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Napoli EST | Progetti per l'area est della città (notizie e aggiornamenti)

Ultimo Aggiornamento: 01/08/2020 18:08
25/07/2017 18:47
 
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bubolazza, 25/07/2017 18.24:

Brigante io ci sono passato oggi e da quando vidi che stavano istallando i pali dell illuminazione qualche mese fa è tutto uguale..

Ma ti pare che per rifare mezza carreggiata ci voglia tutto stp tempo?



5 mesi fa
alan shore, 27/02/2017 14.45:



goo.gl/maps/XPXjv5bCjM32

3 mesi per 300 metri di strada?



avrei dovuto aggiungere "speriamo!"...

ricordo che i lavori di via brecce + via ferraris + via gianturco sono iniziati ad aprile 2015 e dovevano concludersi entro il 30 dicembre 2015, questo il video del comune sul loro inizio:


www.youtube.com/watch?v=4R1hvv_vj2s

[Modificato da alan shore 25/07/2017 18:49]
25/07/2017 19:37
 
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su via brecce ormai non mi esprimo più li ho bestemmiati tutti i santi per lo schifo che hanno fatto.

per il resto :facepalm:

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Salutandovi indistintamente..

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26/07/2017 10:25
 
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che è uno scandalo sono daccordo... ma qualche operaio io l'ho visto a vi ferraris. La mia obiezione era sul "sono Fermi", in realtà, sono lentissimissimi.
Trovo ancora più scandalosa la situazione di via Marina, dove si procede davvero lentamente se si considera la mole di lavoro che manca ancora...

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Sono Brigante1981 ma gli amici mi chiamano BRIG!
26/07/2017 14:49
 
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e va bé è più veloce un bradipo morto ok? :lol:

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04/08/2017 12:35
 
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Accesi i nuovi lampioni su via Marina.
04/08/2017 22:56
 
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azz. chissà che resa da la nuova illuminazione a led.
05/08/2017 16:59
 
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a tal proposito, sono passato ieri sera in via ferraris, nel tratto coi lavori in corso e metà carreggiata chiusa. i nuovi lampioni a led sono solo su un marciapiede e sporgono fino a centro strada. così l'illuminazione è insufficiente, i marciapiedi sono bui.
05/08/2017 17:15
 
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a ponticelli la situazione è da terzo mondo. credo sia il quartiere peggio messo della città. e invece di risolvere i problemi, si chiudono le scuole e si invita la gente ad andarsene.


A Napoli est la terra brucia da settimane vicino a una scuola

Fumarole e una discarica abusiva a cielo aperto, a due passi da una scuola, l’istituto tecnico Marie Curie. Succede a via Argine, strada di collegamento tra Napoli Est e il centro della città dove gomme, plastiche ed amianto bruciano da settimane nonostante gli interventi dei vigili del fuoco.

“Lì c’era una folta vegetazione – racconta alla Dire Roberto Malfatti di Napoli Zeta – che non permetteva di scorgere quella discarica. Ora si vede ad occhio nudo: quei cumuli di rifiuti sono alti oltre 4 metri. C’era una enorme albero in quella zona, era considerato il polmone verde della zona. Ma sotto c’era ben altro”. In quell’area, all’incrocio tra via Argine e via Nifo dove c’erano un ex bitumificio e un ex saponificio, oggi ci sono carcasse di auto, resti d’amianto, pezzi di ferro e plastica bruciata, misti a rifiuti urbani. Una bomba ecologica a ridosso di una delle strade più trafficate della periferia di Napoli che dal primo esposto inviato dai residenti il 20 luglio al sindaco Luigi de Magistris, a vigili del fuoco, polizia locale, procura della Repubblica e prefettura di Napoli continua a bruciare.


