00 11/03/2012 15:02
L'ex assessore Belfiore: «Preoccupato per l'immobilismo. Bisogna accelerare»

NAPOLI - Assessore all’edilizia nell’ultima giunta Iervolino, deus ex machina del grande piano di gestione che convinse l’Unesco a dare altro tempo alla città prima di intervenire ufficialmente, Pasquale Belfiore allarga le braccia: «Secondo me non c’è più nulla da fare».


La situazione è così drammatica?
«La situazione non è cambiata rispetto all’ultima visita dell’Unesco. E proprio questo è il problema».

Perché, cosa si aspetta l’Unesco?
«Di vedere almeno un leggero avanzamento del progetto di gestione che Napoli ha presentato poco più di un anno fa».

E invece?
«Lei vede qualcosa? Un cantiere? Una nuova gestione manageriale?».

Ci sono colpe?
«L’amministrazione comunale è concentrata su altri fronti, quella regionale dopo aver dimezzato gli stanziamenti non mette impulso alla progettualità».

Significa che la vicenda Unesco finirà nella maniera peggiore?
«Non sarò io a dirlo. Anzi, mi auguro con forza che si riesca a fare qualcosa che convinca gli inviati che arriveranno entro quest’anno. La logica mi imporrebbe di dire che è impossibile, ma voglio crederci fino alla fine».

Cosa convinse l’Unesco della bontà del progetto Napoli?
«Non era semplicemente un piano di riqualificazione o di protezione. Si trattava di un progetto manageriale che partiva dalla protezione dei luoghi e si allargava alla vivibilità, alla sicurezza, alla mobilità».

Non è stato fatto nulla?
«L’unica novità è la ztl avviata da poco. Ma solo quella non può bastare».

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[Modificato da GIOdreamer(88) 11/03/2012 15:03]