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Napoli | Street art

Ultimo Aggiornamento: 05/10/2019 19:57
15/02/2018 09:14
 
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In altri contesti non sarebbe dispiaciuto, ma ormai l'andazzo è considerare sul piano artistico centro e periferia allo stesso modo. Solo che la stragrande maggioranza degli elementi del centro ha già una grande dose di artisticità, come anche questi elegantissimi muretti, ma questo purtroppo non lo si capisce. I cd. graffiti sono stati una manifestazione artistica nata nel contesto degradato delle periferie anonime, oggi te li ritrovi pure su una chiesa duecentesca... oppure su un muro che pur bianco o vuoto entra in un complesso sistema di bellezza costituito da un palazzo o anche un rione. Insomma dove l'arte già c'è. Poi ci sono i casi singoli, ma per me si deve partire dall'assunto di prima come base.
15/02/2018 13:08
 
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Re:
CityclassR4, 15/02/2018 09.14:

In altri contesti non sarebbe dispiaciuto, ma ormai l'andazzo è considerare sul piano artistico centro e periferia allo stesso modo. Solo che la stragrande maggioranza degli elementi del centro ha già una grande dose di artisticità, come anche questi elegantissimi muretti, ma questo purtroppo non lo si capisce. I cd. graffiti sono stati una manifestazione artistica nata nel contesto degradato delle periferie anonime, oggi te li ritrovi pure su una chiesa duecentesca... oppure su un muro che pur bianco o vuoto entra in un complesso sistema di bellezza costituito da un palazzo o anche un rione. Insomma dove l'arte già c'è. Poi ci sono i casi singoli, ma per me si deve partire dall'assunto di prima come base.



Il discorso, in linea teorica, è giustissimo e mi trova d'accordo.
Ma parte da una premessa, secondo me, sbagliata, ma sicuramente opinabile: che il centro storico abbia già una grande dose di artisticità.
Il centro storico non è un unicum, ha tanti singoli luoghi artistici, ma tanti altri sono assolutamente dei cessi a cielo aperto, per mantenersi su un linguaggio tecnico.
Entra un po' nella retorica autoreferenziale napoletana, ritenere che ogni muretto del centro, ogni palazzo e ogni slargo sia magico ed autentico. Spesso, invece, ci si trova semplicemente di fronte a luoghi malconci, squallidi, privi di un senso estetico.

In realtà, il recupero totale del centro deve scegliere una delle due strade:
1) buttare giù un buon terzo degli edifici, malmessi, opprimenti, oramai sfregiati dalle superfetazioni, senza un reale pregio architettonico;
2) "colorare" l'esistente, renderlo caratteristico, unico, fare del "caos" e dell'anarchia una scelta estetica tipizzante.

La terza opzione, a mio parere, è dispendiosa, inutile ed irrealistica: restaurare l'esistente, portare tutto quanto c'è al suo meglio. Costerebbe uno sproposito, non potrebbe essere mantenuto manco una settimana per via del tessuto sociale che popola il centro e sostanzialmente non sarebbe niente di che, palazzi su palazzi che danno su vicoli strettissimi non è che siano fatti per essere ammirati nel loro splendore architettonico - che, ripeto, spesso manco c'è.

Perdonate la franchezza, ma io preferisco il murales al muretto in mattoni, tra i due non c'è dubbio di dove vi sia del pregio artistico e dell'originalità. Poi, figuriamoci, tra un muretto taggato e sgarrupato ed un muretto tenuto come dio comanda, figuriamoci, preferisco il secondo.
[Modificato da smerlo 15/02/2018 13:09]
15/02/2018 14:22
 
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Perché la prima opzione è low Cost?
15/02/2018 15:56
 
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Re: Re:
smerlo, 15/02/2018 13.08:

CityclassR4, 15/02/2018 09.14:

In altri contesti non sarebbe dispiaciuto, ma ormai l'andazzo è considerare sul piano artistico centro e periferia allo stesso modo. Solo che la stragrande maggioranza degli elementi del centro ha già una grande dose di artisticità, come anche questi elegantissimi muretti, ma questo purtroppo non lo si capisce. I cd. graffiti sono stati una manifestazione artistica nata nel contesto degradato delle periferie anonime, oggi te li ritrovi pure su una chiesa duecentesca... oppure su un muro che pur bianco o vuoto entra in un complesso sistema di bellezza costituito da un palazzo o anche un rione. Insomma dove l'arte già c'è. Poi ci sono i casi singoli, ma per me si deve partire dall'assunto di prima come base.