Il primo intervento dei pompieri, che ha consentito di spegnere in prima battuta i roghi, risale allo scorso 17 luglio. Un’operazione che ha permesso di individuare “focolai di incendio con fumi acri – si legge nell’esposto in possesso della Dire – per combustione di sterpaglie e rifiuti” e i focolai non sono limitati a quelli presenti sulla superficie del terreno “ma alcuni provengono dal piano interrato di un manufatto semidiroccato” e completamente abbandonato. E a tutela dell’incolumità pubblica, la polizia municipale ha diffidato il custode della scuola Marie Curie e i proprietari degli immobili vicini alla discarica, in via Nifo e via Argine, ad “allontanarsi dalle abitazioni fino alla completa cessazione dei fumi da incendio” e a tenere “ermeticamente chiuse” porte, finestre e balconi.


www.dire.it/31-07-2017/136633-a-napoli-est-la-terra-brucia-da-due-settimane-vicino-a-una-scuolafoto-...



Ponticelli nel degrado, tra cumuli di rifiuti e continui roghi tossici

In alcune strade di Ponticelli si fa anche fatica a respirare. Colpa dei roghi che hanno bruciato giardini, sterpaglie, parchi pubblici e terreni privati abbandonati all’incuria. Fiamme che hanno avvolto in queste settimane anche i rifiuti scaricati abusivamente in vie, rotonde e viadotti trasformati in discariche.

In via Virginia Woolf ha preso fuoco anche una vecchia fabbrica. «Produceva solventi», dicono i residenti. Non c’è più nulla. La struttura è ridotta a un rudere, circondata da cenere. Da qui per giorni si sono alzate minacciose fumarole. Segno evidente che c’era qualcosa che bruciava ancora nonostante gli incendi domati dai vigili del fuoco. Il consiglio della sesta municipalità ha approvato un ordine del giorno e nella disperata richiesta d’aiuto ha scritto a presidente del consiglio, prefetto, capo della protezione civile, governatore, sindaco, assessori e Asl per chiedere lo spegnimento totale dei roghi e interventi di bonifica.

Per la municipalità non ci sono dubbi: si tratta di incendi dolosi, appiccati per far scomparire rifiuti interrati illegalmente, una follia che causa danni incalcolabili all’ambiente. All’angolo tra via Woolf e via Argine un fruttivendolo vende cocomeri sistemati sulla sua Apecar. Incurante della diossina che continua a sprigionarsi nel cielo. C’è da chiedersi come faccia a resistere per ore in un luogo dove l’aria è irrespirabile.

Cittadini esasperati propongono anche una class action contro i roghi tossici e contro le istituzioni che non intervengono, come se volessero cancellare un problema semplicemente ignorandolo. Chiamano in causa il Comune, lo accusano di essersi dimenticato di quest’area.

In via de Meis ricordano ancora con terrore le fiamme che si sono diffuse nel piccolo boschetto. "Erano alte dieci metri, siamo dovuti fuggire. Ho portato via i miei figli. Qui non si può più vivere". Ci sono i roghi che cancellano il verde urbano e quelli che bruciano i rifiuti disseminati un po’ ovunque tra Ponticelli e Barra. In via Mastellone e via Bartolo Longo dopo molte segnalazioni ieri mattina sono intervenuti i camion dell’Asìa. L’obiettivo è raccogliere parte dei rifiuti che si sono accumulati. C’è di tutto: elettrodomestici, mobilia, vestiario, persino giocattoli. Ma anche materiale di cantiere. Una vera discarica che sorge a pochi passi da un insediamento di nomadi.

A girare per gli stradoni del quartiere che circondano i grandi parchi e le case popolari costruiti dopo il terremoto, la sensazione è quella dell’abbandono. Neanche il nuovo Ospedale del mare, inaugurato a più riprese dalla Regione, sembra portare benefici. Tra tanto degrado c’è però un’oasi. Si chiama “Casetta dei pensionati” e come suggerisce il nome è un piccolo spazio di verde attrezzato con annesso campo di bocce dove quotidianamente si sfida un gruppo di anziani. Vittorio Maiello, 80 anni, ex autista, ogni mattina provvede a curare il giardinetto.

