Napoli | Discussione Generale

L'ex ministro della Funzione pubblica e attualmente deputato del Pd è stato nominato da Profumo
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Ecco le foto: napoli.repubblica.it/cronaca/2012/02/18/foto/busto_di_luigi_settembrini_inaugurato_il_restyling-301...

Napoli-Chelsea, previsti 600 agenti e 500 stewards


Sarà imponente il servizio d’ordine al San Paolo, e nei pressi, per la gara col Chelsea. Prefettura e Questura, di concerto con il Napoli, hanno previsto un piano sicurezza accurato. Come già contro il Manchester City almeno 600 gli agenti e 500 steward saranno impegnati nel blindare il flusso dei tifosi napoletani e soprattutto per evitare contatti con gli inglesi.

Il Napoli ha già diffuso un comunicato nel quale ha chiesto ai propri tifosi di «evitare di utilizzare fumogeni o materiale pirotecnico, di lasciare libere le scale e tutte le altre vie di fuga, e di non occupare il terzo anello che, come ben noto, è chiuso al pubblico». Lo stadio è diffidato e l’Uefa potrebbe comminarne la squalifica se non fossero seguiti alla lettera gli inviti.

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www.julienews.it/pensieroazzurro/notizia/notizie/napolichelsea-previsti-600-agenti-e-500-stewards/24697_notizi...

Blitz vigili in campo rom alla Marinella
rifiuti e traffico di stracci/Video-Foto




NAPOLI - Operazione della polizia municipale nei campi rom di Napoli: stop alla 'rivendita' di materiale, come capi di abbigliamento, prelevato dai cassonetti di rifiuti lungo le strade della città. «Impressionanti» vengono definite le condizioni igieniche delle baracche, infestate da topi. Personale composto da 150 unità, diretto dal comandante, generale Luigi Sementa, è impegnato dalle prime ore del mattino per inibire l'immissione nelle strade della città di capi d'abbigliamento, utensili ed oggetti di scarto prelevati dai rom dai cassonetti dei rifiuti e rivenduti senza nessun trattamento igienico sanitario e, quindi, con rischio per la salute pubblica e degli stessi rom.

Le tonnellate di mercanzie sequestrate, si legge in una nota dei vigili urbani, sono state immediatamente distrutte dai compattatori dell'Asia, presenti sul posto, per evitare qualsiasi forma di recupero. Sono stati inoltre sottoposti a sequestro i mezzi utilizzati come ricettacoli di spazzatura, che al momento sono: 524 carrozzine, 45 motocarri Ape, 97 veicoli trovati senza targhe, documenti e copertura assicurativa, 12 auto risultate rubate, e migliaia di pezzi d'auto di dubbia provenienza.

«Impressionanti» vengono definite le condizioni igienico sanitarie riscontrate: le baracche fatte di lamiere e oggetti di scarto, tra cumuli di rifiuti e totale degrado, erano infestate da topi e sommerse da maree di fango per l'acquazzone in atto. Al campo rom della zona S. Pietro, visto l'enorme numero di persone trovate, si è proceduto ad un censimento degli occupanti, provenienti in prevalenza dalla Romania. L'aumento demografico è da attribuire alla chiusura del campo rom di viale Maddalena, avvenuto pochi giorno fa. L' operazione è ancora in corso di svolgimento.

Una discarica a cielo aperto, in città e di fronte all'ospedale Loreto mare. Un campo rom si è insediato in un tratto di via Marina, nel cosiddetto Parco della Marinella, e dove i cumuli di rifiuti, a tratti, sono perfino più alti della baracche stesse. Un insediamento che vede zone riservate alle diverse etnie, dove i bambini giocano tra topi, dove ci sono bagni di 'fortuna', vale a dire baracche in mezzo ai rifiuti, e dove oggi si è svolta un'operazione dei vigili urbani di Napoli. Sequestrati, in quel campo come in altri della città, centinaia di passeggini per trasportare oggetti prelevati dai cassonetti di rifiuti e poi rivenduti in strada, veicoli senza assicurazioni, auto rubate.

