Il Cielo di Napoli

Porto di Napoli

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    granpacco
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    00 16/02/2012 14:37
    Porto di Napoli




    Grande progetto Logistica e porti. Sistema integrato portuale di.



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    L’assegnazione da parte della Regione Campania dei 149 milioni di euro sulla programmazione 2015-2020 dei Fondi Europei consente l’ulteriore avanzamento del piano delle opere previste dall’Autorità Portuale di Napoli.

    Il piano delle opere (comprensivo dei fondi riassegnati dalla Ue sulla programmazione 2015-2020) comprende: dragaggio dei fondali del porto; costruzione di nuovi collegamenti viari e ferroviari al Terminal di Levante; secondo lotto realizzazione del nuovo sistema fognario ( il primo già concluso è stato finanziato con Fondi AP); bonifica dei fondali da ordigni bellici; rilevamento di reperti archeologici; restauro dell’edificio Immacolatella Vecchia.

    Del piano, dunque, delle opere facenti parte del Grande Progetto, sono terminati i lavori di bonifica di ordigni bellici presenti sui fondali (importo complessivo di 5 milioni di euro) e sono in corso i rilevamenti di relitti e reperti archeologici presenti sui fondali del porto (importo euro 1.280.905,00). Per il restauro dell’edificio dell’Immacolatella Vecchia è previsto che, entro il mese di settembre, sarà conclusa la gara d’ aggiudicazione dei lavori ( importo 6 milioni di euro).

    Sempre a partire dal mese di settembre l’Ufficio Tecnico dell’Autorità Portuale sarà impegnato a predisporre la gara per il dragaggio dei fondali il cui importo complessivo è di 45 milioni di euro.

    Per quanto riguarda l’opera denominata “collegamenti viari e ferroviari” al servizio del Nuovo Terminal di Levante la gara è stata aggiudicata ( importo complessivo 32 milioni di euro), ma si è in attesa del parere dell’Avvocatura dello Stato sull’opportunità di procedere alla stipula del contratto perché pende il ricorso alla Corte di Giustizia Europea da parte del secondo e terzo classificato. Per il secondo lotto dei lavori di rifacimento del sistema fognario, la gara è stata aggiudicata e i lavori partiranno nel giro di qualche mese ( importo complessivo 22 milioni di euro).

    Con fondi dell’Autorità Portuale e del Ministero delle Infrastrutture è stato realizzato il primo lotto dei lavori per la costruzione del nuovo sistema fognario per un importo pari a 6 milioni e 652 mila euro. Sono in via di ultimazione, sempre con fondi Ap e Ministero, i lavori: consolidamento banchina di levante molo Carmine ( euro 13 milioni e 200 mila), consolidamento banchina Immacolatella Vecchia ( euro 5 milioni); inizieranno a breve i lavori per la costruzione del nuovo depuratore nel piazzale del Carmine del costo di euro 4 milioni e quelli per il consolidamento della banchina Cesareo Console del costo di euro 13 milioni.

    RENDERING


    Darsena di Levante

    [Modificato da Mark Corleone 19/01/2017 17:50]
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    tutna
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    00 16/02/2012 14:44

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    - TYLER -
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    00 16/02/2012 18:08
    [Modificato da - TYLER - 16/02/2012 18:08]

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    M.Gomez
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    00 16/02/2012 19:21
    Novità sul progetto Waterfront del porto?
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    Brigante1981
    Post: 1.490
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    00 17/02/2012 14:27
    Re:
    M.Gomez, 16/02/2012 19.21:

    Novità sul progetto Waterfront del porto?




    Da quel che ricordo era stata risolta la questione mercati generali con la soprintendenza ma poi non si è saputo più nulla!

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    Brigante1981
    Post: 1.490
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    00 17/02/2012 14:56
    Darsena di Levante (lavori per 130 milioni di euro)
    Allora ragazzi... sono andato a spulciare nelle gare d'appalto del porto di napoli ed ho trovato l'aggiudicazione della gara d'appalto per i lavori del nuovo molo container denominato darsena di levante.

    Per chi non lo sapesse è la più importante opera degli ultimi 30 anni nel Porto di napoli e quando sarà finita renderà il porto di Napoli uno dei più importanti porti merci d'Europa.

    La gara è stata vinta dal un pool di consorzi e cooperative con sede a Cesena il 20 settembre 2010 ma l'autorità portuale ha docuto attendere l'esito del ricorso al consiglio di stato.. la sentenza è arrivata e in data 3 agosto 2011 è stato deliberato l'aggiudicamento definitivo...