"Se non ci fosse lui anche quest’area sarebbe immersa nel degrado" conferma Gaetano Soria, che sui roghi ha una idea tutta sua: "È stata una fortuna che sono scoppiati gli incendi, almeno hanno fatto pulizia di spazzatura e topi. Era impossibile persino camminare a causa dei ratti, enormi che spuntavano dalle sterpaglie". Carmine Di Napoli, ex portuale, vive da 40 anni a Ponticelli, ed è arrabbiatissimo con il Comune: "È completamente assente, è come se avesse cancellato questo quartiere dal resto della città".

napoli.repubblica.it/cronaca/2017/08/03/news/ponticelli_nel_degrado_tra_cumuli_di_rifiuti_e_continui_roghi_tossici-17...
07/09/2017 03:45
 
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Oggi sono passato per via Marina.
Non l'avessi mai fatto :cry: !
Il percorso è stato il seguente: esco alle 10.30 dalla tangenziale a Corso Malta. Primo stop di diversi minuti per arrivare al semaforo. Arrivato al semaforo svolto a destra e per arrivare a piazza Nazionale sono stato altri 5-6 minuti. Da Piazza Nazionale si camminava decentemente e mi sono ribloccato sotto la Statua di Garibaldi. Nella piazza sono saltati diversi dissuasori, è stato sradicato un albero e non ho visto una calditoia che sia stata una nei pressi del marciapiede. Piazza Garibaldi, dicevo, era stranamente ordinata tant'è che al primo verde tutto sono scattati come un orologio svizzero. Io faccio tutta la piazza in pochi secondi, arrivo senza problemi a Corso Lucci. Avevo una commissione da fare e potevo decidere di prendere la tangenziale dopo sia tornando indietro sia facendomi tutto il giro di via Marina. Ho voluto vedere lo stato dei lavori.
Purtroppo non ho potuto fare foto.
Si intravedono dei netti miglioramenti. In direzione Municipio, la strada è a buon punto (in alto mare la rotonda altezza deposito stella polare). Hanno rifatto marciapiedi ed una mini ciclabile. Dico mini perché è stretta e due bici in due sensi di marcia opposti non ci passano. Arrivato al primo incrocio all'altezza quasi di Piazza Mercato per intenderci, dove ci sono le torri aragonesi, ho invertito il senso di marcia per andare a prendere l'autostrada. Da quel momento è iniziato il calvario. 45' quasi fermo. Polizia municipale che non esiste e lavori fatti un po' a capocchia (marciapiede fatto a tratti, ciclabile sempre stretta e mi sono sembrati veramente tanti i tombini al centro della carreggiata, cosa che forse potevano eliminare/ spostare visti i tanti mesi di lavori).
Non oso immaginare cosa succederà con il rientro di tutti e l'inizio delle scuole.
[Modificato da zola89@ 07/09/2017 03:47]

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Amo Napoli nonostante le sue contraddizioni!
07/09/2017 09:59
 
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La ciclabile non è stretta :^^^ . Semplicemente è ad un unico senso di marcia per ogni rispettiva carreggiata.
07/09/2017 11:02
 
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Abbiamo scoperto il motivo del traffico a napoli, troppi curiosi dei cantieri ad intasare la città in auto! :lol:

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07/09/2017 11:26
 
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Re:
Mark Corleone, 07/09/2017 09.59:

La ciclabile non è stretta :^^^ . Semplicemente è ad un unico senso di marcia per ogni rispettiva carreggiata.




Vero, è così. Però secondo me, parlo da fruitore della bici in zona Napoli est, una sola corsia è problematico per una questione importante: non consente sorpassi; in caso di ciclista più lento davanti bisognerà accodarsi e/o attendere che si fermi e ti faccia passare.