www.ilmattino.it/articolo.php?id=182215&sez=NAPOLI

Vigili, uno su quattro è sindacalista
La Lega: una vergogna, e la Padania paga

di Luigi Roano

NAPOLI - Le cose stanno così: un vigile su quattro è un dirigente sindacale, 700 sono ultra cinquantacinquenni, 590 inidonei, circa un migliaio per vari motivi - tutti codificati, blindati e protetti da leggi - possono chiedere di essere esentati totalmente o parzialmente dal lavoro. Ne esce fuori un’alchimia matematica fuori dalla realtà. Tanto che in un corpo che conta sulla carta 2075 agenti potrebbero chiedere in 2187 di non lavorare! Roba da cabala.
Napoli, via De Giaxa, comando dei vigili urbani, un solo uomo al comando, Luigi Sementa, un manipolo di fedelissimi che tutte le mattine per compilare i turni fanno partite di risiko. Sementa per forzare - si fa per dire - la mano e ordinare i servizi necessari per la città qualche mese fa ha chiesto anche ai vigili investiti da mandato sindacale di spostarsi da un ufficio all’altro, da una strada all’altra, all’interno della città per coniugare la legittima esigenza sindacale con la prestazione del servizio. La cosa finisce davanti al ai magistrati del Tribunale del lavoro che dà ragione a Sementa.

«Apprendiamo dal quotidiano Il Mattino che a Napoli ci sono in organico 2075 vigili urbani di cui un quarto è dirigente sindacale, mille a vario titolo possono chiedere di essere esentati parzialmente o totalmente dal lavoro e che, a conti fatti, i detentori di qualche legittimo impedimento al lavoro normale sono 2187, ossia un numero superiore rispetto all'organico che è di 2075. È una situazione scandalosa di cui potremmo anche infischiarcene se non fosse che poi, per risolvere le tante inefficienze della classe politica napoletana, si chiedono i soldi dei cittadini padani. Che i meridionali si diano una regolata perché la Padania non intende sprofondare con loro».

Lo afferma il deputato della Lega Nord Gianni Fava, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla contraffazione commerciale. «Non capiamo perchè - continua Fava - a Napoli si facciano concessioni che non esistono in altre parti del Paese. Nel capoluogo campano alcune leggi, come quella sul casco obbligatorio o la cintura di sicurezza, non sono mai entrate in vigore pienamente, così come è consentito vendere per strada e alla luce del sole merce contraffatta senza che le autorità intervengano. E c'è qualcuno che continua a parlare di unità d'Italia: facciano meno retorica e più controlli».

www.ilmattino.it/articolo.php?id=182222&sez=NAPOLI

^^ eh beh...

sinceramente ero tentato di "censurare" il virgolettato del deputato leghista, perché al danno di avere una pletora di parassiti s'aggiungeva pure la beffa di farsi sfottere da gente che proprio non se lo potrebbe permettere, ma tanto dovendo riportare la fonte l'avreste letto lo stesso, sicché..

NAPOLI - A cinquantanove anni dalla nascita, la città di San Giorgio a Cremano ha ricordato ieri Massimo Troisi. E lo ha fatto con la deposizione di una corona di fiori al monumento funebre e successivamente col convegno 'Le vie di Troisi sono infinite' organizzato in Villa Bruno dall'amministrazione comunale e dalla Federico II. Ma l'occasione è stata colta anche per ricordare che Napoli non ha mai dedicato una via o una piazza all'attore scomparso prematuramente nel 1994. L'invito a rimediare viene da Fli, che con Raffaele Ambrosino e Andrea Santoro ricorda come il comune di Rozzano in Lombardia, insieme a Roma, Pesaro, Cosenza e Bari abbiano già tributato a Troisi questo onore. I due esponenti futuristi, inoltre, chiedono anche che il Forum delle culture, che si terrà a Napoli l'anno prossimo, quando cadrà il 60° anniversario della nascita di Troisi, lo ricordi degnamente in una o più manifestazione che si terranno durante i 101 giorni di programmazione.

