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Il Cielo di Napoli

Parlar napoletano

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    ForzaNapoli.80
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    00 21/10/2013 19:07
    sisi...
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    00 21/10/2013 19:09
    Re:
    Ninconanco81, 21/10/2013 17:25:

    Adesso stanno esagerando
    La parola "scazzicarella"
    l'avete mai sentita? vI prego rispondete è urgente [SM=x2819347] [SM=x2819347]




    mai sentita. non mi sembra napoletano.
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    Ninconanco81
    Post: 5.474
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    00 21/10/2013 19:14
    None
    è dialetto di "Marcianais" allour

    __________________________
    La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso

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    00 21/10/2013 19:18
    rofl, na vouta jeje a marcianaise!
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    basilisco87
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    00 21/10/2013 21:27
    Re:
    Mcmarra, 12/09/2012 17:57:

    Ecco la derivazione di altre parole del nostro dialetto, alcune derivano addirittura dal Tedesco.
    1) Sarviett (tovagliolo) dal tedesco Serviette



    in spagnolo si dice servilleta (e la doppia ll si pronuncia quasi come una 'i')
    non so quindi se derivi direttamente dal tedesco o semplicemente se sia in tedesco che in spagnolo queste 2 parole hanno una radice comune
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    Ninconanco81
    Post: 5.474
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    00 03/12/2013 14:52
    Impariamo la parola del giorno e magari usiamola solo in caso di necessità e per giusta causa
    a buon intenditor...

    A Napoli, " 'a mpechera" è un'impicciona; un'intrigante. S'insinua nelle confidenze delle persone, ne carpisce la fiducia, e si fa raccontare tutto. Poi riporta, parola per parola, quello che le è stato confidato, e che ha giurato di non rivelare mai. Per la mpechera, detenere una notizia (e passarla appresso) è fonte di potere.

    Mpechera ha due possibili etimi, entrambi latini: "impicare", che alla lettera vuol dire "cospargere di pece", e quindi sporcare, intorbidare, e "implicare", nel senso di coinvolgere altre persone.

    Questa doppia possibilità implica una sola cosa: 'a mpechera è un personaggio da prendere con le molle. Possibilmente, da non prendere affatto.

    Peggiore della mpechera è soltanto "'a nciucessa":
    quest'ultima sulle cose che è riuscita a sapere ci ricama sopra, modificandole in modo che facciano più danni possibile. La mpechera è sempre una "capera": termine che allude alla "pettinatrice" (da capa=testa) che passava di casa in casa a pettinare le donne del rione, ricevendone le confidenze. E riportandole alla cliente successiva. La capera era dunque (quasi) sempre na mpechera: ma non era necessariamente 'na "nciucessa", che utilizza le informazioni che ha a fin di male: per far litigare la gente


    Il termine anche se è prettamente indicato per definire il modo di agire di una donna, è anche usato per un atteggiamento maschile in modo assolutamente dispregiativo.:
    E' ‘Nu Mpechiere = è un uomo che non dà affidamento.

    __________________________
    La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso

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    Ninconanco81
    Post: 5.474
    Registrato il: 27/02/2013
    00 28/01/2014 09:44
    E' arrivato un altro riconoscimento per la città di Napoli: il napoletano, con le sue parole, non è "un dialetto ma bensì una lingua". A dirlo è l'UNESCO, tanto da riconoscerlo come patrimonio per l'intera umanità.
    Il napoletano è secondo, nella nostra penisola, soltanto alla lingua ufficiale, l'italiano, per diffusione sull'intero territorio nazionale.


    Dialetto diffuso in tutto il sud Italia, ma parlato anche in Abruzzo, Molise, Lazio; lingua esportata in tutto il mondo attraverso la canzone classica napoletana, pian piano si sta "involgarendo". Soprattutto fra i giovani, sono tanti i termini del napoletano che stanno assumendo "connotati volgari" o poco riconducibili al vero ed originale significato di quel vocabolo.

    Il mancato insegnamento della lingua napoletana e il suo andarsi man mano perdendo e degradando di valore, ha indotto l'UNESCO a riconoscerla come un "patrimonio da tutelare non solo per l'Italia ma per il mondo intero".

    Proprio su questo importante riconoscimento, già nel 1977 il linguista G.B.Pellegrini, nella "CARTA DEI DIALETTI D'ITALIA", all'art.1 riguardante la Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo, così scriveva in napoletano:

    "Tutte ll'uommene nascene libbere e cu' uguale dignità e deritte; tenene raggione e cuscienza e hann'a operà ll'uno cù ll'ate cu' nu spirite 'e fratellanza"

    Quindi...se oggi parliamo in napoletano e qualcun altro ci dice che "non devi parlare in dialetto", potremmo dirgli ufficialmente: "Sto parlando la lingua napoletana".


    Vi segnalo anche un commento in calce all'articolo, commento iberico:
    Nápoles no es una ciudad es un mundo.
    "Si hablas napolitano hablas el idioma del mundo"

    __________________________
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    Na.Samurai
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    00 28/01/2014 09:53
    Non è una notizia nuova ;)

    Piuttosto una curiosità: in America dà punteggio per ottenere la carta conoscere le lingue e tra queste ci sono anche l' italiano Napoletano e l' italiano Siciliano :)
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    Ninconanco81
    Post: 5.474
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    00 28/01/2014 10:18
    Re:
    Na.Samurai, 28/01/2014 09:53:

    Non è una notizia nuova ;)

    Piuttosto una curiosità: in America dà punteggio per ottenere la carta conoscere le lingue e tra queste ci sono anche l' italiano Napoletano e l' italiano Siciliano :)




    Si notizia vecchia l'ho messa per ricordarla come basilare in qusto thread

    Una domanda:
    Ma se è una lingua ed è quella parlata dai popoli al di qua del faro perchè non si trovano iscrizioni e testi in napoletano del periodo duosiciliano?
    Le dichiarazioni che io ho letto scritte dalla mano dei regnanti sono tutte in italiano e mai in napoletano
    [SM=x2819775]

    __________________________
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    Na.Samurai
    Post: 1.723
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    00 28/01/2014 10:32
    Il Napoletano è stato lingua ufficiale solo per brevi periodi forse (almeno secondo wikipedia nella Repubblica Napoletana del 1647). Per il Regno delle due Sicilie era lingua parlata anche dalle classi dirigenti che però redigevano i documenti in italiano (al contrario dei piemontesi che lo facevano in francese :P )
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    mimiMetro
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    00 28/08/2014 14:48
    La lingua napoletana è patrimonio dell'umanità

    [Modificato da mimiMetro 28/08/2014 14:50]

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    amo il trasporto collettivo, amo viaggiare in compagnia, la tecnica, amo le ferrovie
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    Partenope93
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    00 10/10/2015 17:26
    Mi sono sempre chiesto quale sia l'origine del "Uè" napoletano (ma comunque diffusissimo anche nel resto d'italia) che ormai nel mondo di internet viene trascritto con un orribile "We" :D . Qualcuno lo sa?
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