.
E, in effetti, lo sforzo di tutti i gruppi di progettazione è stato quello di trovare soluzioni di integrazione della Mostra con la città mediante accessi differenziati, piste ciclabili, percorsi tematici, gallerie commerciali, aree ristoro ma soprattutto parchi urbani con aree gioco destinate ai bambini. E’ la fruizione libera dell’immenso polmone verde dentro la Mostra che ha spinto gli architetti a disegnare recinti leggeri su via Terracina in grado di eliminare l’effetto barriera rispetto al resto della città e a prevedere torri “catalizzatrici” in grado di creare sinapsi tra le varie aree del complesso fieristico.
Via libera, inoltre, alla tecnologia utilizzata in maniera copiosa anche nella progettazione dell’albergo che qualcuno immagina come un punto in cui seguire in real time tutte le attività della Mostra. “Sono entusiasta che tanti architetti si siano cimentati su un tema così difficile come il rilancio del complesso fieristico – afferma il presidente della Mostra Andre Rea – è mio impegno convocarli tutti nelle prossime settimane per approfondire le loro idee”. E sull’apertura alla città Rea aggiunge: “Non basta aprire i cancelli, bisogna pensare a un’apertura sostenibile che ripristini la funzione della Mostra come incubatore di innovazione e volano per lo sviluppo della città”.
Un impegno che arriva dopo un interessante convegno, che ha preceduto l’inaugurazione dei progetti in concorso, in cui i docenti Cherubino Gambardella (Seconda Università di Napoli) e Claudio Grimellini (Università Federico II di Napoli) hanno tracciato un excursus storico sulle splendide architetture della mostra grazie all’aiuto di materiale d’archivio. I progetti resteranno esposti tutti i giorni dalle 9 alle 18 al Cubo d’Oro fino al 18 giugno quando verrà proclamato quello vincitore sulla base dei voti del pubblico e della giuria tecnica. Info su
www.premiolaconvivialitàurbana.it