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Napoli | Piazza Municipio

Ultimo Aggiornamento: 22/09/2021 08:26
05/05/2018 08:35
 
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Grazie _Gio'_ !
Immagini confortanti per quanto riguarda la velocità del cantiere in questa fase.
Molto interessanti anche le foto del sottopasso verso la stazione marittima.
Sono curioso di vedere come verrà inserito il molo antico all'interno all'interno dell'infrastruttura moderna.
Se non ricordo male nel forum si era detto che sarebbe diminuita (rispetto ai render) l'ampiezza dell'ingresso del sottopasso per lasciare spazio al molo.

Madeco, 04/05/2018 13.17:

Grazie :okay:

Come si può vedere dalla cassaforma realizzata Il disegno delle scale riprende quello del rendering che avevo riportato nella pagina precedente



riporto anche il video



N.B L'arredo della stazione dovrebbe essere invece diverso (considerando anche quanto fatto nella stazione della linea 1)



Questo il bozzetto originale di Siza che rispecchia la struttura in costruzione.


10/05/2018 17:44
 
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Aggiornamento Municipio
_Gio'_, 04/05/2018 08.28:

C






Rispetto a questa foto è stata già completata l'armatura delle due scale ed ora si sta completando l'armatura del ballatoio. All'inizio della settimana prossima (se non questo sabato) verrà fatta la colata di cemento.

Intanto è iniziata anche la realizzazione della parte di banchina sul lato nord della stazione.

Una volta smontata la cassaforma non resterà che completare il tratto centrale della banchina, quindi calare le scale mobili e procedere poi alla chiusura del tratto centrale del pozzo.
[Modificato da Madeco 11/05/2018 07:34]
10/05/2018 17:51
 
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Ieri Alvaro Siza era a Napoli per la progettazione del parco archeologico di piazza Municipio. Entro la fine di quest'anno sarà completata la progettazione mentre il completamento dei lavori della parte archeologica è prevista entro l'anno prossimo. Ecco un servizio del tgr.

[Modificato da Madeco 10/05/2018 17:52]
10/05/2018 22:41
 
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Re:
Nuvola.CdN, 05/05/2018 08.35:



Questo il bozzetto originale di Siza che rispecchia la struttura in costruzione.






questo mi era sfuggito, interessante!

__________________________
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11/05/2018 20:04
 
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Ulteriore video sempre sulla progettazione del parco archeologico

11/05/2018 20:40
 
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Alvaro Siza: "Ecco il mio museo-metrò: persone e sculture in una città viva"



Arriva di buon mattino nel cantiere di piazza Municipio. Guarda il fossato dall’alto e si ferma a immaginare il museo archeologico all’aperto della metropolitana.

Alvaro Siza, 85 anni, ( :O ) architetto pluripremiato, è a Napoli per il secondo giorno, lavora alla sistemazione di un sito unico al mondo. Un parco archeologico a vista nel centro della città, in una stazione della metro. «Stiamo realizzando il progetto esecutivo del sito – spiega a Repubblica – questo è un posto speciale. Qui coesistono rovine e nuova architettura, è molto diverso da Pompei dove le rovine sono isolate dal contesto. C’è la vita intorno. Archeologia e architettura sono dello stesso materiale della città, è un caso unico». I lavori di scavo della stazione della Linea 1 sono andati avanti con difficoltà, proprio per i continui ritrovamenti che hanno fatto venire alla luce tremila reperti, testimonianze delle diverse stratigrafie della città.

«Non avrei mai immaginato di trovarmi di fronte ad un caso del genere – continua l’architetto portoghese – gli archeologi hanno scoperto cose importanti. Sono arrivato dal Portogallo, qualche anno fa, proprio per vedere i due bastioni del castello, le mura bellissime, le belle e grandi pietre. Ho visto al lavoro tanti archeologi con i guanti bianchi». Siza incontra i tecnici e gli archeologi, studia i grafici. Poi scende nella parte più profonda del fossato. È quella la zona scoperta che accoglierà il museo e mostrerà a tutti i ritrovamenti di epoca vicereale e angioina. Il progetto pensato da Siza prevede un sito aperto, accessibile a tutti i viaggiatori della Linea 1 e non.

