00 18/03/2012 13:04
Pozzuoli, via libera al Pua: disco verde al Waterfront per l'area ex Sofer
Prima delle amministrative, la gestione commissariale approva uno dei più importanti atti urbanistici

NAPOLI - Il commissario straordinario del comune di Pozzuoli, Ugo Mastrolitto, ha approvato definitivamente il Piano Urbanistico D'Attuazione (Pua), con delibera commissariale numero 20 del 15 marzo 2012. Il Pua dà il definitivo via libera ai lavori del Waterfront, che interessano la zona costiera dell'ex Sofer. Ancora una volta, poco prima delle elezioni amministrative, la gestione commissariale approva uno dei più importanti atti di un'amministrazione che, proprio per Pozzuoli, coincide con il maggior progetto che interessa la città.

Già l'anno scorso, infatti, il commissario Roberto Aragno, con la stessa modalità e poco prima delle elezioni amministrative, approvò lo stesso PUA. A questo furono inviate diverse osservazioni, dalla politica, da tecnici e dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. È la seconda volta, quindi, che lo strumento urbanistico viene sottratto alla discussione democratica in seno al consiglio comunale, legittimamente eletto dai cittadini. «Riteniamo che sia alquanto grave che un atto così importante da più punti di vista, qual è l’approvazione del Pua per i lavori del Waterfront, sia avvenuto per decisione di un commissario prefettizio straordinario a meno di 45 giorni dalle elezioni comunali – dice Vincenzo Figliolia, candidato a sindaco per il centrosinistra – Ci chiediamo come mai il commissario non abbia lasciato alla futura giunta comunale, eletta democraticamente dai cittadini di Pozzuoli, l’onere di una scelta così importante da un punto di vista sociale, occupazionale, imprenditoriale e urbanistico». Il Partito Democratico nei prossimi giorni presenterà un'interrogazione parlamentare proprio per fare luce su questo episodio. Circa quaranta le osservazioni che furono presentate l'anno scorso, di queste solo cinque sono state accolte, mentre una sesta è stata soltanto recepita come “raccomandazione”.

Accolta l'osservazione presentata dalla Provincia di Napoli che assoggetta la possibilità di prevedere grandi strutture di distribuzioni solo qualora questo sia previsto dal SIAD del Comune (strumento integrato per l'apparato distributivo). Accolta, ma solo come raccomandazione, invece, la richiesta dei sindacati di zona, al fine di “garantire un maggiore equilibrio tra attività produttive e di ricerca di base e attività commerciali, turistico-ricettive e direzionali”. Il resto delle osservazioni, per la gran parte fatte da tecnici, sono state totalmente ignorate. Molti sono i lati inspiegabili di tale fretta nell'approvare un atto così importante per il futuro della città. Il PUA, infatti, stravolge totalmente le priorità di quell'area, previste dal Piano Regolatore Generale e dal Piano Territoriale Paesistico. A questo va ad aggiungersi il fatto che il PUA non tiene conto della sua estensione, che non rispetta il perimetro del Parco Regionale dei Campi Flegrei o l’altezza delle strutture che non può superare i sette metri. Proprio quest'ultima, infatti, fa pensare ad una grande speculazione: una fascia costiera cementificata da palazzoni dei quali ancora oggi la cittadinanza non conosce finalità e scopo. Dal punto divista ambientale, invece, La Waterfront Flegrea Spa (società che dovrà operare nella zona ex Sofer) non ha allegato la VAS (/Valutazione ambientale strategica, che serve per valutare gli effetti ambientali dei piani). Questa non fu allegata nemmeno l'anno scorso e i due commissari che si sono susseguiti, Aragno prima e Mastrolitto oggi, non l'hanno mai presa in considerazione. Il progetto Waterfront, che vede investimenti privati stimati per oltre 300 milioni di euro, non è mai stato discusso nei consigli comunali e dalle amministrazioni elette. La convenzione tra il comune di Pozzuoli e la società Waterfront flegrea Spa, fu firmata nel periodo in cui c'era la commissione straordinaria del prefetto Domenico Bagnato, l'anno scorso l'approvazione del PUA sotto un altro commissario, le osservazioni respinte e la definitiva approvazione sotto gestione commissariale di qualche giorno fa. Il progetto Waterfront rivoluzionerà, quanto meno, una parte consistente della città e del tessuto sociale, città che non ha potuto esprimersi nemmeno con una propria rappresentanza in consiglio.

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[Modificato da M.Gomez 18/03/2012 13:05]