Il discorso, in linea teorica, è giustissimo e mi trova d'accordo.
Ma parte da una premessa, secondo me, sbagliata, ma sicuramente opinabile: che il centro storico abbia già una grande dose di artisticità.
Il centro storico non è un unicum, ha tanti singoli luoghi artistici, ma tanti altri sono assolutamente dei cessi a cielo aperto, per mantenersi su un linguaggio tecnico.
Entra un po' nella retorica autoreferenziale napoletana, ritenere che ogni muretto del centro, ogni palazzo e ogni slargo sia magico ed autentico. Spesso, invece, ci si trova semplicemente di fronte a luoghi malconci, squallidi, privi di un senso estetico.

In realtà, il recupero totale del centro deve scegliere una delle due strade:
1) buttare giù un buon terzo degli edifici, malmessi, opprimenti, oramai sfregiati dalle superfetazioni, senza un reale pregio architettonico;
2) "colorare" l'esistente, renderlo caratteristico, unico, fare del "caos" e dell'anarchia una scelta estetica tipizzante.

La terza opzione, a mio parere, è dispendiosa, inutile ed irrealistica: restaurare l'esistente, portare tutto quanto c'è al suo meglio. Costerebbe uno sproposito, non potrebbe essere mantenuto manco una settimana per via del tessuto sociale che popola il centro e sostanzialmente non sarebbe niente di che, palazzi su palazzi che danno su vicoli strettissimi non è che siano fatti per essere ammirati nel loro splendore architettonico - che, ripeto, spesso manco c'è.

Perdonate la franchezza, ma io preferisco il murales al muretto in mattoni, tra i due non c'è dubbio di dove vi sia del pregio artistico e dell'originalità. Poi, figuriamoci, tra un muretto taggato e sgarrupato ed un muretto tenuto come dio comanda, figuriamoci, preferisco il secondo.

non c'è alcuna vanagloria napoletana, infatti ho detto che ci sono i casi singoli, ma in questi casi un muretto bello ed elegante (fatto alla stessa maniera!) che altrove viene restaurato non può essere trattato diversamente altrove, manco questo fosse posto in periferia. Una cosa un po' "discriminatoria" non ti sembra?

Senza contare che nel mio discorso non entra per nulla un criterio di natura "urbanistica", a me interessa dire che se la superficie ha un proprio senso artistico e oltre, oppure contribuisce a un senso artistico più organico e importante per me non si fa nulla punto.
[Modificato da CityN 15/02/2018 15:59]
15/02/2018 16:53
 
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Anche a me non piace l'idea di realizzare un murales su di un muretto bello ed elegante che meritava solo una ripulitura.
Come pessimo trovo quello realizzato in via Mezzocannone.
Bello si ma realizzato in quel contesto diventa un elemento di degrado, di prevaricazione degli altri.
Va bene in una stazione disadorna stile circumvesuviana , potrebbe andar bene sotto la forma di trompe-l'oeil sul fianco di un edificio lasciato nudo da un palazzo diroccato della Pignasecca, a taverna del ferro.
Bisogna invece combattere in modo feroce il vandalismo diffuso nel centro storico e non solo che colpisce chiese, monumenti palazzi.
Non si tratta solo di inutili graffiti, murales ma anche un infinità di scritte e tag.
Quando sono in compagnia di turisti stranieri è la prima cosa che notano (insieme agli escrementi di cane, ed alla guida folle).
Non riescono a comprendere questo scarso rispetto dei residenti verso la propria città.
Se vogliamo fare un salto di qualità nell'ambito del turismo dobbiamo lottare contro il vandalismo e seguire la strada di Palermo che investe in ristrutturazioni di qualità (spesso si tratta di edifici abbandonati e quindi più semplici da ristrutturare).
Intensificare il programma centro storico Unesco, per iniziare un nuovo ciclo, subordinare gli interventi di restauro all'eliminazione di superfetazioni del dopoguerra.
Vedi edifici in cui è incardinata Porta Nolana: devi eliminare i balconi abusivi del dopoguerra e permettere di leggere la murazione non risolveresti niente con un murales.