    ...da quel che si legge in altre news del porto i commerciali da agosto sono già in giro per il mondo a chiudere contratti con le supermercantili che fino ad oggi non potevano attraccare al porto di napoli perchè non c'era una darsena abbastanza lunga per ospitarle, cosa che non accadrà con la darsena di Levante, quindi credo che i lavori siano in corso d'opera o giù di lì...

    potete scaricare la delibera d'aggiudicazione con ribasso d'asta cliccando qui
    [Modificato da Brigante1981 17/02/2012 14:57]

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    Brigante1981
    Post: 1.490
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    00 17/02/2012 15:24
    Porto Fiorito
    MARINA DI VIGLIENA



    Il Progetto
    il progetto prevede opere a terra e a mare

    Istanza concessione: 27 dicembre 2005

    Rilascio concessione: 3 aprile 2008

    Lavori preliminari: 2 gennaio 2009

    Inizio lavori: 12 settembre 2011

    Fine lavori prima parte: entro il 2013 - primi trecento posti barca, con annesso yacht club e area per il rimessaggio delle imbarcazioni

    Fine lavori seconda parte: entro il 2015 - realizzazione dell’intera struttura con 850 posti barca, viabilità interna, alloggi, ristoranti e centro Spa

    La planimetria del progetto a mare:


    Rendering opere a terra:
    Prima

    dopo


    Rendering di fine lavori in mare:


    Work in progress:
    [Modificato da Madeco 17/02/2012 16:40]

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    M.Gomez
    Post: 1.283
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    00 17/02/2012 16:02
    Novità sull'avanzamento dei lavori?
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    M.Gomez
    Post: 1.283
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    00 17/02/2012 16:04
    Grazie :) Se non sbaglio si era già parlato di questa notizia!
    [Modificato da M.Gomez 18/02/2012 12:21]
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    flapane
    Post: 438
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    00 17/02/2012 16:05
    A giudicare dalle foto (di quando sono?), la fine del 2012 mi sembra una previsione un po' troppo ottimistica...
    Si lavora anche per la stazione ferroviaria?

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    Brigante1981
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    00 17/02/2012 16:35
    Le ultime notizie dicono che il MarinaVigliena sarà presentato al Nauticsud 2012 in programma a Marzo a Napoli.
    Probabilmente in una prima fase saranno disponibili solo un terzo dei posti barca totali.
    [Modificato da Brigante1981 08/03/2012 14:02]

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  • Madeco
    00 17/02/2012 16:41
    Ho modificato le date di inizio e fine lavori
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    Brigante1981
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    00 17/02/2012 16:49
    Re:
    Madeco, 17/02/2012 16.41:

    Ho modificato le date di inizio e fine lavori




    Grande Madè.... ricordavo qualcosa del genenere ma non avendo dati certi mi ero attenuto a quelli del sito ufficiale

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    Brigante1981
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    00 17/02/2012 16:54
    Invito gli esperti di nautica e bacini ad analizzare il rendering del porto... non so se ci saranno colmate forate ma se non ci saranno ho il sospetto che lì dentro diventerà molto simile ad una palude considerando la presenza della scogliera a mare e il fatto che l'ingresso al porto è contro corrente... in pratica non vedo come possa entrare acqua pulita in porto per sostituire quella stagnante... ma sicuramente gli ingegneri ci avranno già pensato

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    bartol0
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    00 27/02/2012 14:38
    II progetto Otto milioni di euro per recuperare reperti archeologici, galere e vascelli in fondo al mare dal XVI secolo
    Museo a cielo aperto nel porto di Napoli

