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Napoli solidale | Iniziative e associazioni

Ultimo Aggiornamento: 15/12/2016 14:59
11/12/2013 12:34
 
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quando il prossimo è amato e servito...
Bella iniziativa

www.unsaccodivita.org/

Dona un sacco di vita ad un barbone

Appuntamento napoletano sabato 14 dicembre ore 21:30

Divulgatelo anche su facebook

www.facebook.com/events/688548781185839/?notif_t=plan_user...

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La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso

05/12/2014 10:24
 
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Quanto vi piace questa Napoli?

Questi sono i volontari della notte (c'è posto per tutti quelli interessati chiaramente)

:applausi:

:napoli:








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La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso

05/12/2014 15:47
 
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encomiabili :applausi:

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Salutandovi indistintamente..

http://www.pianofortegioiello.it/
09/12/2014 19:36
 
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mi piacciono sti volontari della notte. dove li becco?
10/12/2014 00:43
 
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Ti ho mandato l'invito alla loro pagina facebook
Lì si pubblicano gli eventi in programma

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La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso

09/11/2016 11:13
 
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Apre i battenti a Napoli e non sarà il solito supermercato dove poter riempire il carrello di spesa per poi pagare alla cassa.

"Arca, l’Emporio della Solidarietà", è un'iniziativa solidale che darà l’opportunità alle persone in grave difficoltà economica della zona di Bacoli e di Monte di Procida di comprare cibo e beni di prima necessità non pagando in contanti, ma con ore di volontariato caricate a titolo di punti su una speciale card.


Il market solidale è in via Cappella a Monte di Procida, al confine con Bacoli, e gli ipotetici clienti saranno selezionati, tramite un protocollo d’intesa, dai servizi sociali dei due comuni napoletani. Si tratta di 40 famiglie che prima parteciperanno a un corso di formazione per imparare a relazionarsi con il prosismo, e poi riceveranno una tessera a punti da ricaricare tramite ore di volontariato. Sarà con questa card piena di "punti di solidarietà" che pagheranno la propria spesa. Una volta terminati, potranno ricaricare con nuove ore di volontariato.

Il progetto non ha usufruito di contributi pubblici ed è stato portato avanti grazie alla collaborazione tra l'associazione locale "La Casetta Onlus" e la "Fondazione Progetto Arca Onlus", che ha sede a Milano. "A Milano, a Roma, ora a Napoli, e domani in altre città italiane, Progetto Arca vuole essere presente per aiutare le famiglie in difficoltà che hanno il bisogno e il diritto di riprendersi e ricominciare a vivere", ha spiegato a Alberto Sinigallia, presidente della Fondazione milanese.

"Aiutare per noi significa innanzitutto soddisfare i bisogni primari attraverso beni semplici proprio come quelli alimentari, ma significa anche guardare oltre l’assistenza, credendo in un futuro di autonomia e integrazione sociale per tutti", ha sottolineato Senigallia. "Questo è il valore imprescindibile della dignità della persona".

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10/11/2016 09:51
 
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Sarà il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli ad ospitare, nei giorni 11 e 12 Novembre, l’edizione 2016 della Fiera dei Beni Comuni, uno dei più importanti appuntamenti su volontariato, terzo settore e solidarietà in Italia.

Giunta alla sua ottava edizione, l’iniziativa promossa dal CSV Napoli vuole puntare i riflettori sui temi della sussidiarietà, della sostenibilità, della finanza etica e dell’economia solidale.

Due giornate di condivisione per riflettere sul rispetto dei beni comuni e sulla fattibilità di una loro gestione condivisa, per ripensare in modo critico gli stili di vita, per diffondere buone prassi e sensibilizzare all’adozione di comportamenti consapevoli.

La Fiera dei Beni Comuni da sempre rappresenta un luogo privilegiato di confronto tra esponenti istituzionali, rappresentanti del mondo del non profit, imprese e cittadini sulle sfide da affrontare e gli impegni da intraprendere per rafforzare i legami della comunità e contribuire al miglioramento della qualità della vita di tutti.

Anche quest’anno ci saranno convegni, seminari e workshop, mentre le associazioni di volontariato racconteranno la loro attività con stand espositivi ed altre iniziative.

Ricco il programma:
si inizia venerdì 11 alle 9 con l’inaugurazione, alla quale parteciperanno il presidente del Csv Napoli Nicola Caprio, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e il presidente del Consiglio Regionale della Campania Rosetta D’Amelio.

A seguire, il percorso partecipato “Laboratorio Beni Comuni”: una serie di tavole rotonde nelle quali si confronteranno sindaci, amministratori della provincia di Napoli ed esponenti del mondo del volontariato italiano.

Ampio spazio verrà dedicato alle nuove generazioni, con due seminari interamente dedicati ai giovani e con la “caccia al tesoro: alla ricerca dei Beni Comuni”: un modo per conoscere e rispettare i beni della città attraverso il gioco e il divertimento, che coinvolgerà oltre 100 studenti di scuole di Napoli e provincia.

Sempre venerdì 11, prevista la tavola rotonda “Economia e Solidarietà” con l’intervento, tra gli altri, del sottosegretario al Welfare Luigi Bobba e del presidente del Csvnet Stefano Tabò. Sabato 12, invece, a partire dalle 9 si parlerà di disagio minorile, relazione con la comunità, decrescita felice in due diversi seminari. Nel pomeriggio, seminario su finanza, sobrietà e felicità. La Fiera dei Beni Comuni è inserita nel network nazionale “I Cantieri del Bene Comune”.

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15/12/2016 14:59
 
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La Paranza: ecco come si trasforma un sogno in realtà

Come può un gruppo di ragazzi proveniente da uno dei quartieri considerati più a rischio della città divenire una cooperativa di 20 persone con possibilità di assumere?