GESTUALITA', PAROLA, TRADIZIONE, RIVOLUZIONE - Tornando al convegno nella città natale di Troisi, nel corso degli interventi - coordinati dal professore di Letteratura Italiana, Pasquale Sabbatino - è stata messa in evidenza l'arte di unire sapientemente la gestualità alla parola che si ritrova in tutti i suoi lavori: da quelli con La Smorfia a 'Scusate il ritardo' all'ultimo, 'Il Postino'. Per il critico cinematografico Valerio Caprara, l'esordio dell'ex cabarettista sangiorgese già portava in sé il "germe della rivoluzione copernicana: l'approdo al cinema non come sfruttamento accessorio, bensì come prolungamento di una azione espressiva e narrativa, nonostante le apparenze buoniste, assai aggressiva e temeraria". Quindi ha ricordato il peso enorme della tradizione comica partenopea che Troisi "ha saputo rinnovare senza negare, tramandare senza imitare, trasformare senza tradire". Un esempio lo si ritrova ne 'La Smorfia' con Lello Arena ed Enzo Decaro su cui si è soffermata la docente di Letteratura Italiana, Giuseppina Scognamiglio. A tal proposito ha parlato di "mini atti unici, semanticamente ricchi e autonomi".

VISTO DA REGISTI E SCRITTORI - Nel suo intervento, il professore Sabbatino ha illustrato i ritratti di Troisi disegnati da registi e scrittori. C'è chi ne ha ricordato la afasia espressiva (Raffaele La Capria) dove prevale la gestualità sulla parola; una voce diversa da quella dei suoi coetanei guappi nella Napoli degli anni Ottanta (Erri De Luca); ma anche l' invenzione di una lingua che esprime il vero stato d'animo dell'intera città (Mario Martone), la capacità di ridere dei cliché (Diego De Silva); la tradizione napoletana (Dario Fo).

IL RICORDO DI DECARO E SCARPA - Dalla disamina letteraria al ricordo dei colleghi. Enzo Decaro ha accennato all'amicizia con Troisi, all'arte teatrale ancora viva auspicando che "continui a crescere nelle giovani generazioni" e poi Renato Scarpa che ha interpretato il Robertino nel film 'Ricomincio da tre' (1981) "Di Massimo - ha detto - ho sempre ammirato il garbo, la gentilezza l'autoironia".

DE MARTINO: RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA TRASLAZIONE - Il vice presidente della istituzione Cultura Premio Massimo Troisi, Pietro De Martino, auspica tempi brevi per risolvere il problema sulla traslazione dei resti di Troisi dal loculo dove è stato sepolto con i genitori al monumento funebre, inaugurato sei anni fa, nell'ala nuova del cimitero cittadino. "Sono amareggiato quando vedo qualcuno pregare davanti ad una tomba vuota - ha detto De Martino dopo l'omaggio floreale a Troisi - . Ritengo si debba risolvere la questione in sospeso da anni riguardante la traslazione dei resti mortali del povero Massimo nel monumento a lui dedicato dall'amministrazione comunale, non realizzata solo per alcuni cavilli burocratici. Spero in un incontro con le parti interessate che serva a rimuovere qualsivoglia ostacolo che allo stato è di impedimento".

Per i clochard un rifugio a 5 stelle»
Idea Tiberio hotel per i senzatetto

L'assessore D'Angelo: «È sotto sequestro,
trasformiamolo in struttura d'accoglienza»

NAPOLI – Dai provini del Grande fratello all’emergenza grande freddo. Il copione è cambiato da un pezzo all'hotel Tiberius di via Ferraris, da tempo sottoposto a sequestro. Ora il Comune di Napoli vorrebbe farne un rifugio per clochard. Una struttura d’accoglienza per persone senza fissa dimora.

PROGETTO - La proposta, partita dall'assessore comunale alle Politiche sociali Sergio D'Angelo, verrà presentata alla giunta comunale e in seguito al Consiglio, affinchè l'assemblea «si esprima sull'opportunità o meno di abbattere il bene sottoposto a sequestro dall'Autorità giudiziaria e, in alternativa, acquisirlo al patrimonio immobiliare comunale sulla base dell'esistenza del prevalente interesse pubblico». Chiarisce D’Angelo: «Il piano per l'emergenza freddo messo in campo dall'Amministrazione con la collaborazione delle tante associazioni di volontariato presenti sul territorio ha prodotto nei giorni scorsi uno sforzo straordinario consentendo di assistere centinaia di homeless, tuttavia con il placarsi del freddo non si conclude l'emergenza per quanti continuano a stazionare per strada in condizioni di estremo disagio».

