Al Primo Maggio dell'Orgoglio Antirazzista e Meridionale parteciperanno:
DA NAPOLI:
Eugenio Bennato, Enzo Gragnaniello, 99 Posse, Jovine, Ciccio Merolla, Daniele Sepe, Foja, La Maschera, Maldestro, Franco Ricciardi, Tommaso Primo, Tartaglia Aneuro, Speaker Cenzou, Sud Express, Assurd, Asya, Cultural Boo Team, Peppoh, Oyoshe, Dope One, Tueff, Joe Petrosino, Blindur, Batà ngomà, Valentina Stella, Alan Wurzburger, ‘O Rom, Mazurk, Capone & BungtBangt, MALMÖ, Mbarka Ben Taleb, Aldolà Chivalà, Loredana Daniele, Gnut, Gino Fastidio e Balsamo, Mujeres Creando, La Pankina Krew, Mariotto, Francesca Fariello, Francesco Sansalone, Ventinove e Trenta, Capatost, Francesco Di Bella, Chiodo Fisso.
DAL MALI:
Baba Sissoko
DALLA SPAGNA:
Tonino Carotone, Barcellona Gipsy Klezmer Orchestra
DA MILANO:
Vallanzaska, Esa, Flaco Punx
DA ROMA:
Muro del canto, Rak
DA ASCOLI PICENO:
Clavers Gold
DA FOGGIA:
Mimmo Epifani
DA PALERMO:
Picciotto & Gold Diggers
(line up in aggiornamento)
Presenta Gianni Simioli con:
Paolo Caiazzo, Peppe Iodice, Cecilia Donadio, Francesco Paoloantoni
Intervengono gli scrittori “Terroni Uniti”:
Luca Delgado, Rosario Dello Iacovo, Pino Imperatore, Antonella Cilento, Gianluca Calvino, Maura Messina, Maurizio de Giovanni, Michele Serio, Massimo Torre, Enza Alfano, Letizia Vicedomini, Claudio Finelli, Giovanni Meola, Gaetano Di Vaio.
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Siamo appena tornati da Pontida!
Siamo gli attivisti, gli artisti, i musicisti, i cantanti, le studentesse e gli studenti che hanno organizzato il Festival che il 22 Aprile hanno dissacrato la roccaforte leghista con musica e i mille colori dell'Italia antirazzista.
Siamo terroni perché difendiamo il nostro territorio: lo difendiamo dai rifiuti, dalla malavita, dallo sfruttamento, dalla finanza predatoria.
Il tour dei terroni non è che all’inizio. La prossima tappa? Ovviamente Napoli.
Il primo maggio saremo in piazza per cantare, suonare, ballare insieme come abbiamo fatto sul pratone di Pontida per dare voce nel modo più forte possibile alle tante esperienze di resistenza che oggi continuano ad animare il nostro meridione.
Abbiamo scelto il primo maggio per una ragione ovvia: la festa dei lavoratori e delle lavoratrici. Che a Sud diventa la festa ribelle dei lavoratori a nero, dei lavoratori sfruttati, della manodopera dell’informale, delle vittime clandestine del caporalato.
Siamo andati a Pontida a ribadire che le idee di solidarietà, di rifiuto della guerra, di antirazzismo hanno casa ovunque. Ora saremo nella nostra prima casa per pretendere che essa sia liberata da ogni marchio, da ogni pregiudizio, da ogni politica di marginalizzazione, privatizzazione, indebitamento, avvelenamento, sfruttamento.
Sono già tantissimi gli artisti che hanno aderito alla nostra proposta.
Mentre in Europa si ingrandisce il potere delle compagini politiche eversive e guerrafondaie, mentre i pochissimi uomini al vertice decidono della vita e della morte di migliaia di persone, noi pensiamo che da Sud debba venire il grido di riscossa: non ci fermiamo!
Ci vediamo a Piazza Dante!