Giusto per fare un esempio di come siamo messi


Poste Palermo



Poste Napoli

Un po' di videosorveglianza , qualche cancellata no?! un po' di lotta all'abusivismo ...Proprio non si può fare?!?
[Modificato da Nuvola.CdN 15/02/2018 16:58]
25/02/2018 10:14
 
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Re: Re: Comincia domani a San Giovanni il grande murales di Diego Maradona
Mark Corleone, 14/02/2018 18:53:




Mark Corleone, 15/02/2017 11:02:

Comincia domani giovedì 16 febbraio già dalle prime ore del mattino la realizzazione di uno straordinario murales in via Taverna del ferro nel cuore del quartiere San Giovanni, una delle zone più popolari di Napoli. Il murales sarà realizzato dell'artista napoletano Jorit - che sarà sul posto domani dalle otto - e che ha già realizzato altre bellissime opere in città come il San Gennaro a Forcella. L'opera, alla cui realizzazione l'Amministrazione comunale, attraverso vari assessorati e la Municipalità, ha offerto importanti supporti di natura logistica ed organizzativa, nasce anche con l'obiettivo di contribuire alla riqualificazione di un pezzo importante del quartiere e raffigurerà coprendo le intere facciate laterali di due edifici, il volto di Diego armando Maradona e di un bambino. Sarà il più grande murales del campione argentino. Jorit - che nasce a Quarto ma vive ed opera a Napoli - anche grazie a donazioni di cittadini realizzerà il murales in un mese.




jorit ha iniziato i lavori per la seconda facciata della palazzina di cui si parla in questo articolo. dovrebbe quindi raffigurare un bambino






proseguono i lavori per questo murales che sono avvenuti in due step: nel primo, il muro è stato riempito con delle "scritte" che altro non sono che una poesia di Germana Bruno, "Il Piccolo Principe", sull’autismo. Un gesto “preparatorio” al vero murales:





e ci sto soltanto io,
non parlo o ti confondo
con strano chiacchierio,
saltelli e gesti strani
col corpo e con le mani
e fisso su qualcosa
lo sguardo mio si posa,
ti chiedi cosa penso,
ti sembro senza senso.
Son alte e forti mura
Costruite intorno a me,
ti faccio un po’ paura,
non sono come te.
È un altro mondo il mio
e tu non riesci a entrare
diversa lingua ho io
e tu non sai capire.
Se solo vuoi provare,
se prendi l’astronave,
potrai da me atterrare
e forse anche capire,
perché, in ogni viaggio,
un nuovo paesaggio
ti apre gli occhi e il cuore,
per renderti migliore



poi il secondo step, con la realizzazione definitiva del murales (ancora work in progress):




a Piazzetta Ottocalli sta prendendo forma l'omaggio a Caruso, opera dell’artista Corrado Teso sul muro dell’edificio in cui ha sede il Commissariato di PS Stella San Carlo che fino a ieri ospitava cartelloni pubblicitari e da sabato identificherà il quartiere come il luogo di Enrico Caruso (che nacque proprio qui).

Il progetto, a cura dell’ associazione ProLoco 4M, dell'associazione Terra e della Parrocchia dei Santi Giovanni e Paolo (che se non sbaglio ha adottato anche l'aiuola antistante), è stato "inaugurato" ieri in occasione dei 145 anni dalla nascita del tenore (nato il 25 febbraio) nonostante incompleto a causa delle forti piogge che ne hanno ritardato la realizzazione.

Il 24 febbraio infatti c'è stato un incontro pubblico alla Chiesetta della Madonna dell’Arco di Napoli a Via Sangiovanniello, a pochi passi dalla casa che gli diede i natali, proprio per ricordare l'anniversario della nascita nel quartiere del grande tenore.




verrà realizzato un murales anche su questo palazzo nel rione traiano:




Infine, il comune ha inaugurato un nuovo progetto di comunicazione istituzionale chiamato ‘Discovering Street Art Naples‘ che, attraverso una pagina facebook dedicata, racconta il potenziale espressivo dell’arte di strada, svelando la realizzazione delle opere di creatività urbana che hanno valenza sociale, artistica e culturale.

Come si legge sul sito expartibus, l’azione si inserisce nell’ambito di un più ampio progetto di coordinamento, valorizzazione e sistematizzazione degli interventi di Creatività Urbana, che vede come soggetto attuatore il tavolo interassessorile istituito già con una delibera del 2016, che, attraverso il “Patto per la Street Art – Bene Comune”, disciplina l’utilizzo di spazi urbani da destinarsi alle opere di street art.

Soggetti protagonisti sono gli artisti ed i territori che, in sinergia con le azioni promosse dal tavolo, regalano alla città nuove ed affascinanti espressioni artistiche, viatico di bellezza e scoperta di luoghi “altri” rispetto ai classici itinerari dell’arte e della cultura, primo passo di più ampi processi di riqualificazione.
[Modificato da Mark Corleone 25/02/2018 11:08]
03/03/2018 10:05
 
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Mark Corleone, 25/02/2018 10:14:



a Piazzetta Ottocalli sta prendendo forma l'omaggio a Caruso, opera dell’artista Corrado Teso sul muro dell’edificio in cui ha sede il Commissariato di PS Stella San Carlo che fino a ieri ospitava cartelloni pubblicitari e da sabato identificherà il quartiere come il luogo di Enrico Caruso (che nacque proprio qui).