RAFFORZARE GLI AIUTI AI SENZATETTO – «L'obiettivo di questa Amministrazione - spiega l'assessore alle Politiche sociali - è quello di rafforzare stabilmente la rete di accoglienza delle persone senza dimora attraverso l'individuazione di strutture pubbliche dismesse. Una scelta che segnalerebbe anche un rinnovato e più forte impegno nelle azioni di contrasto alla povertà e di aiuto ad alcune migliaia di nostri concittadini che vivono in condizioni di abbandono: un'accoglienza a 5 stelle».

fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/sociale/2012/20-febbraio-2012/per-clochard-rifugio-5-stelleidea-tiberio-hotel-senzatetto-19033658945...

Cumana, sudiciume a livelli preoccupanti in stazione (di A. Cangiano)

video su: video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/

eventinapoli.com/mostre/642-napoli-sott-e-ncoppa

L’associazione culturale Insolitaguida continua con i suoi "tour" alla scoperta della Napoli meno conosciuta e fuori dagli schemi e dai luoghi comuni, proponendo questa volta una passeggiata narrata che porterà alla scoperta di due Napoli: quella “solare” e quella “nascosta alla luce del sole”. Una passeggiata su due livelli, nel vero senso della parola...una passeggiata "sott e ‘ncoppa"!
Il percorso farà riscoprire uno dei rioni partenopei più ricchi di storia ed arte: il rione Sanità-Vergini, sede di necropoli, ipogei e catacombe.
Si parte da Porta San Gennaro, ci si inoltrerà quartiere della Sanità, dove si godere del patrimonio architettonico unico di questa zona della città arricchendo la passeggiata con aneddoti di personaggi legati a questo quartiere, primo fra tutti il Principe Antonio De Curtis, in arte Totò.
Si avrà modo inoltre di visitare la chiesa dei Padri della Missione, ad opera di Luigi Vanvitelli, dove tra affreschi trecenteschi è esposto un misterioso quadro...
L'itinerario continua nelle viscere di Napoli, nella parte "nascosta alla luce del sole", con la visita agli ipogei funerari arrivando fino a 12 metri di profondità. Prima di scendere nelle viscere della terra sarà proiettato un filmato che darà modo di comprendere ed apprezzare meglio lo scavo.
Si ricorda che per prendere parte al tour è necessario prenotarsi.
Contributo partecipativo: € 6,00 a persona (sono previsti sconti per cral e studenti ed over 65)


Per prenotarsi:
338 965 22 88
www.insolitaguida.it

PIZZOFALCONE SCENSORE COLIEGIIERA SANTA LUCIA CON LA CUPOLA DELLA MONTAGNELLA. OPERE INIZIATE NEL 2009 SU UN PROGETTO DEL 2005

Monte Echia, ad aprile consegna dei lavori

di Rossella Galletti

I lavori sul Monte Echia termineranno il 13 aprile. È quanto si evince dal cartello appostato di recente sulla recinzione del cantiere che si trova ai piedi della parete in tufo del Monte, che dà su via Santa Lucia. Il progetto è restato fedele a quello iniziale, datato al 2005: costruire un ascensore che collega l'area di Santa Lucia alle Montagnelle, la parte più alta della prominenza su cui venne fondato il nucleo antico della città — Palepoli -. La macchina elevatrice garantirebbe una maggiore mobilità dei cittadini tra due punti nevralgici del quartiere San Ferdinando, oltre che permettere a turisti e abitanti un osservatorio privilegiato sulla città. Nel progetto è infatti prevista la riqualificazione del piazzale panoramico delle Montagnelle, dal quale si gode di una bella vista del lato orientale di Napoli. I lavori, avviati nel febbraio del 2009, sarebbero dovuti finire dopo soli 200 giorni. Visto il ritardo consueto degli organi amministrativi locali nel portare a termine le opere di infrastrutture e manutenzione, è lecito domandarsi se il nuovo termine indicato sia effettivo. Allo stato attuale dei lavori, può dirsi conclusa l'opera di scavo all'interno della montagna: è stato difatti realizzato il tunnel orizzontale che collega Santa Lucia alla proiezione del tubo destinato ad ospitare l'ascensore; ed è stata ultimata la galleria verticale alta 50 metri in cui andrà appunto l'elevatore, «un'opera di ingegneria importante di cui — secondo il direttore della Direzione Centrale 6 per Riqualificazione urbana-edilizia-perifrie, Salvatore Capuozzo — c'è poca corrispondenza non solo in Italia, ma in Europa». La fase della manodopera più impegnativa e pericolosa è stata fatta. La gente del luogo ricorda bene come nei mesi passati cadevano dei calcinacci sul marciapiede di via Chiatamone, per questo motivo poi recintato. Bisogna solo aspettare che la ditta incaricata di realizzare l'ascensore porti a termine i lavori entro la data stabilita. «Noi stiamo lottando affinché tutto sia pronto per l'inizio della Coppa America — ha dichiarato Capuozzo — una manifestazione sportiva che è anche un'ottima occasione per attrarre turismo. Vogliamo portare i turisti sul Monte Echia, di modo che possano guardare via Caracciolo dall'alto del piazzale panoramico di Pizzofalcone». Insomma la certezza della chiusura del cantiere e della fruibilità del mezzo di trasporto, a partire dalla metà di aprile, non si ha ancora. A fine mese probabilmente si avrà maggiore chiarezza a riguardo. L'ingegnere Capuozzo ci svela che si sta valutando l'opportunità di realizzare un nuovo progetto che completerebbe l'opera del Monte Echia, ovvero creare un passaggio che permetta il movimento di persone dalla fermata della linea 6 della metropolitana di piazza Municipio — in corso d'opera dal '97 — alla cavità dell'ascensore. Nello studio di fattibilità del neo-progetto una parte fondamentale occupa la valutazione dei costi.