    I tesori del porto di Napoli. Il Grande Progetto che metterà a reddito tutti gli spazi del sistema portuale campano consentirà anche di valorizzare una grande risorsa, il recupero e il restauro dei relitti e dei reperti di archeologia navale presenti nei fondali del porto. Un piano ambizioso sul quale l'Europa investe complessivamente otto milioni di euro e che darà all'intero bacino partenopeo la possibilità di esporre in maniera organica testimonianze del passato ancora sepolte in fondo al mare e le centinaia e centinaia di reperti già recuperati nel corso degli anni. «Quella dei beni archeologici - spiega l'assessore alla risorsa mare della Provincia, Marco Di Stefano - è un capitolo quanto mai interessante perché finalmente c'è un piano organico che mette il porto di Napoli in condizione di sfruttare il suo tesoro storico che è particolarmente ricco. Basti pensare che in giro per il mondo siti con molto meno ricchi ospitano ogni anno milioni di persone in visita: mi riferisco - spiega Di Stefano - al vascello Vasa di Stoccolma, al vascello Victory a Portsmouth, alla fregata Costitution a Boston, al veliero Rickmer Rickmers ad Amburgo». Testimonianze interessanti a cui Napoli si appresta a rispondere con un elenco di relitti già individuati e che aspettano solo di riemergere: 5 galere dei 1597, un galeone spagnolo dei 1675, il vascello San Luigi dei 1734, il vascello San Giovanni del 780, la fregata Pallade dei 1799, il vascello Tancredi del 1799, il vascello San Gioacchino del 1799, la Gabarra Lampreda del 1799, il vascello Guiscardo del 1799, la corvetta Flora del 1799, il vascello San Ferdinando del 1820 e la pirofregata Carlo III dei 1857. Grazie agli studi effettuati da Armando Carola e ai rilievi del Centro studi subacquei fondato dallo stesso Carola con Antonio Di Stefano e Mario Rosiello oggi si conosce anche il posizionamento di questi relitti. E' chiaro, però, che una accurata indagine eseguita sia in porto che nell'avamporto potrebbe allungare enormemente l'elenco. C'è chi ipotizza che i relitti infondo al porto possano essere più di duecento. «Ecco perché - spiega ancora l'assessore Di Stefano - il progetto prevede un rilievo batimetrico per mettere in evidenza la presenza di oggetti emergenti dal fondale; un rilievo magnetico, un rilievo stratigrafico, un rilievo tipografico e la verifica di tutti i punti segnalati dalle strumentazioni elettroniche. Tutto questo deve avvenire senza limitare le attività portuali. Per questo l'indagine sarà di interesse mondiale nel settore della ricerca subacquea sia per il contenuto tecnico che scientifico». Su tutta la procedura, naturalmente, vigileranno i tecnici della Soprintendenza per i beni archeologici coordinati da Giuseppe Vecchio. Non a caso il piano di intervento compreso nel Grande Progetto prevede il rilevamento, il recupero e il restauro di relitti e reperti archeologici e l'allestimento di uno spazio da adibire a cantiere di restauro all'aperto e di spazi espositivi. L'area interessata ai rilievi sarà di circa 500mila metri quadrati divisi tra il porto storico e 1'avamporto. Relitti e reperti saranno restaurati in spazi aperti in modo da diventare, ancora prima di finire in un museo, un'attrazione per quanti vorranno assistere alle tecniche di recupero e restauro.


    Lo scenario
    Quei traffici sulle onde dei secoli

    Storicamente rilevante l'elenco dei relitti custoditi dal mare e che saranno recuperati. Eccoll: 5 galere del 1597, un galeone spagnolo del 1675, il vascello San Luigi del 1734, il vascello San Giovanni del 780, la fregata Pallade del 1799, il vascelloTancredi del 1799, il vascello San Gioacchinodel 1799, la Gabarra Lampreda del 1799, il vascello Guiscardodel 1799, la corvetta Flora del 1799, il vascello San Ferdinando del 1820 e la pirofregata Carlo III dei 1857.


    Il Mattino

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    Frullino, sei il mio battito d'ali
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    flapane
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    Registrato il: 13/02/2012
    00 27/02/2012 14:57
    Secondo me anche il museo dell'emigrazione dovrebbe avere collocazione nella zona del Porto, quasi a fungere da estremo opposto di Ellis Island.
    Riguardo la Constitution, l'ho visitata, e si deve attendere ore per poter entrare a bodo della nave a piccoli gruppi (guidati da un marinaio), arrivando turisti da ogni parte del Paese. Certo che qui si tratta ancora di farli riemergere... comunque l'idea è buona, sarebbe davvero bello poterli visitare, magari fra un centinaio d'anni se ne parla, dai.

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    granpacco
    Post: 3.439
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    00 29/02/2012 13:59
    Re:
    bartol0, 27/02/2012 14.38:

    II progetto Otto milioni di euro per recuperare reperti archeologici, galere e vascelli in fondo al mare dal XVI secolo
    Museo a cielo aperto nel porto di Napoli