Però amen, ci saranno stati motivi validi per farla così. La probabile conseguenza è che nei tratti di unica corsia per senso di marcia, si preferisca di utilizzare comunque la carreggiata carrabile.
07/09/2017 11:40
 
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A parte il fatto che a parlare di "sorpassi ciclabili", qui a Napoli che non si avvicina neppure a Bologna per la mole di due ruote a pedali, mi fa quantomeno sorridere, bisogna aspettare la reale possibilità di percorrere la pista per capire meglio dimensioni e prendere le dovute mosse.

Carreggiata carrabile da usare perché "non c'è spazio lungo la pista"...? Cos'è, un dispetto 2.0?

Le dimensioni della ciclabile sono queste perché già è tanto che siano state fatte a dispetto della larghezza delle carreggiate "a motore" (probabilmente la condizione per ottenere fondi...). Poi avere lungo un asse viario pesante una ciclabile standard su un lato come a Furigrotta forse forse avrebbe portato difficoltà e pericoli in più
07/09/2017 11:49
 
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vabé in ogni caso parliamo di bici che non hanno un volume così grosso (al netto delle dimensioni del ciclista :hihi: ). una scampanellata e il ciclista lento accosta un po' al bordo del marciapiede per favorire il sorpasso. non parliamo mica del tour de france.
07/09/2017 13:17
 
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Non è un dispetto, e non è questione di fare il tour de france. Semplicemente non si va tutti alla stessa velocità; basta percorrere il tratto sul via Caracciolo per comprendere che sorpassare non equivale per forza ad andare a 50 all'ora.
Qui se uno è lento, invadi l'altra corsia e superi.


Certo, già averla la ciclabile è una rivoluzione e questo è un altro discorso, ciò non toglie che la ciclabile così come sarà ha questa criticità, e se la mole di bici aumenta come è auspicabile, per il ciclista lento di turno ci potrebbero essere diversi ciclisti da far passare; così o quello lento si rompe le scatole e non usa la ciclabile, oppure le scatole se le rompono quelli che vanno ad andatura più spedita.

Quindi d'accordo che tecnicamente non si poteva fare (da vedere tra l'altro) però non mi dite che va bene così, solo perchè secondo voi è banale pensare che in bici esista il concetto di sorpasso.
Così come è potrebbe, e ribadisco potrebbe, essere di fatto inutile se i ciclisti poi potrebbero preferirci il marciapiede o la strada carrabile.
07/09/2017 13:22
 
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guarda che io parlo da ciclista eh. i sorpassi ci sono lo so non li ho sottovalutati ma mi sembra assurdo pensare che un ciclista possa preferire la carreggiata pericolosa di "via marina" alla ciclabile, ma proprio per una questione di sicurezza.

credo basti un po' di buon senso: vado più piano mi accosto di più al marcapiede per agevolare il sorpasso, vado più veloce scampanello un po' per agevolare il mio sorpasso. la dimensione della corsia ciclabile non credo sia così proibitiva, in questo senso.
[Modificato da Mark Corleone 07/09/2017 13:24]
07/09/2017 15:29
 
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Che poi ho detto questo fondamentalmente:


bisogna aspettare la reale possibilità di percorrere la pista per capire meglio dimensioni e prendere le dovute mosse.

08/09/2017 15:06
 
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Dalla pagina FB dell'assessore Calabrese: stanno stendendo il manto erboso intorno alle palme di via Marina.
[Modificato da Madeco 08/09/2017 15:20]

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"Ci sono posti in cui vai una volta sola e ti basta... e poi c'è... Napoli" (J. Turturro)
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08/09/2017 18:07
 
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Bello
16/09/2017 10:23
 
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Ennesimo articolo su via Marina da parte de Il Mattino. L'odierna questione sarebbe relativa alla diminuzione degli stalli di sosta (non riesco a capire quali) per via del cambiamento della disposizione da pettine a colonna e dell'allargamento dei marciapiedi (sacrilegio! per il popolo della maghina). :ehm:
[Modificato da popo84 16/09/2017 10:25]
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