il giornale di Napoli

In quattrocento sfilano nel centro storico "contro l'uso scellerato del patrimonio pubblico"
Corteo di Carnevale per gli spazi negati
di ALESSIO GEMMA

Festa e protesta nelle strade del centro storico. E' un Carnevale nel segno dei beni comuni da rivendicare. Tre striscioni esposti alle pareti di tre spazi negati: un giardino, una strada, un ex oratorio. E sfilano comitati, famiglie, associazioni per reclamare l'accesso nei "luoghi dimenticati". «Contrastiamo l'uso scellerato del patrimonio pubblico», scrivono i promotori della parata: comitato Centro storico - Diritti, salute, ambiente, Mamme per la città e Zero81. Coriandoli per un'azione di forza sui beni comuni, slogan dell'amministrazione de Magistris. Ma ieri la politica non c'era. Bimbi in maschera, clown, asini di cartapesta: 400 persone s'impossessano delle strade del centro per quattro ore. Partenza alle 15 da largo San Marcellino, chiusura in largo Banchi Nuovi. C'è Ryan, pittore di Chicago, che suona il sax; Vittorio che regge una scala come «l'ultimo operaio dell'Enel da licenziare». E il cartello di apertura recita: «I diritti quando? Quando gli asini voleranno». II primo striscione affisso accanto alla chiesa di San Severino e Sossio: «Dietro questo muro un giardino negato. Ridatecelo». La replica in via Santa Chiara: per chiedere la riqualificazione della strada. E poi, via San Giovanni Maggiore Pignatelli, dove l'ex oratorio di Santa Maria della Fede è chiuso da trent'anni. «Nel 1997 si voleva fare un bed&breakfast - dichiarano il presidente della seconda municipalità Francesco Chirico e il consigliere delegato al centro storico Pino De Stasio - furono spesi sette miliardi di lire permettere insicurezzal'edificio. Ma è ancora chiuso. Con le numerose università che ci sono in zona, auspichiamo una casa dello studente a gestione totalmente pubblica e spazi sociali da dedicare ai bambini».


le repubblica Napoli

M.Gomez, 21/02/2012 10.11:

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Cumana, sudiciume a livelli preoccupanti in stazione (di A. Cangiano)

video su: video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/

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azz io questo antonio Cangiano, non mi ricordo per quale motivo, mi richiese l'amicizia su facebbok. Infatti vedevo che caricava un sacco di foto a mo di denuncia, ma non sapevo scrivesse per il CDM.

