Saviano se ne va
ci lascia e se ne va
Lo scrittore riparte, lascia Napoli all'indomani dell'
assoluzione dei boss dei Casalesi Bidognetti e Iovine.
I due erano accusati di aver minacciato lui e la giornalista (oggi anche senatrice Pd) Rosaria Capacchione durante il processo "Spartacus". I giudici hanno condannato solo l'avvocato dei malavitosi, Michele Santonastaso.
"Una giornata difficilissima. Otto ore in Tribunale a Napoli molte delle quali di accusa a me e al mio lavoro. Condannato Santonastaso, avvocato dei boss (l'esecutore) per minacce mafiose, e assolti i boss Iovine e Bidognetti, ovvero i mandanti" aveva commentato Saviano, su facebook il giorno dopo la sentenza che ha fatto molto discutere. "Grazie a chi in questi giorni mi è stato vicino, dandomi quello che poteva, doni, parole. Chi una preghiera. Non lo dimentico" ha scritto ancora l'autore di "Gomorra".
E ancora al social, lo scrittore deluso, ha affidato il suo saluto alla città attraverso i versi eloquenti di una nota canzone di Paolo Conte: "Via, via, vieni via di qui. Niente più ti lega a questi luoghi, neanche questi fiori azzurri. Via, via, neanche questo tempo grigio, pieno di musiche e di uomini che ti son piaciuti". Accanto ai versi, una foto all'interno di un aereo, quello che probabilmente lo ha riportato negli Stati Uniti.
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La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso