Napoli | Centro Storico Patrimonio mondiale UNESCO

Questo sinceramente non lo so, ma si è comunque deciso di fare un unico percorso. Per il termine dei lavori credo che ci vorrà ancora tempo.

Stanno per restaurare gli affreschi all'interno della Chiesa Del Carmine.

http://www.ediliziappalti.com/lavori/bandi-di-gara/1135-napoli-restauro-degli-affreschi-della-basilica-del-carmine-maggiore.html

ZolaWojtyla, 31/12/2016 13.04:

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Stanno per restaurare gli affreschi all'interno della Chiesa Del Carmine.

http://www.ediliziappalti.com/lavori/bandi-di-gara/1135-napoli-restauro-degli-affreschi-della-basilica-del-carmine-maggiore.html

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Ma fuori stanno lavorando? Saranno quasi due anni che è avvolta da ponteggi

Aggiornamento sulla Galleria Principe di Napoli in Commissione Giovani

Si attende entro fine mese la pronuncia della Soprintendenza sui progetti di ristrutturazione dei locali assegnati all'interno della Galleria Principe di Napoli. Il punto della situazione è stato fatto oggi in Commissione Giovani, presieduta da Claudio Cecere, che dall'inizio del programma di assegnazione monitora periodicamente il rispetto del cronoprogramma.

Il via libera, ha spiegato Nicoletta Stanzione dell'Assessorato ai Giovani, consentirà agli assegnatari di iniziare i lavori di ristrutturazione necessari all'avvio delle attività commerciali. Entro fine gennaio, secondo il cronoprogramma, terminerà del tutto la fase delle assegnazioni, fase che prevede anche la messa a bando dell'ultimo locale ancora libero. Dopo il completamento dei lavori di messa in sicurezza della parte interna del sito e l'eliminazione delle impalcature, rimosse il 23 dicembre in modo da consentire lo svolgimento del pranzo di Natale, si attende ora la fine dei lavori alla facciata, prevista per la metà di marzo. Sulla scelta relativa alla destinazione del locale ancora da assegnare, il Presidente Cecere ha auspicato la collocazione, anche in questo caso, di attività commerciali analoghe a quelle già previste così da rispettare la nuova vocazione della Galleria. Per le consigliere Bismuto (Dema) e Ulleto (Gruppo misto) l'assegnazione di uno dei locali alla sezione territoriale della Polizia Municipale potrebbe garantire un maggiore controllo dello spazio ed aumentare la sicurezza.

Si può fare un elenco di tutte le attività che occupano e occuperanno i vari locali della galleria?

Si potrebbe secondo me - in un locale di servizio come quello della napoliservizi sotto i portici - provare l'esperimento di un Asia point dove si possono trovare informazioni e brochure per i vari servizi, ma anche dove si possono portare i più piccoli tra i rifiuti "speciali" (come farmaci, batterie, ma soprattutto - la cosa più importante e meno comune dei primi, che si possono buttare in farmacia, tabaccheria e altri posti - le sorgenti luminose, che ancora oggi sono buttate nell'immondizia comune con danni terribili come dispersione di gas e mercurio)

Ma i vvuu stanno a piazza Dante...sti consiglieri sono uno peggio dell'altro

ma la famosa assegnazione dei locali a piazza plebiscito che fine ha fatto? è bastato un articolo di giornale sui prezzi d'affitto bassi per far saltare tutto?

Brigante1981, 12/01/2017 12.44:

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ma la famosa assegnazione dei locali a piazza plebiscito che fine ha fatto? è bastato un articolo di giornale sui prezzi d'affitto bassi per far saltare tutto?

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Sarà persa nei meandri della prefettura

Volevo sottoporvi un quesito. Dove abito stanno ristrutturando, ormai da troppi anni, un palazzo storico. Ho saputo che per eliminare tutti cavi delle utenze obsolete e per mettere sotto traccia quelle ancora attive c'è bisogno di una richiesta specifica ai vari Enel, Telecom ecc. Ovviamente questi interventi hanno dei costi molto elevati e spesso i condomini, pur appaltando lavori per milioni di euro, non intendono spendere queste cifre aggiuntive. Questo comporta che spesso troviamo palazzi ristrutturati con fili penzolanti o raggruppati sopratutto tra i basamenti e i primi piani. Vi chiedo, non c'è nessun modo per obbligare i condomini a ristrutturare in toto i palazzi, eliminando tutte queste "brutture" inclusi condizionatori, caldaie ecc? Il comune dovrebbe includere nei prossimi progetti anche degli incentivi per agevolare questi interventi. Non è possibile che solo a Napoli abbiamo palazzi storici in queste condizioni.

sono d'accordo con te, e lo stesso discorso va fatto anche per le antenne della tv (paraboliche e non), bisognerebbe investire affinchè siano centralizzate

Napoli, ecco finanziamento per area Vergini-Sanità


Il Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo ha finanziato la progettazione per la riqualificazione di complessi monumentali e itinerari turistico-culturali nell'area Vergini-Sanità. La proposta era stata presentata nello scorso mese di settembre dall'Amministrazione comunale su proposta degli Assessori Gaetano Daniele Carmine Piscopo, grazie all'apporto dell'Ordine degli Architetti e degli Ingegneri di Napoli e della III Municipalità. Nell'ambito del bando, vengono finanziati anche interventi di riqualificazione urbana connessi agli itinerari. Il progetto è stato selezionato tra numerose proposte provenienti da Comuni delle Regioni del Sud Italia, ed è stato ammesso al finanziamento per un importo di 300.000 euro da utilizzare per la redazione dei progetti di valorizzazione proposti. I tre itinerari turistici che si andranno a promuovere hanno come punto di partenza il Borgo dei Vergini per poi raggiungere il Cimitero delle Fontanelle, le Catacombe di S. Gennaro attraverso piazza Sanità, e l'area di Capodimonte attraverso il Moiariello. Saranno attivati specifici laboratori di partecipazione per coinvolgere i soggetti del territorio e, al contempo, si sfrutteranno le sinergie già attivate ed i protocolli di intesa da sottoscrivere con Enti Pubblici.

Finalmente domani verrà firmato l'accordo per il passaggio dei porticati del plebiscito al comune.

Giap1, 12/01/2017 13.26:

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Sarà persa nei meandri della prefettura

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Da il mattino: si parla di bando... ma non l'avevano già fatto?

Napoli, il Plebiscito come Venezia:
con botteghe e caffè la piazza rinasce

Quasi 4 anni di lavoro politico, tecnico e amministrativo tra più enti, e molti di più di dibattiti su come utilizzare Piazza del Plebiscito, ma domani, finalmente, ci sarà una firma storica con la quale ciascuno degli attori istituzionali saprà cosa fare e come farlo per un sito secondo solo al Vesuvio come immagine della città: Piazza del Plebiscito. Prefettura, Comune, Demanio e Fec (Fondo edifici di culto) a Palazzo di governo firmeranno un accordo con il quale la Prefettura metterà a bando i locali sotto i porticati della Basilica di San Francesco di Paola un passaggio fondamentale per dare vita a una piazza oggi solo di mero transito e che al calar del sole diventa terra di nessuno.

E il Demanio trasferirà al Comune la parte ipogea della stessa piazza, un percorso archeologico di grande fascino dentro i segreti e misteri delle viscere della città e di quel sito ancora tutto da scoprire e raccontare. La firma è dei quattro soggetti, ma al tavolo hanno partecipato e dato il loro determinante contributo la Curia, il Provvedidorato alle opere pubbliche, la Soprintendenza, il ministero dell’Interno e quello dei Beni culturali. Toccherà al prefetto Gerarda Pantalone assegnare quei locali - troppo spesso sfregiati dai vandali e abbandonati all’incuria - attraverso un bando che sarà - sostanzialmente - scritto sulla scorta delle indicazioni e dei «consigli» del soprintendente Luciano Garella che ha dato già semaforo verde da tempo. Descrivendo nel dettaglio come operare e cosa chiedere agli investitori.