Potranno affacciarsi sulla banchina romana, ammirare la parte angioina affrescata rivelata dagli scavi, il palazzo Del Balzo.

Il museo immaginato da lui si ammirerà dall’alto ma non sarà “intoccabile”. Previste visite guidate all’interno delle diverse sezioni: si potrà passeggiare all’interno, ammirare da vicino i reperti, proprio come in una città antica.

Quando si stabiliranno le coordinate per risistemare tutto quello che è emerso, il lavoro da fare non sarà semplice. Ci sono le mura da rimontare in loco con l’ausilio di esperti archeologi, si dovranno illuminare ad arte, le sezioni saranno suddivise per epoche, bisognerà studiare un sistema di videosorveglianza e di tutela, data l’esposizione diretta. Ieri si è discusso di questi temi e il team di esperti, gli studi di architettura, ingegneri e architetti hanno ragionato con Siza fino al tardo pomeriggio.

La riunione tecnica stabilisce i primi passi di un lavoro che si annuncia intenso per il prossimo anno. Per la fine del 2019 si conta di realizzare il museo finanziato dal Cipe con 30 milioni. «È stato un progetto in movimento sin dalle prime fasi – spiega Siza quando è venuto alla luce il porto romano e poi, al di sotto, il porto greco. Ora il museo va attualizzato ogni giorno per mettere in rilievo l’archeologia, in relazione con la città in movimento che lo circonda».

Non si vedranno soltanto le mura. Siza ha immaginato un corridoio museale separato da quello di transito largo 20 metri. Da un lato i tapis roulant, dall’altro ci saranno i reperti ritrovati negli scavi e le copie di statue antiche realizzate fedelmente ai modelli forniti dal Museo nazionale. Le sculture si mischieranno ai passeggeri. Ci sarà anche una feritoia in vetro trasparente dove si vedrà la pioggia cadere, con un effetto di grande suggestione.
Non è ancora certa la collocazione delle 5 navi ritrovate nell’antico porto di Neapolis e custodite nei depositi della metro a Piscinola e della Soprintendenza. È possibile che qualcuna possa rientrare nel piano di Siza per accrescere l’impatto di un museo già così affascinante. «È stato un lavoro emozionante e lo è ancora, proprio per la costante scoperta di nuovi elementi che non fanno un disegno prefabbricato ma qualcosa che si va incorporando con i nuovi elementi. È interessante per i documenti ritrovati e la storia che raccontano». L’architetto, vincitore del Pritzker Prize nel 1992 e del Leone d’Oro alla carriera, ha un bel rapporto con Napoli. «È effervescente. Si vede il traffico che mette insieme macchine, moto, pedoni, archeologia, nuova architettura. Tutto mescolato, tutto si regge senza grandi traumi. È una città di grande convivenze e tolleranza. Ho visto gente che non si scompone quando qualcuno fa una manovra strana per passare con l’auto. In città tutto funziona, non c’è taglio tra antico e moderno. Come il mio progetto per il museo. Senza fratture. È un obbligo ma anche un piacere realizzare un lavoro così».

napoli.repubblica.it/cronaca/2018/05/11/news/alvaro_siza_ecco_il_mio_museo-metro_persone_e_sculture_in_una_citta_viva_-19...
[Modificato da Madeco 11/05/2018 20:48]
11/05/2018 20:52
 
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Intanto dall'USTIF è arrivato il via libera per il posizionamento delle 4 scale mobili nella stazione della linea 6 ovvero 2 per il collegamento “piano banchina – piano mezzanino di uscita" e 2 scale mobili per il collegamento “piano banchina – piano di interscambio con linea 1".
11/05/2018 23:19
 
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Re:
Madeco, 11/05/2018 20.40:



Ci sarà anche una feritoia in vetro trasparente dove si vedrà la pioggia cadere, con un effetto di grande suggestione.




Quindi a quanto pare la famosa feritoia non sarà aperta, bensì ci saranno delle lastre di vetro che proteggeranno gli interni dalle intemperie

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11/05/2018 23:48
 
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[...] È una città di grande convivenze e tolleranza. Ho visto gente che non si scompone quando qualcuno fa una manovra strana per passare con l’auto. In città tutto funziona, [...]



