Napoli | Centro Storico Patrimonio mondiale UNESCO

Torre Velasca mostruosità non si può leggere.edificio studiato in tutti i manuali.mah

Per me è una bruttura (e non sono il solo a pensarla così). Assurdo che in una città ambiziosa (una città con tante architetture contemporanee infinitamente migliori di questa Torrazza) come Milano la si sia vincolata.

Comunque hanno finito i lavori al Palazzo Valcarcel a Toledo(non sapevo che il secondo piano ospitasse un 4 stelle).
A vico delle Trone a Materdei hanno rifatto la facciata di questo palazzetto con cappella incorporata (della serie a Napoli i luoghi di culto sbucano ovunque), ma a pochi metri vi è un palazzo a rischio crollo (con il tratto di strada recintato).

Ed a proposito di quell'utente che parlava di denaro pubblico sprecato in relazione al Palazzo Penne. Penso che non esista nel centro di Napoli un edificio che simboleggi lo spreco di denaro pubblico più della Galleria Principe. Mi trasferii a Napoli nel 2008 e all'epoca si lavorava su di essa (se non sbaglio ad occuparsi dei lavori fu la Romeo Gestioni, il cui capo è quel vecchio "volpone" di Alfredo Romeo, assurto a fama nazionale grazie al "Caso Consip"). Tra il 2014 e il 2016 altri lavori. Ora la Galleria è totalmente imbracata da una rete e con questo maxi-finanziamento del Governo si vanno a fare lavori per altri 10 milioni di euro. Con le decine di milioni di euro "utilizzati" per questa smorta galleria negli ultimi quindici anni si potevano sistemare tante di quelle cose...
Ps: e il bello è che molti non si capacitano del perchè la Umberto sia privata; piuttosto immaginate come starebbe se fosse anch'essa di proprietà comunale? Già se la passa male così... abbiatene pietà...

In realtà è parzialmente privata anche questa le discussioni stile fb che bisogna leggere su sto forum Stan diventando troppe

Parzialmente privata quale delle due?

Credo siano entrambe in parte private e in parte pubbliche.

Nella stessa galleria Umberto, a quanto ricordo dalle vicende che portarono alla tragica morte del ragazzo per un crollo su via Toledo, dovrebbero essere pubblici il pavimento e alcune parti della facciata (ricordo addirittura una diversa proprietà delle decorazioni esterne e dei cornicioni!).

La Galleria Principe proprio ieri ha subito un crollo: napoli.fanpage.it/napoli-crollo-alla-galleria-principe-calcinacci-si-staccano-dalla-facciata-...

Citando dall'articolo:

"I controlli e accertamenti successivi hanno evidenziato come la facciata coinvolta nel crollo fosse di proprietà di privati, privati che sono stati immediatamente allertati dei cedimenti e inviati a intervenire quanto prima per mettere in sicurezza lo stabile ed evitare che possano verificarsi incidenti gravi."

Immagino che un po' di soldi per il restauro dell'edificio, quindi, servano, anche se non conosco nel dettaglio i progetti. Se avete notizie di sprechi di risorse, ruberie e restauri fantasma documentate, altrimenti davvero è la solita polemica da social senza capo ne' coda.

Non volevo sollevare polemiche, volevo evidenziare una realtà: negli ultimi quindici anni è stato investito un mare di milioni per una galleria che è rimasta un cadavere pur trovandosi in una posizione centralissima.

Nemmeno io volevo esser polemico, davvero non ne so molto, quindi se hai dati certi su restauri fatti male dai qualche fonte. Su Romeo in base al nome ti posso credere. Altrimenti come ragionamento non è molto diverso da quello che criticavi su palazzo Penne, giustamente eh. Con Maps si vedono delle impalcature nel 2015 su parte della facciata esterna, che oggi infatti è l'unica senza reti di protezione. All'interno ricordo anch'io dei lavori, ma probabilmente non integrali. Già se metti il pavimento, che di sicuro sta una chiavica, e i porticati esterni che non mi pare siano mai stati toccati, sono un po' di milioni.

Qualche risultato lo si è pure raggiunto, visto che i locali risultano dati in gestione (Napulitanata e Bicycle House stanno avendo anche un certo successo). In più in qualche intervista agli assessori si parla di connettere la Galleria a MANN e Accademia, e c'è Giulierini che addirittura sogna di pedonalizzare piazza Museo. Se 2+2 fa 4, magari può essere la volta buona che danno in gestione qualche locale al MANN e ci spostano la biglietteria.