Un ottimo segnale al punto che si potrebbe ipotizzare che nella tarda primavera già alcuni locali potrebbero essere nelle condizioni di vivacizzare la piazza. Progettazione di qualità sarà la parola d’ordine da seguire per chi vorrà avere l’onore e l’onere di arricchire piazza del Plebiscito per farla vivere ben oltre i tramonto. Ammessi bar e tavolini solo se il modello al quale si ispirano sarà di livello europeo, o veneziano come Piazza San Marco. Un modello «morigerato nei gusti» ma non castigato che rispetti i luoghi e le sue origini. Modello che non deve prestare il fianco o incitare a comportamento non congrui visto il palcoscenico di cui si parla.

Poi l’idea è installare botteghe con le eccellenze napoletane dal punto di vista dell’artigianato e dell’imprenditorialità. Una piazza viva che deve essere un salotto molto molto lontano dal modello di movida che è in voga a Napoli e in altre città. Insomma, no ai baretti, sì a spazi pubblici e a tavolini però con moderazione e stile. Sì a esibizioni come quella che vide decine di pianoforti sotto i porticati, sì ancora a mostre di antiquariato e di qualità. Sì a molto altro come le installazione di arte senza castigare nulla ma tutto dovrà essere fatto all’insegna della qualità.

http://www.ilmattino.it/napoli/citta/napoli_plebiscito_rinascita-2215935.html

no ai baretti, si a mostre di antiquariato: quanta gente triste che c'è nel mondo!

In realtà non dice questo, anche perché un bar nel porticato gia c'è. Dice semplicemente che bisogna comunque e giustamente mantenere il rispetto del luogo. Quindi sicuramente non vedrai bar e pizzetterie con sedioline di plastica e cose del genere.

Partenope93, 25/01/2017 11.01:

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In realtà non dice questo, anche perché un bar nel porticato gia c'è. Dice semplicemente che bisogna comunque e giustamente mantenere il rispetto del luogo. Quindi sicuramente non vedrai bar e pizzetterie con sedioline di plastica e cose del genere.

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speriamo si adegui anche il bar già presente allora

Brigante1981, 25/01/2017 10.45:

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no ai baretti, si a mostre di antiquariato: quanta gente triste che c'è nel mondo!

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E' necessaria una selezione e separazione della tipologia di utenti.
Quella "caciarona" che spesso accompagna la movida non è adatta al contesto.

Infatti il modello è quello di Venezia, fatto di caffè letterari ed attirare quindi una clientela più di cultura.

Nuvola.CdN, 25/01/2017 13.31:

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E' necessaria una selezione e separazione della tipologia di utenti.
Quella "caciarona" che spesso accompagna la movida non è adatta al contesto.

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sono d'accordo ma l'antiquariato è peggio!
ogni volta che vodo negozzi d'antiquariato mi sembra di stare in una cantina abbandonata. brr... anche perchè spesso di pezzi pregiati ce ne sono pochissimi, molto starebbe benissimo tra gli ingombranti di ASIA

la movida te la seleziona il baretto.

se metti il cicchetto e la peroni a un euro sotto al colonnato, vai a creare la movida cacionara e zozzona.

se metti sotto al colonnato ristorantini di livello, caffè o locali di un certo livello, quindi con prezzi più alti, lasci che i turisti spendano in pace, un certo tipo di persona anche, e tiene alla larga la modiva zozzona.

Comuque penso che sotto al colonnato apriranno soprattutto botteghe di artigianato stile fratelli scuotto. Magari qualcuno con i presepi.

vedremo.