RIFIUTI: DOMANI APPRODO NAVE A NAPOLI

(ANSA) - NAPOLI, 22 FEB - La nave porta-rifiuti che doveva approdare oggi a Napoli al molo 44 arriverà con molta probabilità domani, salvo avverse condizioni meteo.
Questa volta sarà la Flinterlinge a caricare i rifiuti che da Napoli saranno trasferiti in un inceneritore olandese. Lunga 91 metri e larga 14 metri, la Flinterlinge ha una stazza di 3.300 tonnellate ed è di proprietà della Flinterlinge BV con sede a Groningen, in Olanda.Costruita nel 2000 con il nome di Lingedijk fu poi acquistata dalla societa olandese che ne cambiò il nome.(ANSA)

bartol0, 22/02/2012 11.53:

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PIZZOFALCONE SCENSORE COLIEGIIERA SANTA LUCIA CON LA CUPOLA DELLA MONTAGNELLA. OPERE INIZIATE NEL 2009 SU UN PROGETTO DEL 2005

Monte Echia, ad aprile consegna dei lavori

di Rossella Galletti

I lavori sul Monte Echia termineranno il 13 aprile. È quanto si evince dal cartello appostato di recente sulla recinzione del cantiere che si trova ai piedi della parete in tufo del Monte, che dà su via Santa Lucia. Il progetto è restato fedele a quello iniziale, datato al 2005: costruire un ascensore che collega l'area di Santa Lucia alle Montagnelle, la parte più alta della prominenza su cui venne fondato il nucleo antico della città — Palepoli -. La macchina elevatrice garantirebbe una maggiore mobilità dei cittadini tra due punti nevralgici del quartiere San Ferdinando, oltre che permettere a turisti e abitanti un osservatorio privilegiato sulla città. Nel progetto è infatti prevista la riqualificazione del piazzale panoramico delle Montagnelle, dal quale si gode di una bella vista del lato orientale di Napoli. I lavori, avviati nel febbraio del 2009, sarebbero dovuti finire dopo soli 200 giorni. Visto il ritardo consueto degli organi amministrativi locali nel portare a termine le opere di infrastrutture e manutenzione, è lecito domandarsi se il nuovo termine indicato sia effettivo. Allo stato attuale dei lavori, può dirsi conclusa l'opera di scavo all'interno della montagna: è stato difatti realizzato il tunnel orizzontale che collega Santa Lucia alla proiezione del tubo destinato ad ospitare l'ascensore; ed è stata ultimata la galleria verticale alta 50 metri in cui andrà appunto l'elevatore, «un'opera di ingegneria importante di cui — secondo il direttore della Direzione Centrale 6 per Riqualificazione urbana-edilizia-perifrie, Salvatore Capuozzo — c'è poca corrispondenza non solo in Italia, ma in Europa». La fase della manodopera più impegnativa e pericolosa è stata fatta. La gente del luogo ricorda bene come nei mesi passati cadevano dei calcinacci sul marciapiede di via Chiatamone, per questo motivo poi recintato. Bisogna solo aspettare che la ditta incaricata di realizzare l'ascensore porti a termine i lavori entro la data stabilita. «Noi stiamo lottando affinché tutto sia pronto per l'inizio della Coppa America — ha dichiarato Capuozzo — una manifestazione sportiva che è anche un'ottima occasione per attrarre turismo. Vogliamo portare i turisti sul Monte Echia, di modo che possano guardare via Caracciolo dall'alto del piazzale panoramico di Pizzofalcone». Insomma la certezza della chiusura del cantiere e della fruibilità del mezzo di trasporto, a partire dalla metà di aprile, non si ha ancora. A fine mese probabilmente si avrà maggiore chiarezza a riguardo. L'ingegnere Capuozzo ci svela che si sta valutando l'opportunità di realizzare un nuovo progetto che completerebbe l'opera del Monte Echia, ovvero creare un passaggio che permetta il movimento di persone dalla fermata della linea 6 della metropolitana di piazza Municipio — in corso d'opera dal '97 — alla cavità dell'ascensore. Nello studio di fattibilità del neo-progetto una parte fondamentale occupa la valutazione dei costi.


il giornale di Napoli

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questo è il tour che fa Carlo di Celanapoli al quale ho chiesto di farmi sapere con un po di anticipo la visita che comprende anche il cimmitero delle fontanelle, così ci andiamo.

Ottimo l'ascensore per il belvedere sul Monte Echia, non vedo l'ora

So' trent'anni ch'anna fa' 'st' ascensore...

Augusto1, 22/02/2012 17.19:

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So' trent'anni ch'anna fa' 'st' ascensore...

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Nasce a Napoli l'Accademia Europea di Musica e Arti dello Spettacolo


www.julienews.it/notizia/istruzione-e-lavoro/nasce-a-napoli-laccademia-europea-di-musica-e-arti-dello-spettacolo/102305_istruzione-e-lavor...