:rofl: si chiama apatia e scoramento esistenziale :coma:
12/05/2018 14:09
 
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Re: Re:
Gjemon, 11/05/2018 23.19:

Madeco, 11/05/2018 20.40:



Ci sarà anche una feritoia in vetro trasparente dove si vedrà la pioggia cadere, con un effetto di grande suggestione.




Quindi a quanto pare la famosa feritoia non sarà aperta, bensì ci saranno delle lastre di vetro che proteggeranno gli interni dalle intemperie



Ma si sapeva già che non veniva aperta. Ci passerà pure l'acqua sopra come il lucernario quadrato posto in alto.
12/05/2018 19:55
 
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allora mi auguro che non useranno il vetro mattone come il lucernario, un obbrobrio pazzesco su cui l'acqua scorre una schifezza -.-
14/05/2018 09:01
 
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Re:
Madeco, 11/05/2018 20.52:

Intanto dall'USTIF è arrivato il via libera per il posizionamento delle 4 scale mobili nella stazione della linea 6 ovvero 2 per il collegamento “piano banchina – piano mezzanino di uscita" e 2 scale mobili per il collegamento “piano banchina – piano di interscambio con linea 1".



:rock: :yuppi:

14/05/2018 09:06
 
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Re:
Madeco, 11/05/2018 20.40:

Alvaro Siza: "Ecco il mio museo-metrò: persone e sculture in una città viva"



Arriva di buon mattino nel cantiere di piazza Municipio. Guarda il fossato dall’alto e si ferma a immaginare il museo archeologico all’aperto della metropolitana.

Alvaro Siza, 85 anni, ( :O ) architetto pluripremiato, è a Napoli per il secondo giorno, lavora alla sistemazione di un sito unico al mondo. Un parco archeologico a vista nel centro della città, in una stazione della metro. «Stiamo realizzando il progetto esecutivo del sito – spiega a Repubblica – questo è un posto speciale. Qui coesistono rovine e nuova architettura, è molto diverso da Pompei dove le rovine sono isolate dal contesto. C’è la vita intorno. Archeologia e architettura sono dello stesso materiale della città, è un caso unico». I lavori di scavo della stazione della Linea 1 sono andati avanti con difficoltà, proprio per i continui ritrovamenti che hanno fatto venire alla luce tremila reperti, testimonianze delle diverse stratigrafie della città.

«Non avrei mai immaginato di trovarmi di fronte ad un caso del genere – continua l’architetto portoghese – gli archeologi hanno scoperto cose importanti. Sono arrivato dal Portogallo, qualche anno fa, proprio per vedere i due bastioni del castello, le mura bellissime, le belle e grandi pietre. Ho visto al lavoro tanti archeologi con i guanti bianchi». Siza incontra i tecnici e gli archeologi, studia i grafici. Poi scende nella parte più profonda del fossato. È quella la zona scoperta che accoglierà il museo e mostrerà a tutti i ritrovamenti di epoca vicereale e angioina. Il progetto pensato da Siza prevede un sito aperto, accessibile a tutti i viaggiatori della Linea 1 e non.

Potranno affacciarsi sulla banchina romana, ammirare la parte angioina affrescata rivelata dagli scavi, il palazzo Del Balzo.

Il museo immaginato da lui si ammirerà dall’alto ma non sarà “intoccabile”. Previste visite guidate all’interno delle diverse sezioni: si potrà passeggiare all’interno, ammirare da vicino i reperti, proprio come in una città antica.

Quando si stabiliranno le coordinate per risistemare tutto quello che è emerso, il lavoro da fare non sarà semplice. Ci sono le mura da rimontare in loco con l’ausilio di esperti archeologi, si dovranno illuminare ad arte, le sezioni saranno suddivise per epoche, bisognerà studiare un sistema di videosorveglianza e di tutela, data l’esposizione diretta. Ieri si è discusso di questi temi e il team di esperti, gli studi di architettura, ingegneri e architetti hanno ragionato con Siza fino al tardo pomeriggio.