Il progetto, a cura dell’ associazione ProLoco 4M, dell'associazione Terra e della Parrocchia dei Santi Giovanni e Paolo (che se non sbaglio ha adottato anche l'aiuola antistante), è stato "inaugurato" ieri in occasione dei 145 anni dalla nascita del tenore (nato il 25 febbraio) nonostante incompleto a causa delle forti piogge che ne hanno ritardato la realizzazione.

Il 24 febbraio infatti c'è stato un incontro pubblico alla Chiesetta della Madonna dell’Arco di Napoli a Via Sangiovanniello, a pochi passi dalla casa che gli diede i natali, proprio per ricordare l'anniversario della nascita nel quartiere del grande tenore.







Completato, o quasi (foto mia):
[Modificato da Mark Corleone 03/03/2018 10:09]
03/03/2018 11:29
 
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Muro cieco di scarto nonché di cinta, zona subperiferica con contesto particolare (guardare dietro), disegno realistico e "come comanda Iddio".

Perfetto. 110 e lode.
15/03/2018 20:20
 
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Re: Re: Re: Comincia domani a San Giovanni il grande murales di Diego Maradona
Mark Corleone, 25/02/2018 10:14:



proseguono i lavori per questo murales che sono avvenuti in due step: nel primo, il muro è stato riempito con delle "scritte" che altro non sono che una poesia di Germana Bruno, "Il Piccolo Principe", sull’autismo. Un gesto “preparatorio” al vero murales:





e ci sto soltanto io,
non parlo o ti confondo
con strano chiacchierio,
saltelli e gesti strani
col corpo e con le mani
e fisso su qualcosa
lo sguardo mio si posa,
ti chiedi cosa penso,
ti sembro senza senso.
Son alte e forti mura
Costruite intorno a me,
ti faccio un po’ paura,
non sono come te.
È un altro mondo il mio
e tu non riesci a entrare
diversa lingua ho io
e tu non sai capire.
Se solo vuoi provare,
se prendi l’astronave,
potrai da me atterrare
e forse anche capire,
perché, in ogni viaggio,
un nuovo paesaggio
ti apre gli occhi e il cuore,
per renderti migliore



poi il secondo step, con la realizzazione definitiva del murales (ancora work in progress):






niccolò:

Lo scugnizzo Niccolò che guarda Maradona, si completa il murale di Jorit a San Giovanni




[Modificato da Mark Corleone 15/03/2018 20:21]
15/03/2018 20:31
 
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Non si è capito chi sia quel ragazzo.
16/03/2018 10:02
 
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non mi pare proprio che guardi Maradona.
Mi sembra che entrambi guardino il mare! o al massimo la caserma della finanza li vicino.

__________________________
Sono Brigante1981 ma gli amici mi chiamano BRIG!
16/03/2018 15:52
 
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Infatti.

Comunque la panoramica fa vedere come sia davvero brutta la periferia di San Giovanni, tra Pazzigno e Taverna del Ferro...
31/03/2018 11:53
 
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Dalla pagina Facebook INWARD:

"Buongiorno dal Parco dei Murales Ponticelli!

In questi giorni Fabio Petani è all'opera per realizzare il settimo grande murale di Napoli Est dedicato al valore e alla conoscenza del territorio. Proprio per questo l'intervento di street art è anche ispirato alla ricerca di Aldo Merola, botanico napoletano tra i più rilevanti direttori dell'Orto Botanico Napoli, a cui sono intitolati il complesso residenziale e il lungo Viale che costeggia la Villa Comunale di Ponticelli.

L'opera è coordinata da INWARD ed è realizzata in partnership con Linvea.

Seguiteci per scoprire quale grandissimo fiore sta per sbocciare nella periferia orientale di Napoli
09/04/2018 10:16
 
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Re:
Jiigen, 31/03/2018 11.53:

Dalla pagina Facebook INWARD:

In questi giorni Fabio Petani è all'opera per realizzare il settimo grande murale di Napoli Est dedicato al valore e alla conoscenza del territorio. Proprio per questo l'intervento di street art è anche ispirato alla ricerca di Aldo Merola, botanico napoletano tra i più rilevanti direttori dell'Orto Botanico Napoli, a cui sono intitolati il complesso residenziale e il lungo Viale che costeggia la Villa Comunale di Ponticelli.



