Porto di Napoli

Mi sembra un'ottima cosa. Speriamo che anche per Napoli si muovano in fretta

ildenaro.it/imprese-e-mercati/168-imprese-e-mercati/78401/rfi-entro-10-anni-stazioni-in-10-porti-italiani-c-e-anche-quello-d...

Aaaah i corsi e i ricorsi storici... Chissà se tra un tot di anni non si rifaranno gli stessi ragionamenti che alcuni decenni fa comportarono la fortissima riduzione della presenza ferroviaria nei porti, in particolare nel nostro dove c'era proprio una stazione presso il molo grande-angioino (sostituita poi dal terminale ferroviario incluso nella stazione marittima)

Puoi illuminarmi sui ricorsi storici? Non ho memoria storica, scusa il gioco di parole.

Da mercoledì prossimo l'alibus partirà dall'interno del porto e arriverà a Capodichino passando sempre per la stazione di piazza Garibaldi. Un servizio che mette in linea, dunque, porto, stazione e aeroporto offrendo la possibilità di utilizzare le corse anche come collegamento interno del porto. In pratica l'Alibus partirà da una piazzola esterna al piazzale Angioino e seguendo la viabilità portuale raggiungerà l'Immacolatella Vecchia dove è prevista la fermata per i viaggiatori di Porta di Massa quelli che utilizzano i traghetti in arrivo e in partenza, appunto, dalla stazione marittima di Porta di Massa (l'immacolatella dista solo trecento metri dalla stazione marittima di Porta di Massa). Da qui l'Alibus proseguirà verso l'uscita dalla viabilità portuale di piazzale Pisacane per andare su via Marina e, quindi, verso la stazione centrale. Grazie alla collaborazione con l'Eav, l'Alibus garantirà anche un collegamento all'interno del porto, tra il piazzale Angioino e l'Immacolatella Vecchia. Un tratto che si potrà percorrere gratuitamente e che sostituisce di fatto il collegamento interno al porto che è stato soppresso.

Questo servizio, comunque, è solo il primo step, altri sono allo studio con l'Anm e presto verranno annunciati nuovi servizi pubblici che collegheranno direttamente gli snodi più importanti della viabilità portuale. Ci sarà anche un collegamento diretto con la stazione marittima di Porta di Massa.

di Antonino Pane
Un solo museo per raccogliere i reperti marini e la storia dell'immigrazione. Non più due location come si era paventato in passato, ma una, l'edificio degli ex magazzini generali, quel cubo rosso maestoso realizzato dall'architetto Marcello Canino a due passi da piazza Municipio. La risorsa mare può dare i suoi frutti anche mostrando la storia marinara di una città.



I risultati ottenuti a Genova, più di duecentomila visitatori in un anno, ha convinto l'Autorità di sistema portuale del Tirreno centrale che bisogna rompere gli indugi e spingere verso la realizzazione del progetto. Pietro Spirito, il presidente dell'Ente che accorpa i porti di Napoli, Salerno e Castellammare, è convinto che le sedi vadano accorpate e che l'edificio realizzato da Marcello Canino ha le caratteristiche giuste per mettere insieme la storia marinara di Napoli e le testimonianze dell'immigrazione. «Gli ex magazzini generali - ha detto - ben si prestano a questa realizzazione. Il museo, così, verrà a trovarsi a pochi passi dalla stazione marittima, dal molo Beverello e dalla stazione del metrò. Uno snodo importante per l'attività crocieristica e, in generale, per il turismo legato al movimento portuale».


Prende corpo, dunque, il museo del mare e dell'immigrazione negli ex Magazzini Generali del porto. Un progetto voluto con determinazione da un Comitato promotore costituito da 38 soci tra cui Propeller Club di Napoli, Unione degli Industriali, Confcommercio e altri enti pubblici e privati. Non a caso alla presentazione ufficiale, prevista giovedì, parteciperanno tecnici e imprenditori: Filippo Cavuoto, Giuseppe D'Amato, Luciano Garella, Gennaro Matacena. E, poi, per la Regione, l'assessore alle Attività Produttive Amedeo Lepore e per il Comune, l'assessore alla Cultura, Nino Daniele.