La riunione tecnica stabilisce i primi passi di un lavoro che si annuncia intenso per il prossimo anno. Per la fine del 2019 si conta di realizzare il museo finanziato dal Cipe con 30 milioni. «È stato un progetto in movimento sin dalle prime fasi – spiega Siza quando è venuto alla luce il porto romano e poi, al di sotto, il porto greco. Ora il museo va attualizzato ogni giorno per mettere in rilievo l’archeologia, in relazione con la città in movimento che lo circonda».

Non si vedranno soltanto le mura. Siza ha immaginato un corridoio museale separato da quello di transito largo 20 metri. Da un lato i tapis roulant, dall’altro ci saranno i reperti ritrovati negli scavi e le copie di statue antiche realizzate fedelmente ai modelli forniti dal Museo nazionale. Le sculture si mischieranno ai passeggeri. Ci sarà anche una feritoia in vetro trasparente dove si vedrà la pioggia cadere, con un effetto di grande suggestione.
Non è ancora certa la collocazione delle 5 navi ritrovate nell’antico porto di Neapolis e custodite nei depositi della metro a Piscinola e della Soprintendenza. È possibile che qualcuna possa rientrare nel piano di Siza per accrescere l’impatto di un museo già così affascinante. «È stato un lavoro emozionante e lo è ancora, proprio per la costante scoperta di nuovi elementi che non fanno un disegno prefabbricato ma qualcosa che si va incorporando con i nuovi elementi. È interessante per i documenti ritrovati e la storia che raccontano». L’architetto, vincitore del Pritzker Prize nel 1992 e del Leone d’Oro alla carriera, ha un bel rapporto con Napoli. «È effervescente. Si vede il traffico che mette insieme macchine, moto, pedoni, archeologia, nuova architettura. Tutto mescolato, tutto si regge senza grandi traumi. È una città di grande convivenze e tolleranza. Ho visto gente che non si scompone quando qualcuno fa una manovra strana per passare con l’auto. In città tutto funziona, non c’è taglio tra antico e moderno. Come il mio progetto per il museo. Senza fratture. È un obbligo ma anche un piacere realizzare un lavoro così».

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[SM=x2819653] [SM=x2819653] [SM=x2819653]


15/05/2018 18:44
 
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Alcune foto di poco fa...si lavora anche mentre c'è una leggera pioggia.
Si vedono bene gli inserti per alleggerire il solaio

[Modificato da basilisco87 16/05/2018 12:18]
16/05/2018 08:42
 
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Grazie basilisco87, belle foto !!!
Ci siamo quasi, la stazione della linea 6 sta prendendo forma !!! :)
:rock:
17/05/2018 20:06
 
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Aggiornamento 17/05

I gradini per la scala dell'uscita di via via Depretis





Lato linea 6 si sta completando il ballatoio che era stato allegerito con i blocchi di polistirolo e che tra poco scompariranno sommeri dalla gettata di cemento

[Modificato da basilisco87 17/05/2018 20:09]
17/05/2018 22:52
 
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Certo che anche i lavori per l'uscita di via Depretis stanno procedendo spediti, o forse lo dico per modo di dire.
18/05/2018 09:28
 
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Re:
kekkometro1984, 17/05/2018 22.52:

Certo che anche i lavori per l'uscita di via Depretis stanno procedendo spediti, o forse lo dico per modo di dire.




Spediti? Tre anni per un’uscita ...
23/05/2018 18:55
 
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Continunano i lavori in piazza municipio

questa volta i blocchi di polistirolo li vediamo impiegati per allegerire il solettone al centro della piazza la cui realizzazione è ormai quasi completa

Qui (nella parte alta) i blocchi si vedono accatastati in attesa di essere caricati

e vengono poi trasferiti dove servono tramite la gru






in breve tempo, dopo che la gru ne ha caricato uno, viene calato e gli operai si apprestano a sistemarlo


Lato linea 6 invece la situazione è questa


Sul ballatoio realizzato la settimana scorsa c'è tanto materiale per l'allestimento di ulteriori impalcature
[Modificato da basilisco87 23/05/2018 19:03]
30/05/2018 13:36
 
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[Modificato da Jiigen 30/05/2018 13:38]
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