    I tesori del porto di Napoli. Il Grande Progetto che metterà a reddito tutti gli spazi del sistema portuale campano consentirà anche di valorizzare una grande risorsa, il recupero e il restauro dei relitti e dei reperti di archeologia navale presenti nei fondali del porto. Un piano ambizioso sul quale l'Europa investe complessivamente otto milioni di euro e che darà all'intero bacino partenopeo la possibilità di esporre in maniera organica testimonianze del passato ancora sepolte in fondo al mare e le centinaia e centinaia di reperti già recuperati nel corso degli anni. «Quella dei beni archeologici - spiega l'assessore alla risorsa mare della Provincia, Marco Di Stefano - è un capitolo quanto mai interessante perché finalmente c'è un piano organico che mette il porto di Napoli in condizione di sfruttare il suo tesoro storico che è particolarmente ricco. Basti pensare che in giro per il mondo siti con molto meno ricchi ospitano ogni anno milioni di persone in visita: mi riferisco - spiega Di Stefano - al vascello Vasa di Stoccolma, al vascello Victory a Portsmouth, alla fregata Costitution a Boston, al veliero Rickmer Rickmers ad Amburgo». Testimonianze interessanti a cui Napoli si appresta a rispondere con un elenco di relitti già individuati e che aspettano solo di riemergere: 5 galere dei 1597, un galeone spagnolo dei 1675, il vascello San Luigi dei 1734, il vascello San Giovanni del 780, la fregata Pallade dei 1799, il vascello Tancredi del 1799, il vascello San Gioacchino del 1799, la Gabarra Lampreda del 1799, il vascello Guiscardo del 1799, la corvetta Flora del 1799, il vascello San Ferdinando del 1820 e la pirofregata Carlo III dei 1857. Grazie agli studi effettuati da Armando Carola e ai rilievi del Centro studi subacquei fondato dallo stesso Carola con Antonio Di Stefano e Mario Rosiello oggi si conosce anche il posizionamento di questi relitti. E' chiaro, però, che una accurata indagine eseguita sia in porto che nell'avamporto potrebbe allungare enormemente l'elenco. C'è chi ipotizza che i relitti infondo al porto possano essere più di duecento. «Ecco perché - spiega ancora l'assessore Di Stefano - il progetto prevede un rilievo batimetrico per mettere in evidenza la presenza di oggetti emergenti dal fondale; un rilievo magnetico, un rilievo stratigrafico, un rilievo tipografico e la verifica di tutti i punti segnalati dalle strumentazioni elettroniche. Tutto questo deve avvenire senza limitare le attività portuali. Per questo l'indagine sarà di interesse mondiale nel settore della ricerca subacquea sia per il contenuto tecnico che scientifico». Su tutta la procedura, naturalmente, vigileranno i tecnici della Soprintendenza per i beni archeologici coordinati da Giuseppe Vecchio. Non a caso il piano di intervento compreso nel Grande Progetto prevede il rilevamento, il recupero e il restauro di relitti e reperti archeologici e l'allestimento di uno spazio da adibire a cantiere di restauro all'aperto e di spazi espositivi. L'area interessata ai rilievi sarà di circa 500mila metri quadrati divisi tra il porto storico e 1'avamporto. Relitti e reperti saranno restaurati in spazi aperti in modo da diventare, ancora prima di finire in un museo, un'attrazione per quanti vorranno assistere alle tecniche di recupero e restauro.


    Lo scenario
    Quei traffici sulle onde dei secoli

    Storicamente rilevante l'elenco dei relitti custoditi dal mare e che saranno recuperati. Eccoll: 5 galere del 1597, un galeone spagnolo del 1675, il vascello San Luigi del 1734, il vascello San Giovanni del 780, la fregata Pallade del 1799, il vascelloTancredi del 1799, il vascello San Gioacchinodel 1799, la Gabarra Lampreda del 1799, il vascello Guiscardodel 1799, la corvetta Flora del 1799, il vascello San Ferdinando del 1820 e la pirofregata Carlo III dei 1857.


    Il Mattino



    hai capito l'avvocato quante barche aveva?


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    granpacco
    Post: 3.439
    Registrato il: 15/02/2012
    00 29/02/2012 14:01
    cmq sarebbe fantastico, ma stento a crederci, poi dove verrebbe costituito il museo?, non penso queste siano barchette
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    MiZaR-82
    Post: 3.774
    Registrato il: 13/02/2012
    Admin
    00 29/02/2012 14:14
    Sarebbe meraviglioso, altroché. Sarebbe, certo. Sperem ;)

    Piuttosto, brigà mi interessa la questione dei Magazzini generali. Quella schifezza sparirà dalla faccia della terra o no (assieme ai suoi compari, mi pare non sia l'unico scatolone di cemento da disintegrare)? A che sta la questione?

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    granpacco
    Post: 3.439
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    00 29/02/2012 15:34
    Re:
    MiZaR-82, 29/02/2012 14.14:

    Sarebbe meraviglioso, altroché. Sarebbe, certo. Sperem ;)

    Piuttosto, brigà mi interessa la questione dei Magazzini generali. Quella schifezza sparirà dalla faccia della terra o no (assieme ai suoi compari, mi pare non sia l'unico scatolone di cemento da disintegrare)? A che sta la questione?



    non possono abbatterlo, quindi hanno pensato di inglobarlo in un recupero del waterfront, ci sarà un recladding, attualmente sbrigata sta matassa, resta il problema dei militari che non vogliono sloggiare


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