00 19/12/2012 15:41
Domenica mattina ho partecipato alla visita guidata organizzata dalla Soprintendenza e da Metronapoli.
Forse sono cose che già sapete, ma la bellezza del sito va omaggiato con un mini resoconto.

L'impressione generale è di trovarsi in un "caos ordinato".
Guardi a sinistra e vedi i resti delle terme di età romana sull’antica banchina e il torrone dell’Incoronata.
Guardi a destra e vedi la grù a torre e le impalcature per la formazione della solettone (come nelle foto di Giò).
Un mix che fa capire quanto imponente sia il lavoro e soprattutto le difficoltà incontrate.

Ero armato di fotocamera, ma è stato detto all'entrata che foto e video erano assolutamente vietati. Inoltre eravamo "circondati" da due guardie giurate e da un responsabile di cantiere di SudMetro, quindi possibilità di scatto pari a zero.
La visita è durata un'ora e come prima "tappa" siamo stati accompagnati sul ciglio dello scavo del pozzo linea 6.
Lì la dottoressa (non ricordo il nome, ma doveva essere un'archeologa, perchè si notava che conoscesse tutti i dettagli) ci ha dato una planimetria (che dovevamo riconsegnare e che non sono riuscito a fotografare) dello scavo formato A3 su cui ci illustrava i vari ritrovamenti e la posizione delle 3 barche ritrovate anni fa.
Sulla planimetria erano indicati con colori differenti e che differenziavano le varie epoche dei ritrovamenti.
Su di essa era anche indicata la probabile linea di costa di 2000 anni fa circa, che partiva e inglobava tutta Piazza Municipio, come sappiamo, procedeva lungo via Depretis per terminare poi in Piazza Borsa.
Tipo così:

[IMG]http://i48.tinypic.com/2nsamok.jpg[/IMG]

Visto che quando parlava delle imbarcazioni ritrovate, la dottoressa non ha menzionato il fatto che poi verranno esposte in stazione nella parte museale, ho chiesto qualcosa in merito.
Mi ha detto che non è stato deciso niente e che le modifiche al progetto sono frequenti, per ovvi motivi, quindi esporre le barche comporterebbe prendere una decisione drastica:
1)Esporle in vasche trasparenti, lasciarle immerse in acqua e ricambiare quest’acqua periodicamente. Ciò comporterebbe anche un impegno economico.
2)Rivestirle di resine che permettano la conservazione del legno ed esporle normalmente. Ciò però comporterebbe la perdita del reale stato del legno (si vede che è archeologa! :D)

Infine ha detto che l’apertura è prevista a fine 2013.

Dopo la fine della visita, ho avvicinato il responsabile di cantiere per chiedere altre cose.
Anche lui diceva che l’apertura della stazione è prevista per “fine, fine, ma fine 2013” (cit.) con le due uscite di Via Medina e quella lato “San Carlo” (per capirci) e che nelle discenderie erano al lavoro in quel momento.
Che dire…speriamo!

Di seguito qualche foto da Castel Nuovo fatte il giorno prima.