Ragazzi, tornando al bellissimo discorso dell'evoluzione urbanistica della zona a partire da Carlo III, sebbene siamo ancora OT, vorrei chiedervi se convenite con me sul TOTALE dissenso per le scelte scellerate, da più di 100 anni a questa parte, di cancellare quasi del tutto la storia identitaria della città che, comunque la si veda, è stata per 1 secolo e mezzo capitale di un Regno indipendente (anche se talvolta "commissariato"). Questa operazione di cancellazione è partita evidentemente dalla toponomastica e, solo grazie proprio alla radicatissima identità della città, si è riuscito a salvare qualcosa (Piazza Carlo III, via Toledo, ecc.). Tuttavia, come è facile rilevare girando a piedi per la città, non esiste più una statua dei re che ci hanno governato e che erano Napolitani, non esistono strade, stazioni, musei, che richiamino alla memoria il nostro passato e consentano ai cittadini di conoscere la propria storia, quanto meno per sapere chi eravamo. In compenso ci dobbiamo sorbire, sempre a partire dalla toponomastica, strade del tipo "via vittorio emanuele II", "c.so vittorio emanuele III", "p.zza garibaldi", "c.so amedeo di savoia", "p.zza amedeo", ecc.ecc., gente che non ha mai governato qui, ma qui è venuta solo a chiedere. Senza considerare lo scempio più grave: la collocazione della statua del re savoiardo a p.zza del plebiscito - palazzo reale (per volere di suo figlio),insieme a tutte le altre statue delle dinastie che hanno governato in città. Con la differenza che il re savoriardo richiamato dalla statua fu quello che, dopo aver occupato con l'inganno la città, la depredò di tutti i suoi averi.
Mi piacerebbe che partisse dal Comune una campagna per riappropriarci, a partire dalla toponomastica, dei luoghi della nostra identità storica. Potrebbe essere un'ottima occasione per tutti, a partire dalle scuole, per riconsiderare il nostro percorso evolutivo.