Vincenzo Porzio, 31 anni, della Cooperativa La Paranza racconta come è nato un sogno che ha recuperato 10522 mq di patrimonio artistico e che ha ricevuto il sostegno di grosse fondazioni private, sponsorship e ha saputo contribuire alla creazione di un modello di rete esempio per gli studiosi di turismo e innovazione sociale.

“Eravamo un gruppo di amici che cominciavano ad essere sempre più consapevoli dell’abbandono in cui versava il Rione Sanità ma altrettanto consapevoli che il nostro quartiere aveva tutte le risorse necessarie per poter costruire un cammino di autosviluppo. All’epoca frequentavamo la parrocchia di Santa Maria della Sanità, punto di aggregazione del quartiere, quando arrivò nel 2000 Don Antonio Loffredo che è stato poi il motore di tutto. Con lui incominciammo a fare dei viaggi di piacere, nelle capitali europee o con i campi scuola. All’epoca non sapevamo che Don Antonio stava facendo per noi un’operazione di formazione e di team building.

I viaggi ci facevano tornare arrabbiati…

Il confronto con altre città ci rendeva ancora più consapevoli dei tesori del nostro territorio e di quanto, rispetto alle capitali europee, questi tesori fossero pressochè nascosti, come sotto la cenere, abbandonati, non valorizzati. Noi nel nostro quartiere vedevamo la bellezza e pensavamo che questa bellezza potesse essere visibile anche agli altri. Queste riflessioni ci hanno portato a gestire in modo amatoriale le Catacombe di San Gaudioso che si trovano sotto la Basilica di Santa Maria alla Sanità, che all’epoca versavano in stato di completo abbandono,
e poi…”

E poi…

il gruppo di amici incomincia a gestire sempre più le visite alle Catacombe organizzando visite serali, durante le quali hanno modo di conoscere tanti bei napoletani, napoletani che rimangono affascinati dalla loro energia e che decidono uno dopo l’altro di sostenerli in questa avventura. Conoscono Ernesto Albanese di L’Altra Napoli Onlus, associazione di manager napoletani che nn vivono più a Napoli ma che vogliono sostenere lo sviluppo della città.

Insieme con Don Antonio Loffredo nasce un matrimonio d’intenti, così mentre i ragazzi si impegnano nello studio di strategie e nella progettazione culturale per la valorizzazione dei siti storici del quartiere, l’Altra Napoli Onlus si occupa del reperimento dei fondi necessari allo sviluppo di un progetto più ampio.

La Cooperativa La Paranza nasce nel 2006.

Dal 2006 al 2008 si lavora allo studio di soluzioni e alla tessitura di una rete di energie positive con le altre realtà del territorio, con altre fondazioni private napoletane ma anche del Nord Italia finchè nel 2008 arriva la svolta, con la vincita di un bando di Fondazione CON IL SUD: i ragazzi pesentano un progetto di riapertura delle Catacombe di San Gennaro a Capodimonte, anch’esse all’epoca abbandonate, e insieme al sostegno delle fondazioni investono 1 milione di euro nel loro progetto di riqualifica di siti dal raro e preziosissimo valore storico e culturale.

I ragazzi lavorano tutto il giorno e investendo le loro entrate nuovamente nel progetto.

Le Catacombe di San Gennaro sono affidate dal Vaticano all’Arcidiocesi e dall’Arcidiocesi alla Cooperativa La Paranza e dopo ancora tanto lavoro di riqualifica nel 2010 viene inaugurato l’impianto di illuminazione con la visita serale “Lux in Tenebris”, evento che registra il sold out. Per la Cooperativa questi anni di dedizione e passione oggi si sono trasformati in numeri: nel 2006 ci furono 5000 visitatori, quest’anno sono stati registrati circa 70000 visitatori, con 20 persone assunte che guardano al futuro con sorriso. Hanno dai 20 ai 30 anni…

Vincenzo Porzio: “Per noi è particolarmente significativo questo progetto, perchè è un esempio per l’italia che proviene dal Sud, da Napoli, dal Rione Sanità…Per la serie gli ultimi saranno i primi!

Quindi quali sono gli ingredienti vincenti per trasformare un sogno in realtà?

“Un gruppo di giovani amici legati dal filo dell’amicizia, uomini visionari capaci di assumersi tutte le responsabilità come Don Antonio Loffredo, il sostegno di chi crede in te, come nel nostro caso le fondazioni private come Fondazione CON IL SUD, Fondazione Vismara, Fondazione Un Raggio di Luce e altri ancora…”

Quali invece i fattori che possono distruggere un sogno?

“A volte la mancaza di una visione più ampia, così come incidono molto la diffidenza e la gelosia e anche la mancanza di capacità di lavorare in team. E’ importante scegliere bene i partner e con loro trovare lo sforzo di trovare la parola che mette insieme e che mai divide.

Noi abbiamo una massima: il polipo si cuoce nella acqua sua…Bisogna che le incomprensioni si cuociano con calma senza arrivare ad uno scontro. Lo scontro crea inimicizia, invece è importante che le cose vadano dette nel modo giusto. E poi gli obiettivi e le informazioni vanno sempre condivise in modo chiaro con partecipazione: la Paranza si riunisce ad un tavolo tondo dove ognuno dice la sua e dove ognuno contribuisce all’incontro con lo stesso peso specifico.”

Vincenzo, un aggettivo per descrivere Napoli?

“Difficile descriverla! Però posso dirvi come la vedo: una bella donna che dorme sotto una coperta di comunicazione sbagliata, di scandali e luoghi comuni e che aspetta di essere svegliata, forse proprio dai napoletani stessi!”

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