Ancora dalla stessa pagina:

È sbocciato il fiore più grande di Napoli Est!

Si intitola "‘O sciore cchiù felice" (anche titolo di una suggestiva canzone degli Almamegretta) la settima grande opera di street art realizzata in questi giorni da Fabio Petani nel Parco dei Murales Ponticelli, dedicata al valore del territorio ed ispirata alla ricerca di Aldo Merola, botanico tra i più rilevanti direttori del Real Orto Botanico di Napoli.

Oltre agli inserti floreali richiesti dai bambini del Parco, protagonista dell'opera è un Gigaro Chiaro (Arum Italicum), specie a distribuzione mediterranea, presente nel Vallone di San Gennaro. Nell'antichità, il Gigaro era considerato pianta magica, apotropaica, capace di allontanare gli spiriti maligni. Proprio per questo veniva posto nelle culle per proteggere i neonati e si diceva potesse donare amore a chi in amore era più sfortunato.

INWARD Osservatorio sulla Creatività Urbana ha prodotto la nuova opera in partnership con Linvea e grazie alla preziosa collaborazione del Real Orto botanico di Napoli - Università degli Studi di Napoli "Federico II".

03/07/2018 09:33
 
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Dalla pagina fb di Capocelli

Questa mattina a Montesanto c’era l ’opera di street art che ha il volto di un bimbo, che richiama alla mente il piccolo Mattia. Una bellissima opera d’arte di un significato immenso. Quando ho visto spuntare questo visino ho sorriso ed ho potuto anche io conoscere la storia di questo bambino, di Mattia.
È bellissimo come un murales possa trasmettere tanto.
Come un disegno possa raccontare storie e permearle nei meandri , nei vicoli di una città piena di contraddizioni.
L’associazione fondata dai genitori di Mattia, Simona Marrazzo e Francesco Fagnoni, che da anni ha ottenuto oltre 1.600 opere donate da artisti di fama mondiale e con queste ha sostenuto decine di famiglie disagiate con bambini gravemente ammalati, l’associazione nasce dalla necessità di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle difficoltà di chi è affetto da una malattia rara ed è dedicata alla memoria del piccolo scomparso nel 2015, affetto dalla sindrome di Sandhoff, patologia caratterizzata dalla degenerazione del sistema nervoso centrale.
L'artista che ha eseguito il murales è David Vecchiato, tra i più noti e attivi street artist italiani, sulla scena editoriale artistica dagli inizi degli anni ’90..
Complimenti alla bellezza e alla bravura di questo artista che ha saputo raccontare una storia attraverso un disegno ed ha saputo emozionare chiunque lo vedesse.

(Rosanna Laudanno)
03/07/2018 09:38
 
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Da la Repubblica Napoli:

Vico Lungo Gelso, quartieri Spagnoli. inaugurazione dell' opera in legno dal titolo "Bud", realizzata dall'artista scultore Mario Schiano, in collaborazione con l'associazione "La voce dei Quartieri Spagnoli" in onore a Bud Spencer (nome d'arte di Carlo Pedersoli) a due anni dalla scomparsa.

Foto qui
04/07/2018 23:44
 
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Utente [inside]
Nuovi murales

Sede Emergency in via Luca Pacioli a Ponticelli, da Nafir e FRZ



Campo Sportivo in via del Clivio a San Pietro a Patierno, da Khamoosh


Antica Cantina Sepe in via Vergini alla Sanità, sempre da Nafir


Via Montagna Spaccata a Pianura, da Jorit



[Modificato da Coma White 04/07/2018 23:53]

__________________________
Ristoranti pub e locali di Napoli http://bastachesemagna.wordpress.com/
Piste e percorsi ciclabili di Napoli http://goo.gl/maps/1YoYv
05/07/2018 09:19
 
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:^^^ Wow!

Di Jorit a via Montagna spaccata ce ne sarebbero anche altre. Ad esempio questa dedicata a Davide Bifolco.

Dalla Dichiarazione universale dei diritti dell' infanzia





[Modificato da Jiigen 05/07/2018 09:20]
05/07/2018 13:28
 
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jorit è un'artista eccezionale, non deve parlare, ma come artista è tra i migliori al mondo
05/07/2018 13:52
 
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luca.pagano, 05/07/2018 13.28:

jorit è un'artista eccezionale, non deve parlare, ma come artista è tra i migliori al mondo


Deve scrivere perché il suo messaggio è importante.o credete che gli artisti sono solo quattro disegnini?
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