Capolavori di artisti del Seicento tornano al museo degli Incurabili
"Primavera dell´arte" all´ospedale monumentale
Cinque secoli di storia e cultura medica. È festa all´ospedale monumentale degli Incurabili, sulla collina di Caponapoli, che alle 17 apre le porte alla "Primavera dell´arte" con un programma ricco di mostre, spettacoli e degustazioni per celebrare il 23 marzo. Una data simbolica, perché proprio in questo giorno del 1522 la nobildonna catalana Maria Lorenza Longo condusse i primi malati nel luogo di cura che aveva fondato. Due anni fa, sempre il 23 marzo, nacque il Museo delle arti sanitarie nell´antico monastero delle Convertite, all´interno della struttura ospedaliera. Ed è qui che oggi partono i festeggiamenti con l´esposizione del quadro "La Madonna del Carmine con i santi", che raffigura la leggendaria fondatrice degli Incurabili. Il dipinto, risalente al 1590 circa, è rientrato in sede dopo un lungo periodo trascorso nei depositi di Palazzo Reale, grazie a una rete di sinergie tra il generale Maurizio Scoppa, commissario dell´Asl Napoli 1, il soprintendente al Polo museale Fabrizio Vona e la dottoressa Anna Pisani.
Non è, però, l´unico ritorno a casa. Anche l´opera di Agostino Beltrano "Incoronazione della Vergine", realizzata nel 1640, è in mostra da oggi nelle sale della farmacia degli Incurabili assieme ad altri dipinti a soggetto scientifico e religioso, firmati da artisti come Bugiardini, Rossi, D´Amato e Sarnelli. Tesori di epoche lontane, a lungo dimenticati nei depositi del complesso ospedaliero e di diverse strutture storiche della città. Altre rarità attendono i visitatori all´interno del Museo delle arti sanitarie: macchine anatomiche del Settecento, antichi manoscritti, sedie operatorie, microscopi, forcipi e clisteri d´epoca. Tutti raccolti da Gennaro Rispoli, primario di Chirurgia all´Ascalesi e presidente dell´associazione Il Faro di Ippocrate.
Il pomeriggio della "Primavera dell´arte" è arricchito da reading teatrali, danze, profumi e sapori. Nel chiostro dell´orto medico tornano a fiorire l´aloe, la centella asiatica e altre cento specie di erbe officinali, piantate di recente sotto la supervisione di Rosa Castaldo, docente di Botanica all´università Federico II. In programma anche le performance degli artisti dell´istituto di formazione e musicoterapia Isfom e della compagnia Teatro dell´anima. Tra un concerto e un ballo sarà servita la zuppa degli Incurabili, offerta dal ristorante La cantina di via Sapienza.
la Repubblica Napoli
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