«Da anni lavoriamo per dare alla città - spiega Umberto Masucci, componente del Comitato di gestione dell'Autorità di sistema - un museo in grado di raccogliere i reperti archeologici raccolti in fondo al mare, gli attrezzi della storia marinara napoletana e le testimonianze legate all'immigrazione. Gli spazi degli ex magazzini generali sono ideali per questa attività perché sorgono in un'area cerniera tra il porto e la città. Naturalmente - ha continuato Masucci - nella fase iniziale questa attività dovrà convivere con gli spazi utilizzati dalla Snav; in futuro, però, il museo potrà avere un maggiore respiro». Il grande cubo progettato da Marcello Canino negli anni 40 potrebbe raccogliere tutte le testimonianze legate alla storia del mare di Napoli.

www.ilmattino.it/napoli/citta/napoli_magazzini_generali_porto-2215...

Dal Corriere del Mezzogiorno

Dopo la possibile riapertura del molo San Vincenzo un altra bella notizia....

Mare ed emigrazione, ecco il museo del Porto

Il progetto per i Magazzini generali: costerà 40 milioni, il sì della Soprintendenza

Sezione Trasversale

Render da troppart



Da Vimeo

Nuvola.CdN, 24/01/2017 11.15:

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Dal Corriere del Mezzogiorno

Dopo la possibile riapertura del molo San Vincenzo un altra bella notizia....

Mare ed emigrazione, ecco il museo del Porto

Il progetto per i Magazzini generali: costerà 40 milioni, il sì della Soprintendenza

Sezione Trasversale

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riporto tutto l'articolo che mi sembra abbastanza interessante:

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Nel penultimo piano regolatore del Porto dovevano essere rasi al suolo. Ma la Soprintendenza li ha posti sotto tutela e ora diventeranno il fiore all’occhiello del rilancio dello scalo marittimo. I Magazzini generali, un enorme contenitore da novemila metri quadrati, negli anni avrebbero dovuto accogliere di tutto, dal grande cinema multisala alle multinazionali dello shopping. Invece dalla chiusura hanno ospitato solo degrado. Dopodomani, il Propeller (ore 17.30) alla Lega navale del Molosiglio presenterà il progetto per realizzare nell’edificio abbandonato un polo museale di grande respiro che custodirà tutte le testimonianze della storia marittima napoletana e, contemporaneamente, quelle sull’emigrazione. Esposizione che tanto tempo fa era prevista all’Immacolatella ma che ora viene accorpata al Museo del Mare perché, come ha spiegato il nuovo presidente dell’Autorità Pietro Spirito, «non deve nascere un porto museo ma un museo nel porto».

Al progetto ci sono già trentotto adesioni. Da Umberto Masucci presidente del Propeller, a Confindustria, dagli armatori ai rappresentanti di Comune e Regione. Incassato il sì della Soprintendenza e perché i Grandi magazzini diventerebbero così il contenitore ideale dei tantissimi reperti trovati negli scavi del metrò. Le navi romane quasi integre rinvenute a piazza Municipio, ad esempio, sono destinate a diventarne l’attrazione principale. E poi le grandi testimonianze dell’epoca angioina, i pezzi di relitti delle navi della flotta borbonica affondata nel Golfo dall’ammiraglio Nelson nel 1798. «Nel rapporto con il mare Napoli non ha costruito imperi, come altre città italiane, ma ha consolidato uno straordinario patrimonio culturale ed economico. L’istituzione di un Museo del Mare colmerebbe una colpevole lacuna e rappresenterebbe un polo di attrazione culturale e turistico», è scritto nell’incipit del progetto che è curato da Gennaro Matacena. Tutto questo quanto costerebbe? «Circa 40 milioni — spiega — tra ristrutturazione e sale espositive. Ci sono novemila metri quadrati in cui allocare il polo del mare e dell’emigrazione. Parte di essi però è destinata ad attività economiche che dovrebbero creare reddito e quindi far autofinanziare il museo. Come un polo dello shopping, locali e bar». Prevista anche una terrazza sul Golfo.

