Google celebra Kenzo Tange Disegnò il Centro direzionale e Librino. Un doodle, cioè la scritta che appare a centropagina, sulla homepage di Google in Giappone celebra i 100 anni dalla nascita di Kenzo Tange il grande architetto nipponico autore tra le tante altre cose del Centro Direzionale di Napoli e il quartiere Librino di Catania, oggi noto purtroppo soprattutto come centro di degrado e criminalità. Nato ad Osaka il 4 settembre 1913 (e morto nel 2005 a Tokyo) Kenzo Tange vinse il premio Prizker nel 1987, considerato da tanti il «Nobel per l'architettura». Poi gli fu affidato anche il progetto del Centro direzionale, che da decenni non vedeva alcuno sbocco. Kenzo è stato da molti definito l'architetto «Brutalista» per eccellenza per il suo uso del cemento e il vigore delle linee architettoniche dei suoi progetti. Ovviamente, come spesso accade, lo «scarabocchio celebrativo» di Google è visibile solo nella nazione di appartenenza del festeggiato. 04 settembre 2013
Pasticchio, 05/09/2013 11:17: il commento di un frustrato recita "ovviamente i napoletani hanno ridotto a discarica di immondizia, un capolavoro dell'architettura moderna distrutto da un popolo di miserabili." che ne pensate?
Pasticchio, 05/09/2013 11:17:Nessuna vera notizia in merito però... Google celebra Kenzo Tange Disegnò il Centro direzionale e Librino. Un doodle, cioè la scritta che appare a centropagina, sulla homepage di Google in Giappone celebra i 100 anni dalla nascita di Kenzo Tange il grande architetto nipponico autore tra le tante altre cose del Centro Direzionale di Napoli e il quartiere Librino di Catania, oggi noto purtroppo soprattutto come centro di degrado e criminalità. Nato ad Osaka il 4 settembre 1913 (e morto nel 2005 a Tokyo) Kenzo Tange vinse il premio Prizker nel 1987, considerato da tanti il «Nobel per l'architettura». Poi gli fu affidato anche il progetto del Centro direzionale, che da decenni non vedeva alcuno sbocco. Kenzo è stato da molti definito l'architetto «Brutalista» per eccellenza per il suo uso del cemento e il vigore delle linee architettoniche dei suoi progetti. Ovviamente, come spesso accade, lo «scarabocchio celebrativo» di Google è visibile solo nella nazione di appartenenza del festeggiato. 04 settembre 2013 il commento di un utente recita "ovviamente i napoletani hanno ridotto a discarica di immondizia, un capolavoro dell'architettura moderna distrutto da un popolo di miserabili." che ne pensate?
_Gio'_, 05/09/2013 11:51:Oddio, a parte alcuni grattacieli, oggettivamente belli, non vedo tutti questi grandi capolavori. Inoltre il piano urbanistico su cui si basa il CDN è fallimentare. Mentalità di posti che mal si conciliano allo stile di vita mediterraneo dove gli uffici devono essere più amalgamati con le private abitazioni.
bubolazza, 05/09/2013 21:33:la parte lato stazione non si integra nel senso che si è creato un muro di palazzo altissimi senza dargli un pò di spazio vitale, ovviamente mi riferisco ad una visione di spazi prospettici, il lato piazza nazionale per intenderci si prende proprio a schiaffi con il centro direzionale, con il completamento del centro direzionale si andrebbe a rifare zone completamente morte quindi darebbe un senso maggiore alla zona est di napoli.
BiagPal, 05/09/2013 22:05:Guarda che il piano urbanistico su cui poggiava il grande progetto realizzato da Tange non è affatto fallimentare. Anzi! Era (e lo è ancora) rivoluzionario per molti aspetti, come quello della separazione dei flussi di traffico (veicolare in sotterraneo e pedonale in superficie). Il vero problema è che sia stato realizzato solo per metà, e guarda caso la parte mancante è proprio quella dedicata a servizi e residenze (i palazzinari romani purtroppo hanno colpito anche a Napoli ). A questo si aggiunge poi che è la manutenzione ed in generale la sua gestione ad essere pessima, nonostante che per essa si paghi un canone molto elevato.
bubolazza, 05/09/2013 22:20:ovviamente erano sensazioni mie ed è sempre bello confrontarsi! comunque spero vivamente nel completamento e nella metropolitana! la seconda possibilmente non in tempi biblici