Concordo sul fatto che la resurrezione della Galleria Principe possa passare attraverso una maggiore connessione con il Mann.

youtu.be/ZukyZOppi0M

Sulla principe solo parte prospetto fronte museo è comunale.via broggia via Pessina e via Costantinopoli sono condomini privati.interno invece è solo comunale

bluesboy94, 23/07/2019 19.58:

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Comunque hanno finito i lavori al Palazzo Valcarcel a Toledo(non sapevo che il secondo piano ospitasse un 4 stelle).
A vico delle Trone a Materdei hanno rifatto la facciata di questo palazzetto con cappella incorporata (della serie a Napoli i luoghi di culto sbucano ovunque), ma a pochi metri vi è un palazzo a rischio crollo (con il tratto di strada recintato).

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Vedere quasi accostati un edificio restaurato ed uno in stato di forte degrado ci fa comprendere il potenziale inespresso della nostra città.
Se non sbaglio il comune sta lavorando ad un progetto per dare nuova linfa ai lavori di restauro/ristrutturazione ad opera dei privati.

www.ilsole24ore.com/art/torre-velasca-milano-gruppo-usa-hines-pole-position-l-acquisto...

il cesso....

E' un edificio ben manuntenuto e in posizione centralissima. Credi che la gran parte dei ricconi di questo mondo guardi all'estetica nel fare investimenti? Io ho espresso un' opinione non una verità assoluta (ammesso che ce ne siano di verità assolute).

E comunque riguardo le Gallerie il mio discorso verteva sull'interno. Sapevo che gli esterni erano privati perchè caratterizzati dall' "accorpamento" di edifici condominiali coevi. Quell'edificio attaccato alla Principe che ha subito il cedimento di calcinacci fu sotto impalcature tra il 2014 e il 2015; alla fine dei lavori lasciarono le solite reti verdi sui balconi e sui cornicioni...
Ps: francamente sono scettico sul fatto che quest'imminente delibera possa cambiare di molto la situazione edilizia del centro: la cura dei centri storici è appannaggio esclusivo dei privati, che a Napoli sono strafottenti a prescindere dallo status socio-economico.

hanno messo ben tredici alberi, al momento, lungo via Capasso.

Bene, ok, gli alberi non sono mai troppi, ma chi progetta, sa che un albero cresce? Li hanno messi troppo vicini. Considerato che le potature sono rare e fatte male, come potranno svilupparsi questi alberi boh.

Il no sense in via Depretis la parte appena rifatta. Un leccio piccolo messo sotto la chioma di una leggio grande.

Comunque i lavori vanno avanti, anche se a rilento. Sono arrivati fin quasi la balaustra barocca di largo san Macellino. Ora devo vedere se mantengono la linea di marciapie in modo da evitare le auto di sotratre davanti la balaustra e la chiesa.

Ah, gioa immensa anche per i buchi dove verranno messi i nuovi lampioni, visto che la strada e paurosamente buia.

Non passo da un bel pò dalle parti di Castel Capuano e via Carbonara: qual'è la situazione?

bluesboy94, 28/07/2019 16:03:

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Non passo da un bel pò dalle parti di Castel Capuano e via Carbonara: qual'è la situazione?

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Via carbonara resta la carreggiata a destra (provenendo da Via Cirillo) ancora da completare. Verso porta capuana hanno liberato leggermente il passaggio ma nulla di che.

Comunque voglio riportare alla luce la tremenda situazione in cui versa la Galleria Umberto. Di sabato sera, in cui si presume la massima affluenza di persone, verso le 10, saracinesche tutte abbassate tranne il Mc Donald che è ormai diventato, in particolar modo nella suddetta fascia oraria, un ricettacolo di vrenzoli e gente tamarra. Illuminazione penosa e macabra... volevo scoppiare a piangere per lo scempio. Di sicuro è il periodo più buio che sta affrontando questa povera galleria, un tempo il salotto "buono" di Napoli, che ha ormai totalmente perso i fasti di un volta.

Nella chiesa di Santa Teresa degli Scalzi si mette mano al prospetto laterale privo di intonaco.
Impalcature su un palazzo di via Duomo, a meno di due mesi di distanza dal crollo mortifero che uccise un commerciante.