All’incontro del Propeller ci sarà anche Pietro Spirito che nel museo crede molto. «La copertura economica non è un problema, i fondi del Grande progetto prevedono un restyling soprattutto nella parte che si affaccia verso la città. La difficoltà è condividere, programmare la governance. Ma mi sembra che siamo sulla buona strada». Sarebbe un bel regalo per la città. «Sì, stiamo portando a compimento una questione che affronta due aspetti: quella della grande storia marittima di Napoli e dell’emigrazione. I reperti? Ce ne sono già tantissimi. Da quelli trovati negli scavi del metrò, a iniziare dalle navi romane, ai reperti borbonici. Il Porto ha poi un archivio enorme sull’emigrazione. Foto, documenti, oggetti. Ovviamente va tutto catalogato. E ci sono già contatti con altri musei per lavorare insieme, come quello di Bagnoli. La Soprintendenza ha già detto sì». E con Comune e Regione ci sarebbe già l’intesa.

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Nuvola.CdN, 24/01/2017 11.20:

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Render da troppart

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Nel seguente video invece possiamo ammirare la proposta per un Museo del Mare e della Navigazione nell'edificio dei Magazzini Generali nell'area portuale di Napoli (Comitato Promotore Museo del Mare di Napoli) ad opera di TroppArt sas di Francesco Minervini:

sinceramente preferirei che le navi romane rimanessero nella stazione municipio ma va beh, spero solo che i nuovi progetti portino al riavvicinamente della città al mare, quei muri conteiners tir hanno fatto perdere del tutto il feeling con il mare.

Il progetto sarà quello del 2004

Magazzini generali, il museo del mare e dell’emigrazione nel porto si farà. Entro la fine dell’anno il presidente dello scalo Pietro Spirito conta di mettere a gara il progetto esecutivo che sarà realizzato dalla società vincitrice della gara internazionale nel 2004. "Ripristineremo la struttura secondo la volumetria originaria del Canino – precisa Spirito - e l’idea è di concepire un museo dell’emigrazione come attività del passato e del futuro". Insomma, non sarà legato soltanto alla vecchia idea di emigrazione ma potrebbe aprirsi anche al nuovo concetto di migrazione, più legato alla cronaca dei nostri giorni. In più l’università Parthenope concentrerà nella struttura nascente tutte le attività legate all’economia del mare e all’interno sorgeranno anche incubatori d’impresa per giovani che vogliono puntare sulle loro idee. Il progetto da 40 milioni, è stato presentato ieri alla Lega Navale dal Propeller Club, alla presenza di un gruppo di imprenditori.

napoli.repubblica.it/cronaca/2017/01/26/foto/porto_il_museo_del_mare_e_dell_emigrazione_nel_porto_si_fara_-1569...

I reperti di piazza Municipio devono stare a piazza Municipio.

Poi tutte le caccavelle trovate sott'acqua che vogliono le possono mettere là dentro.

grazie a dio quella cosa oscena del progetto euvè, almeno per quando riguarda i magazzini generali, pare non venga realizzato.

Preferisco questo vecchio.

credo invece che proprio il progetto euvè sarà realizzato ma come prevedibile che fosse viene "aggiornato" o se vogliamo razionalizzato.

CRIME 80, 27/01/2017 00.54:

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grazie a dio quella cosa oscena del progetto euvè, almeno per quando riguarda i magazzini generali, pare non venga realizzato.

Preferisco questo vecchio.

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bubolazza, 27/01/2017 10.33:

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credo invece che proprio il progetto euvè sarà realizzato ma come prevedibile che fosse viene "aggiornato" o se vogliamo razionalizzato.

