Girando alla Fnac, dove c'è una sezione di libri su Napoli, ho trovato niente di meno che la Divina Commedia tradotta in napoletano. Un'opera meravigliosa, ancor più tenendo conto che la traduzione non è stata fatta parola per parola, ma ricreando le rime delle tipiche terzine dantesche. Questo a riprova di quanto il napoletano sia una lingua con dignità e cultura
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«I napoletani non hanno voluto giudicarmi a ragion veduta; io però ho la coscienza di avere fatto sempre il mio dovere, ad essi rimarranno solo gli occhi per piangere» cit. Francesco II delle Due Sicilie (1861)