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in realtà c'è un po' di confusione sull'argomento.


il progetto vincitore del 2004 è proprio quello di euvé (con il concorso di nausicaa)! tuttavia quel progetto prevedeva la totale demolizione dei magazzini poi bocciata dalla sovraintendenza : nel 2008 il nuovo soprintendente Stefano Gizzi fa sapere che l’opera architettonica progettata negli anni ’40 da Marcello Canino va tutelata, non certo abbattuta. Nel 2009 si giunge a un compromesso: si potrà smantellare solo una parte della struttura, creando così lo spazio per un nuovo piazzale, e lasciando in piedi circa il 70% come testimonianza storica, da ristrutturare e destinare all’accoglienza dei turisti(FONTE corriere del mezzogiorno). la revisione di quel progetto ha poi portato dunque a questo:

CRIME 80, 13/05/2013 23.53:

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[IMG]http://i47.tinypic.com/ngsei9.jpg[/IMG]


[IMG]http://i46.tinypic.com/242hkkh.jpg[/IMG]


[IMG]http://i49.tinypic.com/15gf0nb.jpg[/IMG]


[IMG]http://i46.tinypic.com/9vbl8l.jpg[/IMG]

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tuttavia nell'articolo postato da madeco si legge:

Madeco, 26/01/2017 22.16:

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Il progetto da 40 milioni, è stato presentato ieri alla Lega Navale dal Propeller Club, alla presenza di un gruppo di imprenditori.

napoli.repubblica.it/cronaca/2017/01/26/foto/porto_il_museo_del_mare_e_dell_emigrazione_nel_porto_si_fara_-1569...

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che è questo:

Mark Corleone, 24/01/2017 11.35:

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Nel seguente video invece possiamo ammirare la proposta per un Museo del Mare e della Navigazione nell'edificio dei Magazzini Generali nell'area portuale di Napoli (Comitato Promotore Museo del Mare di Napoli) ad opera di TroppArt sas di Francesco Minervini:

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quindi molto probabilmente o i giornalisti non ci hanno capito nulla oppure non ci ha capito nulla pietro spirito

Nessuno ci capisce una mazza di scopa

Secondo me è aberrante.
Seppur un'idea degna e condivisibile quella del museo del mare (che io avrei fatto 1000 volte nel molo San Vincenzo), quell'involucro... quella struttura pesante e impattante è per me solo uno scempio da buttare giù.
L'unica cosa buona del vecchio progetto del water fornt era proprio la scomposizione del "casermone" dei magazzini generali, che magari tendeva a snellirlo un pò, qui addirittura si aumenta la cubatura con una copertura sul tetto... a me fa proprio schifo.

Buttateli giù di notte vi prego!

TDM_88, 27/01/2017 15.17:

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Secondo me è aberrante.
Seppur un'idea degna e condivisibile quella del museo del mare (che io avrei fatto 1000 volte nel molo San Vincenzo), quell'involucro... quella struttura pesante e impattante è per me solo uno scempio da buttare giù.
L'unica cosa buona del vecchio progetto del water fornt era proprio la scomposizione del "casermone" dei magazzini generali, che magari tendeva a snellirlo un pò, qui addirittura si aumenta la cubatura con una copertura sul tetto... a me fa proprio schifo.

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QUOTE al 1000 per 1000 solo in italia si può pensare di vincolare una delle opere più brutte ed impattanti mai concepite dal genere Umano! preservarne poi la sua struttura originale(cesso pubblico) in previsione di un suo recupero è da ritardati mentali

TDM_88, 27/01/2017 15.17:

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Secondo me è aberrante.
Seppur un'idea degna e condivisibile quella del museo del mare (che io avrei fatto 1000 volte nel molo San Vincenzo), quell'involucro... quella struttura pesante e impattante è per me solo uno scempio da buttare giù.
L'unica cosa buona del vecchio progetto del water fornt era proprio la scomposizione del "casermone" dei magazzini generali, che magari tendeva a snellirlo un pò, qui addirittura si aumenta la cubatura con una copertura sul tetto... a me fa proprio schifo.

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92 minuti di applausi! È un edificio che mi ha sempre fatto ribrezzo: sarò ignorante io in materia, ma proprio non capisco perché sia stato vincolato dalla Soprintendenza.

Perché è edilizia di gusto monumentale dell'immediato secondo dopoguerra, edilizia anche d'autore (Marcello Canino)